Osservazioni sul Piano Cave della Provincia di Lecco
La Provincia di Lecco ha avviato
la procedura per l'elaborazione di un Nuovo Piano Cave che interessa anche il
territorio di Merate, a Brugarolo, nella fascia agricola attorno al canile ed
alla piattaforma ecologica. Tale comparto è già
interessato da una porzione del
cosiddetto Polo Industriale del Meratese, come previsto dal Piano Territoriale
di Coordina-
mento Provinciale (PTCP); lo
stesso Piano prevede che l'area residua rimanga a destinazione agricola e
costituisca un
ambito di “ecopermeabilità”, cioè
un “continuum” verde fra analoghi ambiti di Cernusco, Robbiate, Paderno e
Verderio.
Il Piano di Gestione del
Territorio (PGT) di Merate ha recepito le indicazioni del PTCP codificando la
destinazione agricola
del sito. L'Assessore all'Urbanistica Andrea Valli ha
confermato quanto sopra, ma leggendo i documenti relativi sul sito della
Provincia non sono riportati suggerimenti e proposte avanzati dal Comune di
Merate.
In prima istanza dopo la prima Conferenza di
Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del
22 settembre 2011, si è definita inammissibile (scheda g.5) la
possibilità di istituire cave, nella fattispecie di ghiaia e sabbia.
In seconda istanza
nella seconda Conferenza VAS del 31 luglio 2012 è stata presentata
un’Analisi preliminare che ripropone la potenzialità della cava nella scheda
Gg.6a.
Non è chiaro quindi, il perché di tale riproposta a
fronte della inammissibilità di cui sopra.
In ogni caso è doveroso che il Comune di Merate, di concerto
con i Comuni limitrofi interessati, presenti, per iscritto, suggerimenti e
proposte per ribadire l’inammissibilità dell’ipotesi, anche a causa delle
motivazioni già fatte proprie dagli strumenti urbanistici provinciale e
comunale.
Ernesto Passoni
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