Riflessioni


Ora che sono tornata a casa, provo a riordinare le idee su quanto successo in questi giorni e a condividere con tutti voi alcuni pensieri.

Voglio partire dalla fine, dall'elezione di Giorgio Napolitano, che si è messo nuovamente al servizio del Paese e delle istituzioni per permettere a tutti noi di provare ad uscire da una situazione divenuta insostenibile. Lunedì nella seduta di insediamento ascolterò e applaudirò il nostro Presidente della Repubblica, rappresentante dell'unità nazionale e punto fermo da cui ripartire per dare un governo al Paese. Capisco l'amarezza e la delusione di tanti, mi ci metto anch'io. La politica avrebbe dovuto dimostrare di essere all'altezza del momento storico che abbiamo di fronte interpretando il bisogno di cambiamento emerso dalle elezioni di febbraio. E' però evidente che, data la situazione che si era creata, la riconferma di Napolitano era l'unica soluzione possibile.

Quanto accaduto nei giorni scorsi ve l'ho raccontato pubblicamente qui. Dopo aver palesato la mia contrarietà alla strada proposta dal mio partito con la candidatura di Marini, che ritenevo sbagliata per il Paese, ho votato insieme a tanti altri Stefano Rodotà, una figura di alto profilo che poteva aprire un dialogo con chi lo ha proposto. In seguito non abbiamo abbandonato Rodotà, ma semplicemente cercato la figura giusta, di garanzia per gli italiani, che avrebbe consentito questo dialogo e che avesse i 505 voti per essere eletta.

Abbiamo proposto quindi Romano Prodi. Un uomo di indubbio spessore che sarebbe stato un ottimo Presidente e con il quale si sarebbe potuta trovare condivisione in Parlamento. Così non è stato e non solo perchè il M5S ha continuato a sostenere il proprio candidato senza ragionare con nessuno, ottenendo di fatto il contrario del cambiamento tanto proclamato. E' successo che, dopo l'approvazione all'unanimità di Prodi nell'assemblea dei grandi elettori del PD, qualcuno ha programmato scientificamente di utilizzare l'elezione del Presidente della Repubblica per regolare conti interni al partito. Voglio chiedere scusa a Romano Prodi e a tutti gli italiani per queste persone disoneste e per questo gesto ignobile che solo degli irresponsabili possono aver messo in atto con una viltà inimmaginabile. Vorrei fosse chiaro che questo atto vergognoso non è da imputarsi ai giovani eletti dalle primarie, come qualcuno vuol far credere.

Il punto vero è che qui, in questa situazione, in questo modo, non ci dovevamo proprio arrivare. Gli errori sono stati tanti, di sintesi e di direzione, di una classe dirigente che è ora che lasci posto ad altri. Sono errori che ci trasciniamo da tanto tempo e avremo - questo a breve fortunatamente - i luoghi giusti per parlarne, confrontarci anche aspramente e prendere le decisioni conseguenti.

Infine penso che ora sia indispensabile recuperare l'equilibrio e il senso della misura. Sono gravissimi i termini usati da Grillo, che grida al colpo di stato e lancia la marcia su Roma dopo l'elezione di Giorgio Napolitano, svoltasi secondo le regole democratiche sancite dalla nostra Costituzione. Ed è inaccettabile l'atteggiamento dei suoi deputati, rappresentanti delle Istituzioni, che non condannano nemmeno queste esternazioni.

Insomma sono stati giorni difficili e sofferti, che mi lasciano l'amaro in bocca. 
Intanto torno a vivere il mio territorio in una delle sue manifestazioni più belle e partecipate, la marcia della pace Bevera-Lecco. Ci vediamo lì.
Buonanotte a tutti.

