Merate: il sindaco: senza soldi Agnesi e Viganò chiuse. Ma non spetta a lui decidere...

Tra i tanti contraccolpi della prossima riforma delle Province, dopo l'Imu, a Merate scoppia la grana scuole superiori e ad aprirla è il sindaco di Merate Andrea Robbiani. Il quale lancia una pesantissima provocazione: le scuole superiori? A settembre non aprono.
I tagli dei trasferimenti statali effettuati dal Governo in seguito all'introduzione dell'Imu, denuncia il primo cittadino meratese, sono pesanti per le casse del Comune. Manca un milione e mezzo di euro dal gettito Imu. E con la riforma delle Province le deleghe sull'istruzione secondaria sarebbero, in origine, passate ai Comuni, che avrebbero dunque occuparsi della gestione degli impianti scolastici - e a Merate non mancano:  il liceo scientifico Agnesi e l'istituto tecnico commerciale/industriale Viganò -  ma senza soldi, dice il sindaco, le scuole a settembre rimangono chiuse.


Intanto, c'è da specificare che sia il sindaco che il giornalista che l'ha intervistato su di un settimanale cartaceo del meratese non conoscono i contenuti della riforma delle Province. Si apprende infatti dal Corriere della Sera che . Dunque la domanda del giornalista è insensata, forse fatta per fare solo polemica, e il sindaco c'è cascato con tutti e due i piedi.


Il sindaco leghista tira fuori dal cilindro una sparata delle sue. Gioca con l'istruzione pubblica sapendo che quanto afferma non lo potrà mantenere, perché, da primo cittadino, non dovesse garantire un servizio pubblico di tale importanza rischierebbe di saltare con la sua poltrona. Una sparata politica, dunque, legata alle elezioni che cominciano a delinearsi all'orizzonte, o una provocazione dettata dal gran caldo?

La giustificazione dei tagli alle casse comunali c'è, sussiste, e non c'è dubbio che tutti i Comuni italiani siano in difficoltà, nessuno escluso. E' certo che alcuni Comuni si siano mossi per tempo, altri stanno provvedendo tagliando servizi, altri ancora hanno alzato alle stelle le aliquote Imu. E anche Merate non è stata ferma.

Tuttavia, un buon sindaco non può permettersi di trattare argomenti di prioritaria importanza come se stesse parlando di calcio. Il compito del buon sindaco è quello di ingegnarsi, nelle difficoltà, per garantire alla popolazione che l'ha eletto i servizi indispensabili alla comunità. Pur perdonando il sindaco per la mancata conoscenza della riforma delle Province, tuttavia queste affermazioni restano inaccettabili.
 
Se il sindaco di Merate Andrea Robbiani ritiene di non essere in grado di reperire le risorse per - ipoteticamente - gestire le scuole superiori, si faccia da parte, si dimetta e lasci il posto a persone più competenti, faccia commissariare il Comune come aveva proposto il suo collega di partito
Pierguido Vanalli per Pontida, il quale non voleva fare da esattore Imu e poi alla fine s'è dovuto piegare. Se invece, come intimamente credo, il primo cittadino ha fatto una boutade per mettersi in vista, in quel caso dovrebbero essere i cittadini a chiedere al proprio sindaco, in queste calde giornate di estate, di mettere la testa nella ghiacciaia prima di rilasciare certe assurde affermazioni. E stare attenti a chi fa disinformazione.

G. Mercuri

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