Le primarie della fine del mondo
Contrariamente a quanto avevo scritto ieri, non sarò a Torino, da Sel. Ringrazio Marco Grimaldi e chi mi ha invitato e mi scuso con chi prenderà parte al dibattito, ma oggi è un giorno difficile, per motivi che superano anche il dovere (e il piacere) di fare politica. Mi dispiace non esserci perché osservo una grande incertezza. La mossa di Pri-Mario-Monti (salutata con gioia da una parte consistente del Pd), l’assemblea nazionale del 6 ottobre appesa al filo dei numeri e di convocazioni tipo fine del mondo (così come la lettera di immediata preclusione che abbiamo ricevuto, che invita a non presentare ordini del giorno, per evitare ‘problemi’), le parole di Nichi Vendola che su Repubblica si interroga sul valore e l’utilità di queste primarie («Sulle primarie sto molto pensando. Nei prossimi giorni deciderò. Non so se siano una possibilità per ridare speranza all’Italia»), il comitato elettorale di chi è in vantaggio e che scalpita e si spinge a ragionare di liste a