Se anche Merkel va in crisi

Nel Nord vincono le sinistre, il governo appeso al test della Vestfalia

I risultati elettorali delle elezioni federali nello Schleswig-Holstein e la vittoria del socialista François Hollande in Francia fanno tremare il governo giallo-nero a Berlino. Nel piccolo Land del nord della Germania, dove si è votato lo scorso fine settimana, i partiti di sinistra hanno raggiunto la maggioranza, anche se il partito massimalista Die Linke non è riuscito a entrare in parlamento dopo aver ottenuto soltanto il 2,2 per cento dei voti. I socialdemocratici tuttavia, insieme ai Grünen e al partito Südschleswigsche Wählerverband della minoranza etnica danese, potrebbero formare un governo rossoverde- blu, visto che la Cdu e la Fdp insieme non superano il 39 per cento dei voti.
Il futuro governo di Thorsten Albig, leader della Spd in Schleswig-Holstein, avrebbe la maggioranza in tasca e Albig si dice «sicuro di mettere in piedi un ottimo patto di coalizione». Per il settimanale Der Spiegel, la coalizione rossoverde- blu è cosa fatta, anche se una maggioranza di un solo voto non è molto rassicurante.
C’è, però, da considerare che i Piraten hanno raggiunto oltre otto punti di consenso e occuperanno sei seggi in parlamento. Se il leader della Spd Albig è disposto a corteggiare i nuovi arrivati, potrà governare con più tranquillità. Stando al programma elettorale dei pirati, non sarà difficile per la futura coalizione di governo trovare alcuni punti in comune.
Dopo Amburgo e il Baden- Württemberg, dunque, un’altra coalizione di sinistra si appresta a succedere a un governo di centro-destra. Secondo il quotidiano Frankfurter Rundschau, «la sinistra è tornata» e Sigmar Gabriel, leader della Spd, ha già annunciato che queste elezioni hanno segnato la svolta in vista delle politiche del 2013. Alla domanda se nello Schleswig-Holstein si potrebbe optare per una Große Koalition tra Spd e Cdu, Gabriel risponde con chiarezza: «Il risultato elettorale parla chiaro, gli elettori non vogliono che la Cdu faccia parte del nuovo governo». Anche la Süddeutsche Zeitung pensa alle politiche del 2013 e interpreta la vittoria della sinistra nello Schleswig- Holstein e dei socialisti in Francia come un evento cruciale per il futuro della Germania e dell’Europa: Angela Merkel, che aveva sostenuto Nikolas Sarkozy, ha dovuto incassare l’ennesima sconfitta.
Fatto sta che il prossimo fine settimana si voterà nel Land Nordreno-Vestfalia. A sfidarsi sono Hannelore Kraft, leader della Spd, e il cristianodemocratico Norbert Röttgen, ministro federale dell’ambiente. Per i liberali e la Cdu le elezioni in Nordreno-Vestfalia sono un vero banco di prova in vista delle politiche del 2013. Soprattutto alla Fdp l’ascesa dei pirati, che continua a scombussolare il panorama politico tedesco, potrebbe costare cara: negli ultimi sondaggi i liberali si muovono attorno al cinque per cento dei consensi, rischiando di restare fuori dal Landtag.
Se la sinistra uscirà vincente anche il prossimo weekend, la Kanzlerin Angela Merkel dovrà cambiare strategia. Nel luglio del 2005, dopo la sconfitta della Spd in Nordreno-Vestfalia, l’ex cancelliere Gerhard Schröder sciolse il Bundestag dando il via libera alle elezioni anticipate. Secondo il settimanale Der Spiegel, una sconfitta nel Nordreno-Vestfalia potrebbe, infatti, spezzare del tutto i già fragili equilibri all’interno della coalizione giallo-nera. 

Alessandro Bellardita

da Europa

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