Il fallimento di un Comune

Casse vuote e dipendenti senza stipendio, il neosindaco Rossa corre ai ripari. Nominato dal ministero l’organo straordinario di liquidazione del Comune Alessandrino.


Nel triste panorama alessandrino giunge forse una buona notizia in questi giorni. 
Una scappatoia contabile dovrebbe permettere al Comune di Alessandria di pagare gli stipendi di agosto dei circa 500 dipendenti delle tre partecipate Amiu, Atm e Aspal, che erano scesi in sciopero bloccando la raccolta rifiuti, i trasporti pubblici urbani e altri servizi. Le casse delle municipalizzate di Alessandria sono vuote e la tesoreria del Comune non è più in grado di far fronte all’emergenza. Ma ora il Comune è stato autorizzato temporaneamente a utilizzare dei fondi vincolati, dei quali non potrebbe disporre in quanto di competenza dei commissari che saranno nominati.

Una notizia buona per i lavoratori ma per l’intera comunità alessandrina il sole non si vede. È arrivata a fine giugno la pronuncia della Corte dei Conti che ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario del Comune. Alessandria è il primo capoluogo di provincia ad essere dichiarato in dissesto con la nuova legge. Il lungo documento del tribunale contabile ripercorre i problemi dell’amministrazione alessandrina che ha un disavanzo della gestione corrente relativa all’esercizio 2011 di oltre 22 milioni di euro, debiti fuori bilancio per quasi 27 milioni, oltre a residui passivi relativi a debiti nei confronti delle partecipate per oltre 52 milioni di euro. Ma tra indebitamenti a lungo-medio termine, ossia i mutui contratti, il totale dei passivi tocca i 196 milioni di euro.

Al Comune mancano quasi 20 milioni di euro per pagare i debiti con i fornitori e il personale, per cui ha dichiarato il dissesto finanziario costituendosi parte civile nel processo contro l’ex sindaco Piercarlo Fabbio, a capo di una giunta formata da Pdl e Lega Nord, che ha perso le elezioni di maggio contro Maria Rita Rossa. L’ex sindaco è accusato di avere truccato il bilancio.

Il neo sindaco Rossa del Pd nei primi 37 giorni dal suo insediamento ha cercato di tenere a bada i creditori e possibili soluzioni, andando anche a parlare con i magistrati contabili, assicurando una nuova linea del Comune, più attenta alle richieste di risanamento fatte dalla Corte. Ha anche lanciato un appello al presidente della Repubblica e al premier Mario Monti, ma evidentemente i correttivi previsti per tappare le falle prodotte dalla gestione precedente non hanno convinto i giudici che più volte avevano segnalato il problema del Comune di Alessandria con precedenti pronunciamenti sui consuntivi 2009 e 2010, oltre al previsionale 2011.

Intanto la segreteria del Quirinale ha comunicato al sindaco Maria Rita Rossa che il decreto di nomina dell'Organismo straordinario di liquidazione viene firmato oggi 30 agosto dal ministro degli Interni e nei prossimi giorni arriveranno i commissari. «La nomina ci permetterà di definire la reale massa passiva – dice il sindaco Maria Rita Rossa – permettendoci di definire con maggiore precisione quali sono le cifre a disposizione del comune e quali invece entrano nella procedura di dissesto».
 

Da Città Nuova


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