MENO BUROCRAZIA? SÌ, È POSSIBILE

Un convegno del Pd per presentare le nuove direttive europee sulla concessione e sugli appalti delle pubbliche amministrazioni

Spesso si accusa l'Europa di essere una fabbrica di lungaggini burocratiche e adempimenti inutili. L'accusa è talvolta fondata, ma esistono anche lodevoli eccezioni. Una di queste, passata quasi inosservata in Italia, è rappresentata dalle nuove norme in materia di appalti e concessioni approvate la scorsa settimana dall'Europarlamento. Un tema fondamentale per le piccole e medie imprese e per le amministrazioni pubbliche, su cui si è tenuto un convegno in settimana a Palazzo Pirelli, promotore l'europarlamentare PD Antonio Panzeri, tra i più attivi nel sostenere il percorso della nuova normativa. 
Le nuove direttive europee hanno l'obiettivo di garantire la trasparenza, un effettivo accesso al mercato di tutti gli operatori economici e di evitare abusi nell'aggiudicazione delle concessioni introducendo importanti clausole in materia sociale, ambientale e in merito al subappalto. Diversi i contributi offerti da coloro che sono intervenuti al dibattito: oltre all'onorevole Panzeri, vi sono stati, tra gli altri, quelli dell'eurodeputato Marc Tarabella, relatore del provvedimento a Bruxelles, Roberto Scanagatti, sindaco di Monza e vice presidente Anci Lombardia e del neo capogruppo del PD in regione Enrico Brambilla. 
"Molti i cambiamenti introdotti - ha spiegato nel suo intervento Antonio Panzeri - a partire dalla preferenza per il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa nell'approvazione degli appalti. In questo modo i contratti vengono aggiudicati all'impresa capace di garantire il miglior rapporto fra qualità e costo della prestazione, in luogo del semplice sconto sul prezzo a base d'asta. Il testo, inoltre, contiene l'allargamento delle deroghe che possono condurre all'assegnazione dell'appalto a trattativa privata rispetto alla regola generale che impone il ricorso a gara formale preceduta da un bando pubblico. Infine sono presenti l'introduzione di nuove procedure di associazione rispetto alle fattispecie già disciplinate, come la procedura competitiva con negoziazione e i partenariati per l'innovazione tra enti pubblici e privati. Ora tocca al Parlamento nazionale e agli Enti Locali svolgere un ruolo importante sia nella fase di trasposizione delle Direttive nel corpo legislativo italiano, sia nella fase concreta di attuazione di queste nuove norme". 
Ed è proprio con un occhio alla Lombardia che Enrico Brambilla sottolinea come "questa direttiva contiene novità importanti in tema di appalti e di concessioni pubbliche con elementi di semplificazione soprattutto rivolti alle piccole e medie imprese. Purtroppo ancora una volta nella fase legislativa ascendente la Giunta è stata un po' distratta. Ora è importante, in vista della prossima sessione europea, occuparci della cosiddetta fase discendente, con la quale il nostro Paese dovrà recepire la direttiva. In particolar modo pensiamo che qui vi siano strumenti utili per dare piena attuazione alla nostra legge regionale sulla competitività attraverso la nuova procedura prevista delle partnership per l'innovazione e per rilanciare il ruolo di Arca, l'agenzia regionale per gli acquisti". 

da Settegiorni PD

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