Post

Visualizzazione dei post da maggio 5, 2013

Sono Partito Democratico e non torno indietro

Immagine
Carissimi, oggi sono una giovane parlamentare, ma fino a poco tempo fa ero una semplice militante attiva ed elettrice del Partito Democratico.  Comprendo cosa vuol dire impegnarsi nei circoli, nelle feste democratiche, nei gazebo, spinti solo dalla passione e dalla voglia di cambiare le cose, con speranza e fiducia, spesso sacrificando famiglia e tempo libero, come tutti voi quotidianamente fate. Ho sofferto con voi in queste ultime settimane il profondo disagio nel susseguirsi degli eventi che hanno portato allo spegnersi della possibilità del governo di cambiamento e che hanno prodotto la nascita del governo Letta, anche nelle fasi più recenti legate alla formazione di ministeri e commissioni parlamentari. Ho sofferto nel vedere che nel mio partito c'è chi cerca di scaricare il barile sui giovani e sulle primarie, perché ha paura del cambiamento e non si sente di poterlo rappresentare. Ho sofferto vedendo come rapidamente si è voluto sorvolare sul grave atto dei 101 che

Andreotti: Umberto Ambrosoli e un gesto di grande dignità

Umberto Ambrosoli si alza e va via dalla sala del Consiglio Regionale della Lombardia durante il minuto di raccoglimento per la morte di Giulio Andreotti : un gesto grandioso. Nello stesso momento riesce a rispettare le istituzioni ma non tradire la storia di suo padre morto a 46 anni in circostanze rimaste mai completamente chiarite, almeno a livello di mandanti. Apprezzo quest’uomo che non cede ad un pietismo di facciata, ad una finzione che dovrebbe, con la morte, cancellare tutti i peccati in vita. Oggi Umberto ha 42 anni, suo padre morì a 46, lui aveva solo 8 anni, ed è cresciuto in una famiglia che ha fatto del rispetto per le istituzioni un modello comportamentale da prendere come esempio: Ricordo ancora quando sua madre riuscì, per dovere, a partecipare al ventennale della morte di suo marito fatta dall’allora presidente del consiglio comunale milanese Massimo De Carolis , che aveva rapporti con Sindona , mandante dell’omicidio del marito, con una protesta ferma ma silenzi