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Visualizzazione dei post da ottobre 7, 2012

27 settembre: La carta di intenti PD: Primo commento di Ettore Martinelli, della segreteria Nazionale

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Primo intervento di Ettore Martinelli : (a cura di Canzio Dusi)   Ettore Martinelli e Canzio Dusi Il Metodo utilizzato oggi è opportuno per ottenere spunti nuovi. Il PD è un partito vero, che riunisce i suoi organi con periodicità e discute internamente. Ogni argomento meriterebbe approfondimenti lunghi e da persone specialmente preparate. Aggiungo qualche considerazione rispetto ai temi affrontati finora:   Visione : alla politica è mancata la visione del domani per vivere bene il presente. Come avvenne nel secondo dopoguerra, i sacrifici si fanno convintamente se si costruisce una visione a cui tendere. Senza visione, pensando solo al contingente, sei poco credibile, vince sempre la tecnica sulla politica. Le primarie sono distintive del PD e partecipate, le direzioni si riuniscono, il gruppo dirigente lavora, siamo flessibili sulle regole rispetto alla necessità di essere democratici e di rinnovarci. Il rinnovamento è nelle cose, deve essere di tutte

Beni comuni: Intervento di Daniela Panzeri - Circolo di Lomagna

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La carta d’intenti espone diversi beni comuni dei quali i più importanti per il ns circolo sono i seguenti: 1. istruzione e formazione: attraverso lo “sviluppo umano e culturale di tutti” (Card. Martini) si può formare una comunità che sia in grado di apprezzare e conservare il patrimonio della nazione da una parte e di competere con le altre potenze mondiali sul piano economico dall’altra. 2. sviluppo culturale e integrazione: apprezzare e conoscere le diversità può essere la chiave di volta per uno sviluppo culturale integrato come dimostrano la campagna a sostegno del diritto di voto agli immigrati che il nostro partito ha sostenuto fin dall’inizio e i progetti di sostegno alle comunità locali attraverso i progetti di cooperazione decentrata per lo sviluppo 3. ambiente: la tutela e la salvaguardia del suolo devono essere presidiati dai cittadini, con un loro coinvolgimento diretto e consapevole, come fatto in occasione dell’iniziativa contro le società Po

Progetto legalità: 11 ottobre 2012

giovedì 11 ottobre – ore 21 , Auditorium di Casatenovo (LC), viale Parini 1:     Dott. PIETRO GRASSO – « Liberi tutti: a vent'anni da Capaci e via d'Amelio » – Ingresso libero

Cittadini, ladri, complici e allocchi

Riceviamo e pubblichiamo: Pensiamo che  l'atteggiamento  nei riguardi della contribuzione alle casse di uno Stato sia il metro più appropriato  a valutare il diritto alla qualifica di suo   Cittadino ; in altri termini,  a valutare il suo  " senso dello Stato ",  caratteristica che,  per ben note ragioni storiche,  ha fatto sempre difetto in noi Italiani . Forse può essere utile chiarire la questione,  ricorrendo ad alcuni   termini appropriati che la nostra magnifica lingua mette a disposizione   (ci scusiamo per le molte ovvietà in quanto segue,   ovvietà che del resto troviamo anche in un dizionario) .   Cittadino italiano .     È colui che,  non solamente rispetta le    leggi del nostro Stato,   ma che controlli,   anche ,  che ciò venga fatto dalle persone con le quali entri in contatto .       Ad esempio,  nelle sue  dichiarazioni dei redditi    e in ogni tipo di transazione economica  ( fatture ,  scontrini fiscali ,  etc

Uguaglianza: l’Intervento di Giorgio Munari – Olgiate Molgora

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27 settembre 2012 - Terzo intervento relativo alla Carta Degli Intenti del PD: Circolo di Olgiate Molgora - Giorgio Munari. I processi di globalizzazione hanno portato nell’Occidente un aumento delle diseguaglianze. L’Occidente ha percepito con paura i processi globali che esso stesso ha contribuito a creare. La paura ha portato ad una filosofia di vita degli individui, ceti e paesi con al centro la difesa del proprio recinto, a prescindere da chi sta dentro o fuori. Per resistere dentro il recinto l’Occidente ha preteso: una drastica diminuzione dei diritti individuali la concentrazione degli strumenti di controllo sociale l’espansione di una cultura esattamente opposta a quella proposta dal prete di Barbiana don Milani la soppressione delle esperienze comunitarie del movimento operaio e contadino. Ogni individuo si salva da solo e non insieme. Non mi interessa dell’altro. Quindi, ogni regola che si introduce a tutela dello sviluppo comunitario viene mal sopporta

Coesione e Responsabilità: l’intervento di Augusto Rimini – circolo di Calco

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Secondo intervento sulla Carta Degli Intenti del PD: Circolo di Calco - Augusto Rimini Dal coordinamento del circolo PD di Calco emerge una esigenza: che si coniughi la parola COESIONE con la parola RESPONSABILITÀ. La Coesione  viene citata implicitamente aIla apertura della  Carta di Intenti del PD , Responsabilità  è la conclusione della stessa Carta. L’Italia ce la farà se ce la faranno gli Italiani;  inizia così il documento citato e prosegue nominando fra l’altro: il bene comune, l’osservanza delle regole, il rispetto, la fiducia e la speranza. Per   “farcela”   è condizione preliminare (necessaria ma non sufficiente) che vi sia coesione nel paese, cioè adesione sostanziale ai valori essenziali espressi dalla Carta Costituzionale… La  Responsabilità  è di fatto una cor-responsabilità nelle scelte e nella definizione degli obiettivi. Voglio citare qui due autorevoli saggisti politici, Piero Ignazi (la Repubblica, agosto 2012) e Giuliano Amato (estate 2010 il sole

27 settembre 2012: Visione: L’intervento di Riccardo Brivio – circolo di MERATE

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Riportiamo il primo intervento della serata del 27 settembre a Olgiate, sulla Carta degli Intenti del PD: Circolo di Merate - Riccardo Brivio Nella  Carta d’Intenti del PD , la parola  visione  potrebbe, di per se, racchiudere tutte la altre nove, ma non si limita a questo. Nella nostra visione del futuro la somma di 2 vecchi partiti si è  definitivamente  trasformata in un unico, nuovo, grande partito. La visione a lungo termine, inoltre, è la caratteristica che deve distinguere l’operato di un politico rispetto a quello di un tecnico. Il tecnico adotta dei provvedimenti di urgenza, per…  risolvere una criticità immediata. Le scelte di un buon politico devono, invece, essere sempre guidate da una visione chiara su dove si voglia condurre l’Italia nei prossimi anni e, perché no, su ciò che vogliamo lasciare in eredità alle prossime generazioni. La visione del PD non deve avere niente a che vedere né con le false promesse tipiche del  recente passato Berlusconiano , né