Veronica
(On. Veronica Tentori, Gruppo PD Camera dei Deputati)

Commenti

  1. Evidentemente sono un iscritto PD assai ignorante perché ancora non ho capito chi sono i traditori!
    Pare che tutti abbiano applaudito e che tutti abbiano votato Prodi.
    Non sarebbe ora di fare qualche nome tanto per non dover aspettare che spuntino nuovi partiti per capirlo?

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  2. Sa com'è... il voto per l'elezione del Presidente della Repubblica è segreto. Per cui i nomi che possiamo fare sono solo nostre ipotesi sulla base di voci di corridoio e conoscenza personale dei singoli parlamentari.
    Conoscendo Veronica, non ho dubbi sul suo voto a Prodi.
    Saluti
    Riccardo Brivio

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  3. da infinite volte do il mio voto ad una sinistra non elitaria e demagogica,questa volta ho convinto anche un figlio a votare,dopo infinite discussioni,per il PD.Il risultato è quanto abbiamo visto tutti!Dove siete stati,dove siete?IO tento di controbattere giornalmente sul WEB all'imperante qualunquismo,imparando a 70 anni sempre cose nuove.Abbiamo temi e programmi che precedono Grillo dove li avete nascosti?Fate un programma semplice e concreto,chi non ci sta fuori,fuori ,fuori!

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  4. Abbiamo provato a farlo, ma se chi potrebbe starci a tale accordo, perché condivide i punti, preferisce non fare accordi per tornaconto personale (Grillo), i nostri parlamentari, senza maggioranza, non possono fare molto.

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  5. A mio avviso fare un passo indietro rispetto alle proprie posizioni in favore di Rodotà, che certamente sarebbe stato una scelta di qualità e per di più legata all'area di centrosinistra, senza badare all'atteggiamento a volte arrogante con cui il suo nome veniva proposto, avrebbe rappresentato un'atto di responsabilità verso il paese molto più grande delle ormai probabilissime larghe intese con l'uomo e la parte politica che negli ultimi vent'anni hanno portato l'Italia alla rovina. Dopotutto, come osserva bene Veronica, le elezioni hanno dato un segnale forte di una necessità enorme di cambiamento, nella sostanza come nella forma, ed un partito che si propone come guida dell'area politica progressista non può certo permettersi di ignorarlo. Eppure ancora una volta i dissidi personali e "di corrente" hanno prevalso sull'interesse dell' intero partito e del paese stesso, portando il PD sull'orlo di un baratro da cui sarebbe difficilissimo risalire, ed è difficile non rimanere amareggiati davanti alla chiara incapacità di certi personaggi di guardare oltre il proprio naso e di mettere da parte se stessi in nome di un bene superiore. Mandela diceva che l'ora più buia della notte è quella che precede l'alba: speriamo che possa essere vero, ma non credo che l'alba possa sorgere senza che si combatta per ottenerla.

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  6. Non c'è che dire: complimenti alla giovane onorevole che ha votato scheda bianca invece che appoggiare Franco Marini, fino a prova contraria esponente istituzionale di spicco con importanti trascorsi nel mondo del lavoro. Credevo che in partito si facesse comunque gioco di squadra e che le decisioni si prendessero a maggioranza, nell'interesse generale, in questo caso non solo del partito ma di una strategia politica. Invece, lei come tanti, è caduta nel trappolone teso dai grillini che hanno proposto il nome di Stefano Rodotà, divenuto suo malgrado bandira dell'inesistene popolo della rete e delle mail. Se questi sono gli esordi non oso immaginare il futuro... A questo punto spero che per coerenza la giovane onorevole non fornisca il proprio voto di fiducia ad un governo delle larghe intese... Forse è meglio che in futuro si proponga per correre nelle liste del Movimento 5 Stelle!
    P.S.: Mi auguro che "Riccardo", che presumo essere il portavoce del circolo Riccardo Brivio, si esima dal fornire risposte che non competono a lui e che non farebbero altro che sminuire la mia considerazione della classe dirigente locale e nazionale di questo partito che ormai è chiaro non esiste più

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