Arroccarsi dietro la forza dei numeri conferma che la Regione è un’istituzione occupata da chi è ormai minoranza fuori dall’aula
Il consiglio
regionale lombardo ha votato la sfiducia a Formigoni e, anche se la maggioranza
ha avuto più consensi, ieri è iniziata una nuova fase politica che riguarda più
il futuro della Lombardia che quello del suo presidente. Lo hanno già stabilito
e richiesto gli elettori e ignorarlo non sarà possibile per chi governa una
regione che nel frattempo è cambiata.
Il sale della
democrazia è il cambiamento e quando manca, non è importante per colpa di chi o
di che cosa, ma è importante che effetto produce. Non si può tenere in vita un
organismo oltre il suo naturale deperimento neppure con l’accanimento
terapeutico. Arroccarsi dietro la forza dei numeri è la testimonianza di
una istituzione occupata da chi è ormai minoranza fuori dall’aula.
Il governatore e la
badante (Formigoni e la Lega) vogliono solo resistere nel bunker del Consiglio
regionale. Non accettano l’avvio di una nuova era politica al Nord, ma non sanno
come giustificarlo all’opinione pubblica. Squallido il tentativo di
strumentalizzare l’assenza del nostro capogruppo per motivi personali e
familiari.
In politica oggi è
necessario fare etica, oltre che opere, per essere apprezzati. La difficile fase
economica che attraversa anche la nostra regione, aggravata ulteriormente dal
terremoto che ha colpito Mantova, richiede una manifestazione della politica
all’altezza di queste esigenze.
La Lega, che ha
giustamente fatto pulizia in casa propria, senza aspettare né avvisi di garanzia
né sentenze, perché usa un altro metodo con la giunta di cui fa parte? E’ una
risposta che deve, prima che a noi, ai cittadini, soprattutto a quelli che
l’hanno votata.
Serve un nuovo
progetto per il futuro della Lombardia che metta insieme le energie migliori
della politica, della società civile, delle parti sociali. Il Partito
Democratico ha più volte fatto proposte sulle priorità: sostegno all’industria,
incontro domanda e offerta di lavoro più efficace, una sanità con al centro il
territorio, welfare locale, investire sulla coesione sociale, ridurre la
burocrazia, rivedere la legge elettorale.
Carlo Spreafico
consigliere Regionale PD Lombardia
Testo integrale dell'intervento: clikka qui per scaricare il pdf
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