Riforme, Finocchiaro: "Senato bloccato per propaganda Pdl - Lega"

"Inaccettabile discuterne senza esito e non occuparsi di spending review"

  "E' intollerabile che il Senato venga impegnato in una discussione, quella sulle riforme costituzionali, che non avrà alcuna sorte. Mentre per la spending review, provvedimento importantissimo per il rilancio dell'economia del Paese, resteranno le briciole di tempo tra una seduta d'aula e l'altra. E' umiliante per il Paese, per il Parlamento, per gli Enti locali, per i sindaci e i cittadini che stanno manifestando oggi davanti al Senato". Così, la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro, interviene nell'aula del senato chiedendo "la convocazione della conferenza dei capigruppo per interrompere questa discussione farsa e lasciare tempi più ampi alla spending review".

E poi continua: "Nell'aula del Senato prosegue stancamente, e con l'assenza del gruppo del Pd, la discussione sulle Riforme istituzionali. Una discussione senza senso, destinata a non avere nessun esito, che celebra il non interesse reale a riformare la Costituzione con il consenso - che dovrebbe essere doveroso e necessario - di due terzi dell'emiciclo. Questa discussione è adoperata come una palestra, al fine di trasformare un solo emendamento, quello sul semipresidenzialismo, che PdL e Lega potranno usare in campagna elettorale. E nel frattempo il Senato è impegnato su un provvedimento davvero importante, quello sulla spending review, necessario per il rilancio dell'economia del Paese a cui e' dedicato poco tempo in Commissione e a cui l'Aula dedichera' solo poche ore".

"E' assurdo continuare a discutere e votare una riforma propagandistica che non avrà luce, oggi e ancora domani. Mentre i colleghi della commissione bilancio impegnati sulla spending review, anche quelli del Pdl e della Lega, dovranno o assentarsi dall'Aula o, come è più probabile, saranno costretti a rinviare a tempi molto più ristretti l'esame di un provvedimento che incide in maniera forte e invasiva sull'economia reale del nostro paese". 

Anna Finocchiaro 

Commenti