Quando Italo mi chiamava per ricordarmi del 25 Aprile...


Italo spesso non mi chiamava Sandro, mi chiamava "Ligure", così come si era abituato a fare fin dal periodo universitario, trascorso insieme presso la Facoltà di Lettere dell'Ateneo di Messina.
Tanti e tanti anni dopo, divenuto Sindaco, una settimana circa prima del 25 Aprile, era solito telefonarmi per ricordarmi "..Ligure, il 25 Aprile si avvicina..".
Ed io rispondevo: "..Italo, perdi colpi, ancora una volta ti sei dimenticato del nome che Liliana ed io abbiamo dato a mio figlio..".
E lui, Italo Falcomatà, il sindaco di Reggio Calabria, il sindaco che si ricordava del 25 Aprile, si scusava e replicava "..già, dimenticavo che si chiama Marco e quindi a te non debbo ricordare, come dovrò fare con tanti altri, che il 25 Aprile, Festa della Liberazione, è dietro l'angolo. E che dobbiamo ritrovarci in tanti alla Villa Comunale, davanti alla Stele del Partigiano, alla cui base metteremo corone di fiori".
Italo da molti anni non c'è più, ma il ricordo della sua voce è più vivo che mai, in questi giorni che precedono il 25 Aprile.
Oggi sono io, siamo noi dell'A.N.P.I. che telefoniamo, sollecitiamo e ricordiamo che "il 25 Aprile è dietro l'angolo".
Anche nel ricordo di Italo.
Italo sarebbe stato contento nel constatare che il 25 Aprile "è cresciuto". Anche a Reggio Calabria, anzi, perfino a Reggio Calabria.
Italo sarebbe stato certamente insieme a me, insieme a tanti di noi, che con lui abbiamo vissuto "intensamente" per decenni, tra i fondatori dell'A.N.P.I. di Reggio Calabria.
Ed avrebbe vissuto, insieme a noi del "comitato unitario per il 25 Aprile 2013", un 25 Aprile come mai s'è visto... a Reggio Calabria.

Sandro Vitale
Presidente A.n.p.i. Reggio Calabria


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