STAMINA, LA REGIONE SE NE LAVA LE MANI

L'indagine della Giunta scarica le responsabilità, ma il Pd contesta. E ottiene l'indagine ispettiva.

È un ultimatum quello lanciato dal Pd alla maggioranza sulla questione Stamina. O si procede alla svelta alla calendarizzazione dell'indagine conoscitiva della commissione Sanità, o le opposizioni chiederanno la formalizzazione di una commissione d'inchiesta. In Commissione sanità, mercoledì è scoppiata una bagarre tra Pd e maggioranza, causata dal fatto che non è ancora stata avviata l'indagine conoscitiva richiesta da giorni e che l'Assessore Mantovani, intervenuto in Commissione per rispondere ad alcune interrogazioni, sulla vicenda Stamina continua a non dare risposte. La minaccia dell'opposizione ha sortito un primo effetto: il presidente della commissione Fabio Rizzi ha calendarizzato per il 5 febbraio l'esame della richiesta di indagine ispettiva, con la quale il Pd vuole sentire la testimonianza e le considerazioni dei vertici e del personale medico degli Spedali Civili, dei vertici dell'assessorato alla Sanità, dei saggi nominati da Maroni per la riforma della sanità, a partire da Umberto Veronesi e Giuseppe Remuzzi, dei responsabili dei tre laboratori lombardi certificati a livello internazionale per la manipolazione delle cellule staminali e anche del vicepresidente di Fondazione Stamina Marino Andolina, autore di dichiarazioni inquietanti rispetto al coinvolgimento di Regione Lombardia. 
Il giudizio sulla Giunta non cambia: "La Giunta pecca di omissione su una questione grave che riguarda la vita di intere famiglie, il lavoro di diversi medici e una struttura pubblica importante come gli Spedali Civili di Brescia. Da giorni chiediamo con fermezza che venga previsto un calendario per l'indagine conoscitiva e abbiamo anche individuato alcuni soggetti da audire, ma continuiamo ad assistere a continui rimandi, mentre la maggioranza sembra volersi affidare ad un'indagine della Giunta, è assolutamente inaccettabile - ha detto Gian Antonio Girelli -. Noi chiediamo che si accerti che si tratti di un metodo scientifico, dal momento che viene erogato in un ospedale pubblico, con soldi pubblici e vogliamo sapere qual è il criterio di accesso alla sperimentazione, dato che non ci è chiaro nemmeno questo". 
Intanto, nella giornata di giovedì, Maroni e Mantovani hanno reso noti i risultati dell'azione ispettiva su Stamina svolta dagli assessorati. La Regione non ha responsabilità, hanno detto, perché a decidere tutto sono stati gli Spedali Civili di Brescia e il governo, che ha approvato con il ministro Balduzzi un decreto, poi convertito in legge, sulle cure compassionevoli (che però prevede il buon esito della sperimentazione e che quindi non si attaglia al metodo Stamina). "Quella di Mantovani su Stamina è una ricostruzione pilatesca e di comodo - commenta Girelli -. Tutti ricordiamo che solo qualche settimana fa il vicepresidente della Regione prometteva che avrebbe aperto al metodo Stamina altri ospedali lombardi e di altre regioni. C'è di più. Non è vero che la Regione non ha compiuto alcun atto: nell'ottobre del 2012 la giunta regionale deliberò di affiancare gli Spedali Civili di Brescia nel ricorso al Tar di Brescia contro il blocco del metodo stamina imposto dall'Agenzia Italiana del Farmaco. È evidente che la velocissima indagine degli assessori non chiarisce nulla e che l'indagine ispettiva che abbiamo chiesto in commissione Sanità è più che mai urgente". 

Da Settegiorni PD 

Visualizza il video: Stamina, l'inaccettabile silenzio di Mantovani:
http://www.youtube.com/watch?v=WcTOnpkKQBI



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