SANITÀ, IL VENETO FA BENE E LA LOMBARDIA NON LO COPIA

Salvini loda Zaia per l'abbattimento delle liste d'attesa, ma quando fu il Pd a dire di seguire quell'esempio...

In Veneto, come peraltro anche altrove, le liste d'attesa degli ospedali pubblici si sono accorciate grazie a un provvedimento della Regione che ha deciso di estendere gli orari di visita alla sera e nel fine settimana. Ovviamente mettendoci dei soldi, 30 milioni in questo caso, per pagare medici e infermieri. Una buona idea, pensiamo noi. E come noi lo pensa anche Matteo Salvini, che lo ha detto sabato 25 gennaio dopo l'incontro dei due governatori e mezzo (Cota) del Carroccio. Ma la macroregione - ve la ricordate? - non funziona nemmeno in questo caso, come abbiamo spiegato già nel novembre scorso. La Regione Lombardia, infatti, ha preferito stanziare 25 milioni in favore di tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private accreditate, anche quelle senza contratto con il servizio sanitario regionale, affinché effettuassero un maggior numero di esami. I tre quarti di queste risorse sono andate a beneficio dei privati e le liste d'attesa non sono diminuite. "Forse- spiega Sara Valmaggi - in Lombardia si preferisce ancora tutelare qualche vecchio amico, piuttosto che i cittadini che aspettano mesi per un esame. A Salvini e Maroni l'onere della spiegazione".

Da Settegiorni PD

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