Contro Schifani, Fini, Casini e lorsignori del Pd

Solidarietà piena e totale al Popolo Viola e al Popolo Grillino e disprezzo e rifiuto totali e senza tentennamenti del mafioso Schifani che siede sullo scranno della presidenza del senato, deturpandolo e infangandolo. Abbiamo il sacrosanto diritto di gridare sulle piazze la verità di chi sta impedendo la democrazia e la sta assassinando. Costoro stavamo per promulgare una legge con cui imbavagliavano e tutti e oggi hanno la faccia di chiedere il diritto di parlare. Non hanno questo diritto perché lo hanno perso nel momento in cui hanno corrotto, si sono lasciati corrompere e corrompendo si sono accaparrati le istituzioni democratiche, distruggendole e piegandole agli interessi di un omuncolo che deve essere espulso dall’Italia con tutta la sua corte di scagnozzi e donnine compiacenti. Non ne possiamo più e saremo un osso duro che gli andrà di traverso fino a farli soffocare.
Il Pd che cerca il dialogo con questa gentaglia del malaffare ne pagherà le conseguenze perché con i corrotti e gli imbecilli non abbiamo nulla da spartire. Povero Fassino, caduto così in basso da definire «squadristi» chi difende la dignità anche del suo partito, visto che ormai i dirigenti del PD vogliono diventare compagni e camerati di fascisti, piduisti, mafiosi e casiniani. Noi saremo casinisti e più drastici di loro: non abbiamo bisogno di squadre e compassi e grembiulini; a noi bastano la nostra dignità e onestà e la nostra Costituzione. Chi è fuori da questi parametri deve fare i conti con noi. E’ cominciata la resa dei conti, dei principi e dei baroni, dei cavalieri, dei cardinali e degli usurpatori.

don Paolo Farinella

Commenti

  1. Se Schifani non è trasparente, ma un galoppino della mafia, allora è giusta la contestazione, perchè non si può pretendere dalla gente il rispetto per un'istituzione quando si possiede un passato di collusione con criminali.

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