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Visualizzazione dei post da settembre 23, 2012

L’antipolitica dei berluscones

La vergogna dei soldi pubblici spesi alla Regione Lazio per ostriche e vini, per regali di lusso e maxi-bollette private, per dubbi collaboratori e viaggi poco politici alimenta la sfiducia e il disprezzo dei cittadini verso i partiti e le istituzioni. Per tanti è la dimostrazione del teorema della politica sporca, dei partiti tutti uguali, della democrazia ormai declinante e sostanzialmente irriformabile. Si tratta di uno scandalo nato in casa Pdl, e proprio per questo gli opinionisti di destra sono i più agguerriti nel sostenere che tutti sono responsabili alla stessa maniera. Renata Polverini, presidente della giunta regionale, ha avuto la possibilità – appena rese pubbliche le circostanze pecorecce e i dati sconvolgenti della gestione Fiorito-Batman dei fondi assegnati al gruppo Pdl – di porre fine a questo spettacolo miserabile e compiere il solo atto che potesse segnalare, pur nel disonore, un desiderio autentico di riparazione: le dimissioni, lo scioglimento del

L’austerità cieca aggrava la crisi

Scendono oggi in sciopero i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni di Cgil e Uil. Quello che colpisce, oltre all’assenza della Cisl, è l’oggetto della protesta. Si chiede di farla finita con il considerare il lavoro pubblico, e i servizi pubblici, come una zavorra per il Paese e per i suoi conti, e l’apertura di una fase nuova in cui come leva di cambiamento, di sviluppo, di difesa dei diritti fondamentali di cittadinanza, sia proprio la centralità di questi settori. La scelta di abbandonare la trincea della difesa di interessi corporativi e di ripartire dal valore civile e generale delle attività pubbliche rappresenta il terreno in grado di rovesciare il primo paradosso politico e morale della crisi in atto: originata dalla speculazione e dal malgoverno dei mercati privati della finanza e arrivata a colpire settori e condizioni del tutto incolpevoli, e a ridurre pesantemente investimenti, servizi e occupazione nel settore pubblico, oltre che in quello priva

Incontro con Ettore Martinelli, segreteria nazionale PD.

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Giovedì 27 settembre alle ore 20:45, nella sala civica di Olgiate Molgora in Via Sommi Picenardi, inizieremo l'attività politica e culturale del circondario Meratese con un incontro col prof. Ettore Martinelli, membro della Segreteria Nazionale del Partito Democratico. In un momento particolarmente delicato e critico della storia del nostro Paese, il Partito Democratico si candida con tutti i titoli di merito per governare nella prossima legislatura.   Lo scopo dell'incontro è molteplice: coinvolgere i circoli nella elaborazione della Carta d'Intenti del PD favorire il confronto fra i circoli e i vertici del partito permettere ai cittadini di comunicare con il PD Ogni circolo esporrà la sua visione rispetto ad una delle parole descritte dalla Carta d'Intenti. Il Prof. Martinelli, docente universitario e membro della segreteria nazionale del PD elaborerà poi quanto espresso dal circolo. L'ultima parte della serata sarà dedicata al dibattito con i citta

Il Senato decollato

Per riprendermi dalle foto del toga party laziale - deputate travestite da ancelle e maiali travestiti da maiali - sentivo il bisogno di rifugiarmi in un’istituzione seria, il Senato della Repubblica. Ieri quell’augusto consesso si occupava di violenza sulle donne. Nell’accostarmi al dibattito, trasmesso dalla tv parlamentare, mi domandavo quali mozioni ed emozioni avrebbero prevalso. In realtà la domanda che avrei dovuto pormi era un’altra: a che ora sarebbe atterrato l’aereo del vicepresidente Nania. L’uomo incaricato di presiedere la seduta, Nania appunto, era infatti ancora all’aeroporto di Catania per un ritardo di cui ha subito incolpato il ministero dei Trasporti. Ingenuamente mi sono chiesto cosa ci facesse il vicepresidente del Senato a Catania di giovedì. Già il Parlamento funziona due giorni e mezzo alla settimana. Sarà troppo pretendere che almeno quelle sessanta ore i nostri stipendiati le trascorrano a Roma nel luogo di lavoro? In attesa del decollo di Nani

Lettera aperta al Presidente Nava

Al Presidente Daniele Nava, Le scriviamo da suoi coetanei, che come Lei hanno maturato un’esperienza decennale nelle amministrazioni locali, e da Consiglieri Provinciali che - nonostante siedano nei banchi della minoranza - tengono molto all'immagine che la Provincia dà di sé. Un’immagine che viene di giorno in giorno costruita sia tramite gli atti e le pratiche di governo, sia attraverso le parole, le dichiarazioni e le prese di posizioni pubbliche del Presidente e della sua Giunta. Abbiamo voluto far trascorrere qualche giorno dalla sua intervista rilasciata domenica scorsa ad un giornale locale, nel corso della quale se la prende con le opposizioni, che accusa di avere un atteggiamento “fuori di testa” e barricadero nei confronti del redigendo Piano Cave, ed anche con i Comitati, che si oppongono alle cave tout court senza capire - da pregiudizialmente rivoltosi quali sono - che al primo posto Lei mette lo sviluppo del territorio e dell'economia locale.