Post

Visualizzazione dei post da maggio 19, 2013

Comitato Nazionale dell’ANPI: Comunicato sulle riforme costituzionali

Il Comitato Nazionale dell’ANPI In relazione ai diversi progetti che si vanno formulando, anche in sede governativa, a riguardo di un sistema di riforme costituzionali,  ribadisce la più ferma contrarietà ad ogni modifica, legislativa o di fatto, dell’art.138 della Costituzione, che – semmai – dovrebbe essere rafforzato e del quale  in ogni caso, si impone la più rigorosa applicazione; conferma il netto convincimento che il procedimento da seguire non può che essere quello parlamentare, attraverso gli strumenti e le commissioni ordinarie,  non essendovi ragione alcuna per eventuali nuove formule e strutture, essendo più che sufficiente quanto già previsto dai regolamenti parlamentari; riafferma l’inopportunità del ricorso ad apporti esterni che in qualche modo incidano sul lavoro parlamentare e che non siano quelli già previsti, attraverso i  quali si possono acquisire opinioni e contributi di esperti, mediante pareri, consultazioni, audizioni e quant’altro;conferma la convin

Pd, ritrova te stesso in parlamento

Ora anche la legge-bavaglio: il Pdl porta in parlamento le proprie battaglie, i democratici non possono limitarsi al sostegno del governo. La convivenza col partito storicamente avversario e l’appoggio al governo Letta possono essere intesi in due modi diversi. Ho paura che l’interpretazione che il Pdl dà della fase e delle circostanze sia più efficace di quella del Pd. I berlusconiani si battono nel governo per far passare gli impegni che hanno preso con l’elettorato. Si scatenano nelle piazze in difesa del loro plurinquisito e ormai anche pluricondannato leader. Lavorano in parlamento sui loro temi, che poi alla fine sempre quelli sono, sicché ieri ha rifatto capolino con scandalo la legge sulle intercettazioni nella versione Alfano: cioè non la regolazione a tutela della privacy dei cittadini della quale davvero ci sarebbe bisogno, bensì il puro e semplice bavaglio. Di questi tre approcci possibili alla fase eccezionale, i democratici condividono solo il primo, intorno all’