Call center dell'Ospedale: chiami Lecco ma risponde Paternò

La decisione di chiudere a fine maggio il call center dell'Azienda ospedale lecchese con il licenziamento del personale della cooperativa che lo gestisce è secondo il Consigliere regionale del PD Carlo Spreafico “la conseguenza di scelte sbagliate della maggioranza di governo di Regione Lombardia, che si è inventata un servizio in Sicilia a Paternò, con la poco credibile scusa di risparmiare. Il risultato - continua il consigliere - è quello che i nostri cittadini possono rivolgersi solo lì per prenotare visite ed esami medici in Lombardia”. Spreafico ricorda che il PD era stato contrario alla scelta di conferire tutti i centri di prenotazione nell’unico call center di Paternò, come ora, per effetto di un provvedimento approvato in Regione, sta puntualmente accadendo. “Avevamo contrastato a suo tempo questa scelta – spiega - perché avrebbe peggiorato la qualità del servizio e scaricato sulle persone, soprattutto anziane, le conseguenze. Prenotare un servizio sanitario non è come prenotare una pizza o un volo aereo. Servono conoscenze locali, che si presti assistenza personalizzata, non semplicemente che si fissi un appuntamento, per ottenere il quale spesso si passano ore al telefono. I costi della mancata assistenza si ripercuotono anche sulla efficienza del sistema sanitario e sul suo personale che deve spiegare quello che a Paternò non possono sapere o fare. Non avere considerato questi costi ha portato a fare valutazione sbagliate rispetto a presunti risparmi che in realtà non esistono. Ci fa piacere che nella maggioranza si apra, finalmente, una riflessione che ci dà ragione – puntualizza Spreafico - e daremo il nostro appoggio per correggere una decisione sbagliata”. Nel caso specifico di Lecco, secondo l’esponente PD “bisogna sospendere l’esecutività dell’interruzione del servizio di prenotazione, rinviando ogni scelta a quando sarà possibile trovare un’efficace soluzione alternativa”.

Carlo Spreafico
Consigliere regionale

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