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Visualizzazione dei post da giugno 10, 2012

Crisi economica, extracomunitari e panchine

Il  Comune di Terno d’Isola  fa rimuovere le panchine nella piazza del paese e le “ Guardie Padane ” spiegano il perché: “limitare la presenza di extracomunitari”. Un paio di anni fa anche a Brescia furono tolte le panchine per impedire lo stazionamento di barboni ed  extracomunitari . Vorrei rivolgere  alcune domande  a chi vorrebbe un’Italia priva di panchine ed extracomunitari: Davvero pensate che gli  extracomunitari  siano il problema di questo nostro Paese? Davvero pensate che se non ci fossero gli extracomunitari tutti noi avremmo le tasche più piene? Davvero pensate che la  crisi economica  sia colpa degli extracomunitari, dei barboni o degli zingari? Davvero pensate di non avere nessuna responsabilità per lo sfascio di questo Paese? Davvero credete che il modo di trattare le persone in difficoltà non abbia nessun legame con il grado di civiltà? Davvero pensate di tutelare la memoria e i sacrifici dei vostri antenati, dei vostri nonni e bisnonni partigiani attra

Arroccarsi dietro la forza dei numeri conferma che la Regione è un’istituzione occupata da chi è ormai minoranza fuori dall’aula

Il consiglio regionale lombardo ha votato la sfiducia a Formigoni e, anche se la maggioranza ha avuto più consensi, ieri è iniziata una nuova fase politica che riguarda più il futuro della Lombardia che quello del suo presidente. Lo hanno già stabilito e richiesto gli elettori e ignorarlo non sarà possibile per chi governa una regione che nel frattempo è cambiata. Il sale della democrazia è il cambiamento e quando manca, non è importante per colpa di chi o di che cosa, ma è importante che effetto produce. Non si può tenere in vita un organismo oltre il suo naturale deperimento neppure con l’accanimento terapeutico. Arroccarsi dietro la forza dei numeri è la testimonianza di una istituzione occupata da chi è ormai minoranza fuori dall’aula. Il governatore e la badante (Formigoni e la Lega) vogliono solo resistere nel bunker del Consiglio regionale. Non accettano l’avvio di una nuova era politica al Nord, ma non sanno come giustificarlo all’opinione pubblica. Squalli

13 giugno riunione di circolo

A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI DEL CIRCOLO PD DI MERATE Si informa che è convocata, per il giorno  mercoledì 13 giugno, ore 21:00 , presso la sede di via Trento, una riunione di circolo con il seguente ordine del giorno: Il partito plurale e le correnti: (vd. il messaggio del segretario provinciale allegato inviato per mail, chi non l'avesse ricevuto può richiederlo a pdmerate@gmail.com) Festa democratica di circondario (14-15 luglio) Festa democratica provinciale (settembre) Varie ed eventuali

Il testimone di Berlinguer

L’11 giugno di 28 anni fa moriva a Padova Enrico Berlinguer. Il suo tratto umano, la sua passione politica, il suo impegno rigoroso sono ancora nel cuore di tanti italiani. Anche di giovani che lo hanno conosciuto solo attraverso letture e racconti. Anche di cittadini delusi che oggi guardano alla politica con distacco e sfiducia. Il mondo, l’Italia sono profondamente cambiati da allora. Ma le idee di Berlinguer e la sua eredità conservano un grande valore. Politico, non solo etico. È vero che Berlinguer era comunista e che, entro quell’orizzonte ideale ha combattuto la battaglia della vita prima della caduta del Muro, ma era un comunista italiano. E di questa storia originale, di questa cultura fondativa della nostra vicenda costituzionale, di questo affluente che ha innervato e contribuito ad ampliare il circuito democratico del Paese, Berlinguer ha espresso le punte più avanzate. Ne è stato un traino. Ha raccolto un testimone e lo ha portato avanti, molto avanti. La