Lettera aperta alla CGIL
Assistendo al dibattito in corso tra “parti sociali” relativamente alle intenzioni dell’antisociale governo Monti di svuotare i contenuti dell’articolo 18 dello Statuto Lavoratori per estendere la precarietà a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori italiani, come se quelle presenti nel mercato del lavoro italiano non bastassero a renderlo drammatico, diamo un giudizio assolutamente negativo alla linea attendista e di “riduzione del danno” che sta portando avanti la CGIL Nazionale! A partire dalla riforma previdenziale contro la quale è palesemente mancata una reazione proporzionata all’offesa, che pesantemente e nuovamente ha colpito i redditi da lavoro rendendo una chimera la prospettiva di andare in pensione ad un’età accettabile, passando per l’affondo al contratto nazionale ormai azzerato, anche attraverso l’accordo del 28 giugno 2011, e arrivando alla totale assenza di conflitto quando la principale azienda manifatturiera italiana (la FIAT) decide con chissà