Beni comuni: Intervento di Daniela Panzeri - Circolo di Lomagna
La carta d’intenti espone diversi beni comuni dei quali i più importanti per il ns circolo sono i seguenti:
1. istruzione e formazione: attraverso
lo “sviluppo umano e culturale di tutti” (Card. Martini) si può formare
una comunità che sia in grado di apprezzare e conservare il patrimonio
della nazione da una parte e di competere con le altre potenze mondiali
sul piano economico dall’altra.
2. sviluppo culturale e integrazione: apprezzare
e conoscere le diversità può essere la chiave di volta per uno sviluppo
culturale integrato come dimostrano la campagna a sostegno del
diritto di voto agli immigrati che il nostro partito ha sostenuto fin
dall’inizio e i progetti di sostegno alle comunità locali attraverso i
progetti di cooperazione decentrata per lo sviluppo
3. ambiente: la
tutela e la salvaguardia del suolo devono essere presidiati dai
cittadini, con un loro coinvolgimento diretto e consapevole, come fatto
in occasione dell’iniziativa contro le società Po Valley e Edison che
avrebbero voluto aprire la procedura per la ricerca di idrocarburi nel
Parco del Curone e come si sta facendo oggi con il Piano Cave nel
Meratese. Inoltre, i recenti quesiti referendari hanno portato
l’attenzione su un bene primario, a disposizione di tutti, che è l’acqua
e che deve essere salvaguardata da interessi economici di parte dalla
sorgente fino all’utilizzatore finale.
4. strutture pubbliche/istituzioni: lo
Stato deve garantire una facilità di accesso alle strutture, vicinanza
al cittadino, messa in sicurezza degli edifici pubblici come le scuole
dove tutti possano accedere senza alcun tipo di barriera o
discriminazione.
5. buone pratiche e patrimonio locale: le
buone pratiche devono essere condivise, tutto può diventare bene comune
in modo tale che tutti possano considerare il bene pubblico come
proprio. Diversi esempi si possono trovare nelle amministrazioni
virtuose e nei programmi da loro svolti come ad esempio la tutela del
suolo attraverso la riqualificazione di aree abbandonate e dismesse, la
tutela del paesaggio attraverso la costituzione delle piste
ciclopedonali, il sostegno agli anziani creando spazi adeguati alle loro
esigenze, il sostegno e la formazione dei ragazzi attraverso azioni che
incentivino loro a vivere i nostri paesi come il piedibus, le strutture
pubbliche come la biblioteca e così via… . Questi piani di intervento
sono spesso supportati da associazioni locali e non. L’associazionismo è
la valorizzazione del volontariato a tutti i livelli che diventa una
forma di integrazione ma anche un livello di maturità di un paese.
Essi sono strettamente connessi con il tema della responsabilità,
nella consapevolezza che tutto quello che agisce per il bene pubblico
può recare beneficio anche per il singolo cittadino.
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