LA MAFIA DENTRO NOI

Presentato in Consiglio regionale il Manifesto dell'Antimafia di Nando Dalla Chiesa

Lunedì scorso (14 luglio), intorno al tavolo voluto dalla commissione Antimafia del Consiglio regionale con Nando dalla Chiesa, autore del Manifesto dell'Antimafia, si sono trovati il sostituto procuratore del Tribunale di Monza Salvatore Bellomo (che ha collaborato all'Operazione Infinito), il giornalista di Altraeconomia Lorenzo Bagnoli ed il presidente della stessa commissione Gian Antonio Girelli.
L'iniziativa si inserisce nel programma di approfondimento voluto dalla Commissione per comprendere il fenomeno mafioso e utile a capire quale ruolo possono avere le istituzioni nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata. Soddisfatto il presidente Girelli "Nando dalla Chiesa - ha commentato - nel libro e con le sue parole ci dice dell'importanza dei percorsi conoscitivi se vogliamo sconfiggere la 'ndrangheta e ci ha spronato a fare di più. Soprattutto ad essere più seri e meno "creativi" e a far sì che i luoghi della politica forniscano un esempio di attenzione e di studio del fenomeno. Per lui, sostanzialmente, uno dei problemi centrali è quello dell'improvvisazione, così come lo sono gli 'antimafiosi creativi', coloro cioè che, senza conoscere il fenomeno mafioso, tendono a darne una interpretazione tutta personale per una ribalta effimera". 
Per Girelli il richiamo di Nando dalla Chiesa è importante anche e soprattutto perché è rivolto al Nord. "Per lui la criminalità organizzata è un pericolo ed occorre creare un retroterra forte in cui, come qualcuno ha detto, anche una semplice denuncia contro il pizzo deve avere la sua efficacia. Ha ragione lui quando dice che la 'ndrangheta è una 'forza sociale criminale', che ha come risorsa principale il controllo del territorio, la terra e le relazioni sociali familiari e di comunità. Il suo attecchire costituisce una perdita del capitale sociale delle terre dove i sistemi solidaristici sono invece rivolti alla costruzione del bene comune". 
"Per questo - conclude il consigliere del PD - il contributo di Dalla Chiesa assume rilevanza: perché ci aiuta a individuare alcuni percorsi per combattere i fenomeni mafiosi e a dirci quali sono i valori importanti da preservare e quelli per cui combattere: Un impegno che dovrà vedere in primo piano le istituzioni che solo in un rinnovato rapporto con i loro territori potranno ricostruire una credibilità ed essere alla guida di un processo di ricostruzione". 

Da SettegiorniPD- 18/7/2014
newsletter del Gruppo Consiliare PD in Regione Lombardia

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