La carica de " i 500"

Il barcone con il suo carico umano entra nel golfo. Comincia a far buio e si fatica a definirne i contorni. Appena arrivato, i passeggeri scendono. Tra loro molti extracomunitari, salutano, stringono le mani. Forse felici del sicuro approdo dopo ore di navigazione. Vengono subito protetti da un cordone di Polizia. Attorno tutto è deserto. Si dirigono verso una struttura appositamente allestita che li accoglie. Viene loro offerto un abbondante pasto. Dopo essersi rifocillati vengono riaccompagnati sul loro barcone e riportati nel luogo di provenienza. (Lampedusa ? no, Lecco 15 ottobre 2010)
Potrebbe sembrare la cronaca di uno sbarco a Lampedusa ma, con le dovute e rispettose differenze, si è trattato dello sbarco de "i 500" a Lecco.
Il barcone era la nave Orione, ammiraglia della flotta del Lario. Il carico umano era formato da politici e delegati con portaborse e accompagnatrici al seguito tra cui molti extracomunitari (dicasi tale colui che proviene da Paese non comunitario). Il cordone di polizia composto per difenderli non si sa da che cosa (forse si sono un po' troppo sopravvalutati). Il deserto causato da una inspiegabile blindatura di un pezzo di città. Il centro di accoglienza una elegante e costosa tensostruttura che ha ospitato "i 500" per l'intera serata. La cena offerta dalla Provincia di Lecco ma pagata in massima parte dagli ignari contribuenti (che bello in politica promuovere se stessi utilizzando il denaro pubblico!).
Questa è la cronaca della famigerata quanto provinciale e inutile cena di gala che avrebbe dovuto promuovere una città che "i 500" non hanno visto. O di cui hanno visto solo uno scorcio parziale, alterato e spettrale con saracinesche abbassate e cittadini espulsi.
Speriamo che più efficaci campagne di promozione turistica possano riconsegnare a Lecco una immagine di città viva e vera e che "i 500" rimuovano presto il ricordo della cena che hanno consumato, in occasione della Conferenza Nazionale del Turismo, in un'altra cittadina, distante due ore di nave da Como, di cui non hanno visto nulla e della quale... non si ricordano il nome.

Rocco Cardamone
Consigliere provinciale del PD

Commenti