Il Caimano contro lo Squalo

Mezzogiorno di fuoco tra Palazzo Chigi e Montecitorio? Tranquilli, arriverà Bossi con due fette di salame e un fiasco di vino e tra Berlusconi e Fini finirà tutto a tarallucci. Il duello, quello vero, è un altro, si sta svolgendo a Cologno Monzese, tra Mediaset e Sky. Da quando il Caimano è tornato al governo (forte del mai risolto conflitto d’interessi), sta tentando il tutto e per tutto per ridimensionare la società di Murdoch (il vero competitor per entrate pubblicitarie e abbonati): aumento a Sky dell’Iva dal 10 al 20%; fine del rapporto tra Rai e la tv satellitare; ultimo il tentativo di acquisire i diritti per trasmettere sul digitale terrestre (Mediaset Premium) i Mondiali di Calcio sudafricani che Murdoch ha acquistato dalla Rai per 130 milioni di euro. L’approccio del Caimano inizialmente è stato amichevole, dopo i primi morsi dello Squalo, ha ordinato al fedele Confalonieri di rivolgersi alla Camera di Commercio di Parigi per l’arbitrato.
Mediaset sostiene che Sky, per impegni presi con l’antitrust europeo, non può acquistare diritti per piattaforme diverse da quella satellitare. Un altro fedele negli anni, il sottosegretario Paolo Romani (ex editore, noto per aver lanciato dalla sua tv il trans Maurizia Paradiso in "Vizi privati e pubbliche virtù") sta lavorando intensamente per impedire che il commissario europeo alla Concorrenza, Joaquìn Almunia, si pronunci a favore della richiesta di Murdoch di anticipare l’entrata di Sky nel digitale terrestre fissata per gennaio 2012. Lo Squalo, prescindendo dalla risposta, chiede di partecipare alla prossima gara di assegnazione dei canali. Almunia, che conosce molto bene il Caimano, sembrerebbe favorevole perché considera il mercato italiano della pay-tv un pessimo esempio per l’Europa in quanto monopolio del premier (chi sa perché la Rai non ha mai preso in considerazione di fare concorrenza a Mediaset Premium?). Romani reagisce immediatamente e manda l’ambasciatore presso l’Unione europea, Ferdinando Nelli Feroci, ad incontrare il commissario perché "ogni decisione avrà un impatto su tutto il mercato nazionale".
Breve storia della pay-tv in Italia. Mediaset Premium scende in campo nel 2005. In cinque anni ha realizzato ricavi per 560 milioni di euro, i clienti della pay della famiglia Berlusconi superano la ragguardevole cifra di 4 milioni. L’obiettivo del Caimano è quello di raggiungere, entro il 2011, il miliardo di ricavi e 6 milioni di clienti. Romani, indaffaratissimo per accontentare il capo, ha lanciato un allarme: "Le tv locali sono spaventatissime all’idea di un ingresso anticipato di Sky sul digitale, mercato che inizia ad avere un suo equilibrio". La realtà invece è un’altra. Dalle piccole tv, l’entrata di Murdoch nel mercato, non solo è auspicato, è fortemente atteso per fare cassa grazie alla vendita delle loro frequenze. La resa dei conti tra il Caimano e lo Squalo sta per arrivare.

Loris Mazzetti
da Il Fatto Quotidiano

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