Caro Segretario, il Sud non è terra di "ascari"

Signor Segretario,
quanto accaduto a Gela è' di una gravitò tale da imporre una chiara denuncia e un richiamo di responsabilità. A Gela, il Pd presenta due candidati a sindaco della più grande città siciliana interessata alle elezioni di fine maggio: uno, l'on. Speziale, alleato con l'Udc di Totò Cuffaro e l'altro, il dr.Fasulo, alleato con il Movimento per la Autonomia di Raffaele Lombardo. L'Italia dei Valori ha dichiarato che intende presentarsi in coalizione con il Pd, affermando sempre e in ogni sede che mai avrebbe fatto parte di coalizioni che , oltre al Pd , prevedano l’Udc , il PdL o l’Mpa.
A Gela, l’Italia dei Valori aveva raggiunto una chiara e pubblica intesa con il candidato a sindaco, dr.Fasulo, espressione delle primarie , candidato “ufficiale” del Pd , avendo ottenuto l’impegno, da parte dello stesso, che non vi sarebbe stata in coalizione né la lista dell’Mpa di Lombardo, né altre liste di centrodestra. Poche ore prima della scadenza del termine per il deposito delle liste, il candidato “ufficiale” del Pd ha comunicato di avere scelto di allearsi con il Movimento di Lombardo, mettendo l’Italia dei Valori in condizioni di gravissima difficoltà che hanno portato alla esclusione della lista IdV.
Questa non è cronaca di una realtà importante, ma pur sempre locale: questa è la fotografia di un Partito democratico, che in Sicilia è travolto ormai da una gravissima crisi di credibilità e da una questione morale. Quella morale politica, per adesso. Il Pd non può trattare la Sicilia come fa il PdL: terra di “ascari” usati per portare consensi in una realtà considerata, per tacito accordo di convenienza, una zona off limits. Gli elettori siciliani, tra gli “originali” Cuffaro, Schifani, Miccichè, Alfano, Dell'Utri e Lombardo e le “fotocopie" Cracolici, Lumia, Crisafulli, Speziale, preferiscono comunque gli “originali”.
Nel 2008, giova ricordare, dopo la decadenza da Presidente di Salvatore Cuffaro condannato per gravissimi reati di mafia, l’Italia dei Valori, con la coalizione di centro sinistra, ha sostenuto la candidata Pd , Anna Finocchiaro, in alternativa alla coalizione Lombardo, risultata vincente, e composta da PdL, Mpa e Udc. A meno di due anni di distanza, quella posizione di alternativa è stata del tutto travolta e svenduta. Una parte del Pd, quella di Cracolici e Lumia, ha raggiunto un accordo di ferro (cioè nomine, poltrone e tanto altro), con il PdL di Marcello Dell'Utri e Gianfranco Miccichè e con il Mpa di Raffaele Lombardo. Un'altra parte del Pd, quella di cui fa parte l'on. Lillo Speziale, appunto va con l'Udc di Cuffaro, palesemente in accordo con il PdL di Schifani e Alfano. Vi è poi, una terza parte del Pd, che sembrava invocare coerenza nella scelta delle alleanze: di questa parte del Pd si sono però, perse le tracce.
L'On. Migliavacca, responsabile nazionale Enti locali del Pd, ha tentato di capire e governare ciò che stava accadendo. Dopo fugaci apparizioni anche dell'on.Migliavacca si sono perse le tracce. Questa lettera, nella crudezza dei fatti esposti, è un invito e una denuncia affinché ognuno si assuma le proprie responsabilità e non abbia alibi nel dire di non essere stato informato dei rischi politici, e non solo politici, del perdurare di questa situazione.
Un cordiale saluto

Leoluca Orlando e Antonio Di Pietro

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