Povertà, una sfida per l'Europa: 78 milioni di persone sono a rischio

I responsabili e i collaboratori di Caritas Ambrosiana si incontrano sulle colline della Brianza per la due giorni di formazione che inaugura l’anno pastorale. Un’occasione per riflettere e per rilanciare la campagna Zero Poverty. Domenica al centro della riflessione: l’immigrazione. Con l’intervento di Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Possiamo rassegnarci al fatto che anche in Europa una quota di cittadini non abbia i mezzi sufficienti per vivere dignitosamente? Sarà questa la domanda centrale su cui si interrogheranno i responsabili e i collaboratori di Caritas Ambrosiana, sabato 11 e domenica 12 settembre, nella Villa Sacro Cuore di Triuggio, durante il convegno quest’anno intitolatolo “Povertà, una sfida per l’Europa” che inaugura come di consueto l’anno pastorale. Alla domanda, in realtà, più di 50 anni fa diede già una risposta Paolo VI nell’enciclica Populorum progressio pensando ai paesi del Terzo Mondo: “Il sottosviluppo non è fatalità, è il frutto amaro della mancanza di fraternità fra gli uomini e i popoli”.
Nella due giorni di formazione si rileggerà quel messaggio alla luce della situazione attuale, in cui la crisi economica investe anche un continente ricco, l’Europa: 78 milioni di persone (il 16% della popolazione il 19% dei bambini) a rischio povertà, 23,5 milioni di cittadini costretti a vivere con meno di 10 euro al giorno. L’incontro sarà l’occasione per riflettere sul senso del lavoro di centinaia di volontari a contatto quotidianamente con famiglie segnate dalla crisi ma anche per rilanciare i contenuti della campagna Zero Poverty, promossa dalle Caritas diocesane di tutta Europa nel corso di quest’anno, dichiarato dalle istituzioni comunitarie “Anno europeo di lotta alla povertà”.
In questo anno, in particolare, Caritas Ambrosiana si è impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la diffusione di una petizione, condivisa con le altre Caritas europee. La petizione, articolata in quattro punti, chiede alle istituzioni comunitarie di eliminare la povertà infantile, aumentare del 50% gli alloggi popolari e potenziare i servizi sociali e sanitari, diminuire del 5% la disoccupazione e garantire a tutti un livello minimo di protezione sociale. In coerenza con questi obiettivi, inoltre, Caritas Ambrosiana ha sollecitato la Regione Lombardia a istituire in forma sperimentale il reddito minimo garantito e ha avviato uno studio per verificarne la sostenibilità. Presente in tutti i paesi della vecchia Europa a 15, con l’eccezione della Grecia e dell’Italia, il reddito minimo garantito consentirebbe di offrire sostegno proprio ai soggetti più colpiti dalla crisi che sono anche coloro oggi esclusi da qualsiasi aiuto pubblico.

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