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Visualizzazione dei post da ottobre 31, 2010

Bersani e il Pd tra piazza e Facebook

A Roma, stamane, sarà Pier Luigi Bersani a parlare ai segretari dei circoli Pd per dir loro di tenersi pronti in vista della morte di Sansone e di prepararsi alla piazza, alla grande manifestazione - la tradizionale spallata al governo - da tenere entro la fine di novembre. A Firenze, ieri, sono stati invece Wile il coyote e Boris (pesce rosso di una serie tv politicamente assai scorretta) a illustrare - diciamo così - il punto di vista del tandem Renzi-Civati e dei loro «rottamatori» sulla crisi del berlusconismo e sulle cose da fare. Bersani, Renzi e Civati militano, come è noto, nello stesso partito: e messa così, verrebbe anche da ridere. In realtà, in casa democrats c’è poco da star allegri: anche se ha ragione il giovane sindaco di Firenze quando giura che «si possono dire cose terribili e serissime anche col sorriso sulle labbra». Berlusconi docet. Due grandi adunate di partito nello stesso giorno; due modi di intendere la politica assai distanti; due vocabolari così diversi da

Cavaliere, le famiglie sono a disagio

Francesco Belletti (Forum delle Associazioni Familiari): «La presenza di Berlusconi alla Conferenza nazionale della famiglia ci imbarazza". Il timore del gossip. “La presenza del premier Silvio Berlusconi alla Conferenza nazionale della famiglia ci imbarazza, non ci vede in sintonia”. È duro Francesco Belletti nell’imminenza della celebrazione della grande convention che si terrà a Milano dall’8 al 10 novembre. Il riferimento è ovviamente alle vicende personali del Premier, che riempiono le pagine dei giornali e i discorsi da bar degli italiani di questi ultimi giorni. La dichiarazione è però dettata soprattutto dal rischio che la Conferenza si trasformi in agorà del gossip piuttosto che di luogo di seria discussione. Belletti, si tratta dunque di una pregiudiziale verso Berlusconi? “Nessuna pregiudiziale. Certo, le sue vicende private ci imbarazzano ma se Berlusconi sarà capace di proteggere il valore della famiglia lo sosterremo. Quello che vogliamo assolutamente evitare, com

Dedicato al Presidente del Consiglio

Dedicato al Premier e a tutti quelli che la pensano come lui... Pd Merate

L'OdG del Forum Sanità e Sociale

Il Forum Sanità e Sociale è convocato per giovedì 4 novembre 2010 ore 21 a Lecco, Via Parini 35, presso la sede della Federazione provinciale con il seguente ordine del giorno: costituzione di un gruppo di lavoro per il settore malattie mentali; iniziative in vista della campagna “ porta a porta” del PD; proposta di lavoro sui tagli alla spesa sociale; piano sociosanitario regionale. Tutti coloro che volessero proporre altri argomenti, possono ovviamente farlo inviando una mail ad ambrogiosala@tin.it oppure ad info@partitodemocraticolecco.com . Grazie per l’attenzione, cordiali saluti Ambrogio Sala Coordinatore del Forum Sanità e Sociale

Un piano sociosanitario povero e generico

Il Piano Socio Sanitario Regionale approvato dalla Giunta Regionale che traccia le linee che dovrebbero essere attuate nei prossimi cinque anni, arriva in Consiglio. I contenuti sono generici; mancano sia la definizione delle priorità degli interventi e la programmazione che s’intende attuare per raggiungere gli obiettivi dichiarati, sia le indicazioni sulle risorse in una situazione di riduzione dei trasferimenti dello Stato. Il Piano poi sarà aggiornato annualmente dalla Giunta che deciderà anche sulle risorse da metterci di volta in volta. Al termine della precedente legislatura, in base a una ricerca IRER, la Giunta ha ammesso che nella sanità dovevano essere introdotti importanti correttivi, in particolare sul problema della frattura esistente tra ospedale e territorio, per cui i pazienti dimessi si trovano spesso privi di una efficace organizzazione di cure intermedie, ancor più per le malattie croniche. L’Amministrazione regionale da anni si è riservata tutte le decisioni e la

Il PdL, il Governo e la paralisi: il coraggio della verità

Che cos’altro deve succedere perché il Pdl si ricordi di essere, sia pur allo stato fantasmatico, un’entità che dice di essere un «partito»? Che cos’altro deve succedere perché i suoi deputati e senatori si accorgano che continuando così almeno la metà di loro non rivedrà mai più il Parlamento, e può considerare chiusa la propria carriera politica? Eppure, che la situazione della maggioranza sia sull’orlo del collasso è evidente a tutti, così come è altrettanto evidente che di questo passo rischia di subire un danno irreparabile l’immagine stessa del Paese e quel poco o tanto che resta del suo rango internazionale. Non si tratta dell’avventurosa vita notturna del presidente del Consiglio, della quale egli mostra troppo spesso di sottovalutare i rischi. Fin dall’inizio ci siamo volenterosamente sforzati di dire che in fondo (e sia pure entro certi limiti) tutto questo riguardava la sua vita privata: convinti tra l’altro, come i fatti hanno finora dimostrato, che non sarebbe stato certo