Dimezzato il finanziamento pubblico ai Partiti. Passa alla Camera la proposta del PD

"Avevo detto dimezzamento e ci siamo arrivati. Si comincia a vedere qualche fatto. Siamo riusciti ad arrivare a un risultato concreto e vero". Così il Segretario del PD Pier Luigi Bersani ha commentato l'approvazione da parte dell'Aula di Montecitorio del dimezzamento del finanziamento ai Partiti.

"Per noi - ha aggiunto Bersani - questa misura vuol dire anche tagliarci un braccio. Ma la spesa più grossa che affrontiamo è la formazione di 2000 giovani in un'iniziativa che si chiama Finalmente Sud. E quella, in ogni caso, la salveremo".

E' stato approvato dall'Aula il primo articolo che taglia i finanziamenti, a partire della rata di rimborso elettorale in scadenza nel mese di luglio. Si passa da 182 milioni di euro a 91 nel 2012. Per il sì hanno votato PD, Pdl, Udc, Api, mentre Fli si è astenuta. Contrari la Lega, i Radicali, Noi Sud e Italia dei Valori.

"Finanziamento dimezzato, merito del PD". Ribadisce Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del PD.
"Ancora oggi c'è chi promette una raccolta di firme per una legge che verrà, c'è chi, demagogicamente, perchè forse sa che non passerá, mette ai voti un emendamento che dovrebbe cancellare il contributo pubblico ai partiti. Noi, coerentemente - ha proseguito - abbiamo fatto quel che abbiamo promesso, nel presente, non in un futuro indefinito. Il PD si è battuto per il dimezzamento delle risorse, subito, e da subito, con l'ok della Camera all'articolo uno, il contributo passa da 182 a 91 milione di euro. I demagoghi diranno che non basta e prometteranno di farne a meno. Fin qui non abbiamo visto nessuno rinunciarvi e purtroppo, abbiamo visto molti abusarne. Da domani, con il passaggio degli altri articoli sui controlli, sulla trasparenza dei bilanci e sulle sanzioni, ciò non sará piú possibile".

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