FINANZIAMENTI PUBBLICI AI PARTITI
L'argomento si è imposto
recentemente all'opinione pubblica, anche grazie all'ampio spazio che gli è
stato dato dai media, a causa di gravi episodi di uso improprio e incontrollato
delle risorse finanziarie dei partiti.
La nostra immediata e
comprensibile reazione è stata: siano puniti i colpevoli e siano aboliti i
finanziamenti pubblici ai partiti, anche in coerenza con quanto deciso da un
referendum del 1993.
E' evidente che l'ntroduzione,
nel 1994, dei rimborsi elettorali è stato un escamotage ipocrita finalizzato ad
eludere il responso referendario.
Una revisione legislativa di
tutta la materia si impone ed è necessario che il Legislatore adotti
provvedimenti chiari e ben motivati che disciplinino l'istituzione
"partito" prevista dall'Art. 49 della Costituzione, i principi della
sua gestione (compresi i finanziamenti), gli strumenti e le modalità di
controllo.
Il Partito Democratico ha già
depositato delle proposte su questi argomenti (http://www.partitodemocratico.it/Allegati/16PDL0057840.pdf)
e, a proposito di finanziamento pubblico, ha chiarito, attraverso le
dichiarazioni dei suoi massimi esponenti nazionali, di essere contrario alla
sua abolizione.
Sono d'accordo anch'io, perchè
non vorrei aderire ad un partito che subisca i condizionamenti di coloro che,
attraverso propri finanziamenti indispensabili, possano dterminarne la
sopravvivenza o la fine. A questo proposito
si veda il recente articolo di Alfredo Reichlin su "L'Unità" (http://www.unita.it/italia/oligarchie-contro-il-pd-chi-non-vuole-l-alternativa-1.401445).
Mi piacerebbe anche che, con
questi finanziamenti, si potessero dotare i nostri Circoli lecchesi di sedi
idonee, riscattando anche quelle che alcuni di essi oggi usano e che sono di
proprietà della Fondazione Ciceri-Losi.
L'attuale bilancio della nostra
Federazione non ci permette di farlo, ma, oltre a garantire la funzionalità
della sede e le attività della Federazione, possiamo solamente finanziare
alcune attività dei Circoli (fondo di 10.000 euro utilizzato in minima parte) e
accantonare qualche risorsa (15000 euro) per finanziare le prossime campagne
elettorali.
Segnalo infine, per completezza
di informazione sulla materia, l'intervista del Tesoriere Misiani rilasciata a
"Il fatto quotidiano" sulla questione della eventuale rinuncia ai
rimborsi di luglio prossimo (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/14/i-milioni-di-luglio-ci-servono-senn-i-partiti-chiudono/204361/),
la scheda elaborata dal PD nazionale di raffronto tra i finanziamenti pubblici
ai partiti in Italia e nei principali Paesi europei (http://www.partitodemocratico.it/doc/234282/costi-alla-politica-i-numeri-dei-tagli.htm),
l'articolo di Misiani su "L'Unità" del 16 aprile /all. 2).
Ercole Redaelli
Segretario provinciale
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