Per battere la crisi sociale bisogna investire e non tagliare

Lunedì 25 ottobre a Lecco si è tenuto l’incontro pubblico di Livia Turco sui temi dell’assistenza sociale e sanitaria. In particolare si sono affrontati i temi dei tagli che colpiranno Le Regioni, le Provincie ed i Comuni.
Dagli interventi dell’on.le Turco e del rappresentante ANCI Nazionale per il Welfare, Bazzoni, sono emersi i contorni di un quadro drammatico per le famiglie, per i minori, gli anziani e i portatori di handicap. Con il decreto Tremonti del 30 maggio, lo Stato aveva tagliato per il 2011 ed il 2012 (prossimi due anni): alle Regioni 10.000 milioni, alle Provincie 800 milioni ed ai Comuni 4.000 milioni. A questi tagli “ordinari” si erano aggiunti altri tagli particolari (sempre per i due anni citati)1.748 milioni di taglio al personale sanitario e 1.160 milioni per i farmaci. Il tutto per un totale di circa 3.000 milioni di euro. Nel 2009 ai Comuni della Provincia erano stati tagliati circa un milione e mezzo di euro di finanziamenti: mezzo milione al Distretto di Merate, 700 mila a quello di Lecco e 237 mila a Bellano (-53% rispetto all’anno prima). La finanziaria 2011 (che adesso si chiama legge di stabilità) aggrava i tagli sopra citati, soprattutto per i servizi sociali e sociali. Infatti verranno azzerati i fondi relativi ai non autosufficienti (anziani ed handicappati) pari a 400 milioni e 380 milioni per l’assistenza sociale (asili nido, sostegno economico alla famiglia). I fondi per l’assistenza sociale erano 3 miliardi nel 2001, 800 milioni nel 2008, 580 nel 2009. Ai Comuni di queste quote nee rano andate 90 milioni nel 2008, 70 nel 2009 e 50 nel 2010. Evidentemente per il Governo Berlusconi, i ministri Sacconi, Tremonti e Bossi la crisi economica ed occupazionale non esiste!
In sanità è stato citato un esempio: dal Governo Prodi erano stati stanziati 2 miliardi per l’ammodernamento degli ospedali. Per il 2011 la cifra destinata è di 236 milioni per tutta Italia!
Ma l’aspetto più grave riguarda il fondo delle non autosufficienze 2010: il Governo ha comunicato all’ANCI che non verrà erogato nonostante che esiste un decreto di assegnazione alle Regioni di fine 2009. Il fondo lombardo era di 85 milioni. La Regione, sulla base dei decreti ministeriali, aveva concordato con le organizzazioni sindacali che 50 milioni sarebbe stati dedicati a servizi innovati. Ad esempio l’istituzione di una serie di letto esclusivamente dedicati alle dimissioni protette dagli ospedali. Sabato scorso, su un giornale è uscita una intervista dell’Assessore Regionale Boscagli che ammetteva che i 50 milioni erano stati tagliati dallo Governo e, quindi, non c’erano spazi per gli interventi.
Ma questo fondo è stato tagliato anche ai Comuni: nel nostro territorio erano stati formalmente assegnati 483.227 euro al Distretto di Merate, 1.429.172 euro a quello di Lecco e 242.440 euro per Bellano. Sulla base di questi accreditamenti gli ambiti territoriali si sono mossi, hanno pubblicato bandi, stilato graduatorie per contributi ad alle famiglie per gli anziani e per i portatori di handicap. Questi fondi, se non cambia normativa, non potranno essere assegnati. Analogamente cresceranno, per le stesse ragioni le rette di chi frequenta i centri diurni per anziani ed handicappati.
Per concludere, l’on.le Turco ha lanciato un appello che così potrebbe essere riassunto: "per battere la crisi bisogna investire e non tagliare". Si avrebbero benefici anche per l’aumento dell’occupazione nel settore sociale sia nel pubblico che nel privato.

Ambrogio Sala
Responsabile del Forum Sanità e Sociale

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