A proposito dell’affidamento del Centro estivo comunale a Gestisport
In
Commissione sono state espresse diverse perplessità rispetto alla scelta
dell’Amministrazione di non attivare il Centro Estivo comunale presso le
Scuderie di Villa Confalonieri ma di sposare il progetto GIOCAINSIEME2017
proposto da Gestisport, fornendo altresì spazi e facilitazioni alla Società per
la realizzazione dello stesso. Le osservazioni hanno riguardato:
- la scelta
della location: per lo svolgimento delle attività di accoglienza, mensa e di
alcuni laboratori che non potevano essere svolti presso il Centro sportivo -
stante l’indisponibilità del Palazzetto dovuta al cantiere che vi insiste - il
Comune ha messo a disposizione parte della scuola di via Montello (alcune aule
e la palestra). Tale struttura è sicuramente più capiente rispetto alle Scuderie
di Villa Confalonieri, ma di certo è inadeguata ad ospitare per un lungo
periodo un centro estivo, tanto più se frequentato anche da bambini della
materna, considerato lo stato in cui versa il giardino, assai poco ombreggiato,
ed il caldo che regna in palestra.
- l’opportunità
di sposare in toto il progetto di Gestisport, rinunciando ad attivare una
propria proposta educativa sulla quale intervenire anche a livello di
contenuti. Dopo aver tanto “investito” sulla promozione del CAG che, con la
nuova gestione di Retesalute, aveva iniziato a diventare luogo “familiare” in
particolare per i ragazzi delle medie, si lascia di fatto scoperto il periodo
estivo (che avrebbe potuto dare continuità alla proposta educativa del centro).
Senza contare che il parco stesso rimarrà non presidiato per quasi tutta
l’estate (con l’eccezione delle due settimane in cui sarà sede del progetto
Util’estate) e dunque ancor più in balia di possibili atti di vandalismo.
- la
disponibilità a fornire un educatore nel caso fosse necessario un affiancamento
per i bambini residenti diversamente abili. Disponibilità evidentemente più che
auspicabile, che ci auguriamo però sia estesa anche a tutti gli altri centri
estivi frequentati da bambini disabili residenti a Merate: mentre nelle convenzioni
con gli Oratori, ad esempio, l’intervento di tale figura è legato alle “disponibilità
di bilancio”, non c’è alcuna traccia di questa “clausola” nell’accordo con
Gestisport.
- la rinuncia
alle royalties dovute al Comune per i pasti erogati da SER.CAR attraverso il
Centro di Cottura di via Montello: il testo dell’accordo non specifica se tale
provvedimento riguardi solo i pasti consumati dai bambini residenti o anche
quelli consumati dai non residenti, nel qual caso si configurerebbe un evidente
danno per le casse comunali.
- la
contraddizione che ci è parso di rilevare nella scelta di aver da un lato
richiesto alle Scuole materne paritarie, in sede di stipula della nuova
Convenzione, di aumentare il numero di posti disponibili per “l’asilo estivo” e
di avere dall’altro sponsorizzato un centro che offre servizio per la medesima
fascia d’età
- la mancata
applicazione di criteri ISEE per la definizione delle tariffe di frequenza per
i residenti (diversamente da quanto accadeva negli anni scorsi), che risultano
comunque più elevate rispetto al passato, malgrado diverse scontistiche che
risultano però efficaci solo per periodi di frequenza di diverse settimane
Nessuno
sostiene che l’Amministrazione non dovesse concedere gli spazi richiesti dalla
Società, ma avrebbe potuto farlo senza rinunciare ad attivare una propria
proposta educativa e di conciliazione famiglia-lavoro, e magari anche dietro
pagamento di un affitto, per quanto calmierato, dal momento che il richiedente non
è un’Associazione ma un Ente profit (in questo senso ci è parso un po’ “al
limite” che, nel testo della delibera e della Convenzione con Gesti, si sia
invocato un criterio di “sussidiarietà orizzontale”). È vero che il contratto
di servizio con cui Gestisport ha vinto la gara di appalto per la gestione del
Centro Sportivo comunale prevede l’attivazione di un centro estivo ogni anno.
Ma questo è un impegno che la Società si è presa nei confronti del Comune…e non
viceversa!
Ancora
maggiori preoccupazioni desta l’affermazione con cui l’Assessore Sesana ha
chiuso la discussione, facendo riferimento ad una sperimentazione che
consentirà all’Amministrazione di valutare se ripetere per il futuro la scelta
di fare propria la proposta di enti esterni, anziché organizzare e gestire in
proprio (o per il tramite della propria azienda speciale di riferimento per
l’ambito educativo, Retesalute) un servizio che non si configura solo come un
semplice strumento per la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro ma anche (e
soprattutto) un’opportunità di crescita e di socializzazione per i bambini che
lo frequentano.
Lista Civica 6 Merate
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