La corsa dei gamberi
Commentare i risultati elettorali solo per i sentimenti che
essi suscitano, non portano a ragionare con la necessaria freddezza. Ho cercato
di capire cosa è successo, oggettivamente, per quel cheposso, essendo un
militante di partito.
Tutti i numeri pubblicati dalla stampa sull’emorragia dei
due partiti più grossi e della Lega Nord, il successo dei 5 Stelle, dicono che,
dopo quasi vent’anni di seconda Repubblica, l’impermeabilità dei due “blocchi”
è finita. I flussi elettorali pubblicati (Istituto Cattaneo,ISPO, SWG, ad
esempio) lo dimostrano. Per la prima volta le nuove offerte politiche divengono
un fatto reale ed entrano in Parlamento (M5S e Monti). Con le nuove offerte politiche si è rotto un meccanismo di disciplina
dei blocchi. E’ come se fosse caduto un altro muro di Berlino.
Faccio l’esempio della Provincia di Lecco:
·
P.D. perde molto di più tra la Cam. 2008 e le
Europee 2009 – 18.140 voti che tra i due turni alle Camere – 9202 voti
·
La galassia berlusconiana (PDL ed apparentati,
senza Lega) perde molto di più tra i due turni della Camera -27.346 voti che
tra le Europee e la Camera 2008 -8.808 voti. Come si comprende il processo si
sfaldamento del blocco berlusconiano si è maggiormente accelerato negli ultimi
due anni.
·
Analogo processo riguarda la Lega Nord che perde
molto di più tra i due turni della Camera -25.561 voti che tra le Europee e la
Camera 2008 -4.205 voti.
·
“La Sinistra Alternativa” perde tra le due
Camere 10.921 voti e, tra il 2008 ed il 2009, 1.404 voti. Diventa un bacino
molto ristretto e marginale, molto identitario. I voti in uscita dell’IDV vanno
a P.D. e M5S.
·
Il Centro Montiano, completamente trasformato
con la pratica scomparsa dell’UDC e di FLI, guadagna oltre 16 mila voti
largamente “rubati” al PDL e Lega.
Il Movimento 5 Stelle pesca da tutti, ma in particolare dal
PD, soprattutto al nord. Come mai? Il commento dell’Istituto Cattaneo, che
condivido, è questo: - Il M5S ha sottratto molto al PD. E’ possibile
supporre che l’indignazione morale nei confronti della politica sia più diffusa nell’elettorato PD che in
quello PDL. L’elettore non capisce e non guarda all’entità o alla qualità del
danno per l’erario pubblico. Dà solo un “giudizio” etico/ morale e non penale.
Non c’è differenza, per loro, tra la Nutella e il pranzo di nozze della figlia.
Quindi, concludendo la parte delle Politiche, possiamo dire
che:
1.
Il nodo elettori 5 Stelle per il PD è
ineludibile. Si gioca sul tema della questione morale e su alcuni temi come
l’acqua pubblica, la povertà (i mille euro al mese di Grillo).
2.
Il voto al centro è difficoltoso da spostare
perché, in questo turno, è un pezzo che viene dalla destra. Inoltre solo una
alleanza con i centristi “eludendo” i grillini è sempre minoritario anche nel
Lecchese.
Differente, in parte, il risultato regionale. Ha vinto
Maroni, ma la rottura dei blocchi c’è stata anche qui ed in maggiore misura
rispetto al Parlamento.
Dall’analisi dei risultati e dei flussi se ne ha conferma:
·
il PD, tra i due turni, in Provincia di Lecco
guadagna15.727 voti e la coalizione ben30.588! La caratterizzazione di una
lista civica ci ha favorito e la lista Ambrosoli non ci ha portato via voti.
·
Il PDL ha perso10.270 voti. La Lega, come
partito, ne ha persi ben 13.853. Ha salvato il centrodestra la lista Maroni
che, con i suoi 22 mila voti, ha permesso di salvare il centrodestra dalla
debacle. Segnalo, ad esempio, che a Merate la lista Maroni riceve più voti
della Lega che esprime il Sindaco. La
distanza tra centro destra e centro sinistra è di 10 mila voti. Nel 2010 era di
39 mila voti.
La differenza con le Politiche è, dall’analisi dei flussi a
livello regionale, che Ambrosoli ha un maggior dato di conferma del voto (77%
contro il 68% di Maroni), porta via l’8% al centro destra ed ha meno astenuti
(9% rspetto al 13% di Maroni). Inoltre Ambrosoli assorbe il 24% degli altri
partiti fuori dalle due coalizioni e degli astenuti. Questo insieme di dati e di processi sfociano
in numeri precisi:
1. In
Regione Maroni perde 150 mila voti ed Ambrosoli ne guadagna 593.000!
2. A livello provinciale Ambrosoli ne
guadagna 22.691 voti e il centrodestra
ne guadagna 689, grazie alla lista Maroni .
Circa
l’astensionismo, l’istituto Cattaneo fa queste considerazioni:
-L’altro elemento di interesse riguarda l’andamento
differente della partecipazione nelle regioni del
Nord-Ovest rispetto al Nord-Est. Il calo dei votanti è stato
infatti leggermente più pronunciato in
alcune province del Piemonte (Verbano-Cusio Ossola) e
Lombardia (la cintura settentrionale di
Como, Sondrio, Varese,
Lecco). Questa differenza potrebbe essere attribuita al diverso
comportamento di una parte dell’elettorato di centro-destra che, in Lombardia e
Piemonte, potrebbe avere scelto l’astensione
mentre in Veneto avrebbe preferito uno spostamento delle
preferenze su altre formazioni (in primis
il Movimento 5 stelle).-
Concludendo alcune prime considerazioni politiche da
approfondire dal punto di vista del PD:
·
Le primarie, al di là dei risultati, sono state
in linea di massima un elemento di mobilitazione dell’elettorato del centrosinistra
ed è servito poco per acquisire voti. L’elettorato di centrodestra ha posizioni
che non guardano il modo di essere partito o il grado di moralità in politica.
·
Il proprio elettorato va curato soprattutto nel caso, al di là dei
pronunciamenti ufficiali, si punta, in modo prioritario, alla semplificazione
nel centrosinistra. Sia nel 2008 che nel 2013 non c’è stata alcuna attenzione
in questo senso.
·
Il partito “identitario”, nel senso che lo
abbiamo conosciuto, aveva fallito già
nel 2008 ed ha fallito anche questa volta. La lotta per riaffermare delle
egemonie culturali (ez DS ed ex Margherite) non allargano il consenso, anzi
riducono il proprio potenziale perché un sempre più crescente numero di
elettori è estraneo a queste logiche. Si pongono il problema che non sia solo
l’espressione di lotte interne alla casta.
·
Il legame con il territorio non si esprime solo
attraverso il controllo di strumenti di potere (aziende pubbliche, comuni,
partito), ma con proposte concrete e con un radicamento politico ed anche
organizzativo (dai circoli ai blog, tanto per fare un esempio).
·
Il rapporto con il M5S è cruciale, non tanto nel
senso di un rapporto tra “partiti” che serve a poco, ma sui problemi che i
nostri elettori spostati là segnalano.
L’impressione è che le elezioni sono state una gara di corsa
in cui ci sono due grossi gamberi (che camminano all’indietro) ed un granchio
che corre in avanti.
Ambrogio Sala
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