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Visualizzazione dei post da dicembre 4, 2011

Le proposte del PD per il lavoro

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I circoli del partito Democratico del circondario meratese hanno organizzato per Lunedì 12 Dicembre 2011 in sala civica - Viale Lombardia - Merate alle ore 20.45 un incontro con il Sen. Treu, già ministro del lavoro ed ora componente della commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato e con l'On. Codurelli, componente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera. Sarà una occasione importante per analizzare la attuale situazione italiana, verificare come nei vari paesi europei si coniugano flessibilità e sicurezza del lavoro, definire quali proposte del Partito Democratico per rilanciare l'occupazione sono state incluse nelle decisioni prese dall'attuale governo e quali invece verranno sottoposte al governo per future adozioni. Si coglierà l'occasione infine per analizzare le situazioni più gravi dal punto di vista occupazionale in Provincia.

Sabato gazebo in piazza Prinetti

A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI DEL CIRCOLO PD DI MERATE Sabato 10 dicembre, dalle 10 alle 18 , saremo presenti in Piazza Prinetti con un Gazebo, come sempre cerchiamo volontari per coprire i seguenti turni: Montaggio: ore 10-10.30 --> Necessari almeno 3 volontari Turno mattino. Turno pomeriggio. Smontaggio: ore 17.30-18 --> Necessari almeno 3 volontari Chi fosse disponibile per un qualsiasi orario, anche solo per mezzora, è pregato di scrivere a: pdmerate@gmail.com .

Una manovra iniqua e contro le famiglie

Manovra: correzioni sulle pensioni inique e contro le donne, di conseguenza contro le famiglie. Che questo sia un momento difficilissimo per il Paese e che a tutti i cittadini sia richiesto uno sforzo aggiuntivo per uscire da questo baratro provocato dal governo PDL- Lega che ci ha portato a un centimetro dal fallimento, con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni e con le imprese e le famiglie al collasso, è comprensibile – osserva Lucia Codurelli - il problema è che la manovra del Ministro Monti, ora in discussione alla Camera è inevitabilmente dura, ma poteva e doveva essere più equa. Il Partito Democratico ha già imposto alcuni temi, come la tassazione dei capitali scudati, la tracciabilità nei pagamenti, l’abbassamento di un anno dei contributi previsti per le pensioni di anzianità (prima la manovra prevedeva 43 e 42) , la copertura fino alla pensione dei lavoratori in mobilità. Ma non basta. Il Pd garantirà responsabilmente il proprio sostegno per evitare il fallimen

Una manovra durissima, ma troppo poco equa

PER EVITARE IL FALLIMENTO UNA MANOVRA DURISSIMA, MA TROPPO POCO EQUA, IL PD AL LAVORO PER OTTENERE LE MODIFICHE SU INDICIZZAZIONE DELLE PENSIONI, GRADUALITA’ DELLA RIFORMA, PIU’ LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE E UNA FRANCHIGIA ICI PIU’ ALTA. Questa manovra serve per evitare il fallimento dell’Italia. Ieri il presidente del Consiglio, Mario Monti, lo ha detto chiaro e tondo in Parlamento. Il pericolo di cadere nel baratro (con il rischio di finire come l’Argentina) giustifica la durezza della manovra. Ma l’equità dell’intervento, promessa da Monti, è piena zeppa di buchi. Il Partito Democratico, attraverso l’intervento dei suoi dirigenti, il segretario Pier Luigi Bersani, e i presidenti dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, hanno detto chiaramente che il Pd, per responsabilità verso il Paese, farà la sua parte, ma chiede modifiche importanti alla manovra per difendere i più deboli e propone dove e come trovare le risorse per riequilibrare l’i

Codurelli pd - manovra: insopportabile sulle pensioni perchè non equa!

Che questo sia un momento difficilissimo per il Paese e che a tutti i cittadini sia richiesto uno sforzo aggiuntivo per uscire da questo baratro è comprensibile - osserva Lucia Codurelli - il problema è che la manovra presentata ieri dal Ministro Monti non si basa sull'equità: va valutata bene nella sua interezza, ma ciò che emerge a una prima analisi assolutamente non va, anche il Ministro Fornero non ha potuto nasconderlo, il punto più dolente sono le pensioni. Quello che emerge è un intervento nel quale non si fa una diversificazione in base al tipo di lavoro, gli innalzamenti previsti sono fatti in tempi troppo brevi, e ancora più drammatica non c'è

Si puó ancora correggere

La manovra è pesantissima. Nessuno si illudeva che la serie delle riunioni preparatorie potesse alleggerirla. È il pegno degli italiani per attraversare la bufera finanziaria con la speranza di un esito positivo. Il premier Mario Monti ha presentato ieri sera con dignità la lunga lista di sacrifici che il suo governo chiede al Paese. Ma l’equità proclamata non si incarna nell’insieme delle misure, nonostante qualche opportuno aggiustamento dell’ultimo momento, come la sovrattassa agli “scudati” e il meccanismo di rivalutazione esteso fino alle pensioni di mille euro. Non era facile trovare 24 miliardi nelle condizioni date. Tuttavia, il carico maggiore è ancora sulle spalle delle famiglie, dei ceti più deboli, delle classi medie. Della manovra d’emergenza l’Italia ha bisogno: per salvare se stessa, per salvare l’euro, per contribuire da oggi a correggere le politiche sbagliate dell’Unione europea. Ma questa manovra non può essere considerata come un vangelo. Il Parlamento

«Correggere, migliorare e alleggerire» Manovra, le tre parole d'ordine del Pd

«La manovra è dura, e non poteva essere altrimenti. ma non è abbastanza equa». Lo afferma il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, parlando con i giornalisti dopo l'informativa del premier Mario Monti in aula a Montecitorio. «Dobbiamo assolutamente migliorarla e alleggerirla su alcuni punti» continua il leader Pd. «L'indicizzazione delle pensioni deve essere corretta, perché due volte la minima è poco. La riforma delle pensioni - aggiunge Bersani - deve essere graduata in particolare per i lavoratori a più basso reddito. Va incrementata l'esenzione dell'Ici sulla prima casa». «Il principio di aumentare l'aliquota ai capitali scudati è importante, ma il limite di 1,5 miliardi è un buffetto. Ci possono essere poi - conclude - entrate che vengono dalle dismissioni immobiliari e dalla messa a gara delle frequenze. In particolare - prosegue - va corretta l'impostazione sull'evasione fiscale. Noi lavoreremo per migliorarla». Da L'Unità

L'ingiusta aggressione mediatica nei confronti del Sen. Rusconi

Cari amici, dopo la vergognosa aggressione mediatica causata dall'articolo pubblicato giovedì 1 dicembre dal Corriere delle Sera a firma di Alessandra Arachi, inoltro la lettera interamente pubblicata oggi dal Corriere della Sera a parziale ma evidente smentita. Colgo l'occasione per ringraziare che tra di voi mi è stato vicino. Chi accusa la mia moralità dimentica che mentre io, volontariamente, facevo controllare il mio bagaglio, qualcuno alle mie spalle, incaricato di garantire la sicurezza dei trasporti, si divertiva a fotografarmi e "distribuire" poi la foto al giornale amico. Con amicizia, Antonio Rusconi Da "Il Corriere della Sera", 2 dicembre 2011, p. 49 In riferimento all'articolo "Sono senatore. Supera i controlli e si porta in aereo lo spumante”, a firma Alessandra Arachi, voglio essere molto chiaro: chiedo scusa per il mio gesto se questo può aver dato a qualcuno l’idea di privilegi ingiusti. Ognuno ha la sua stor