Gelmini, per non dimenticare.
S'ode a destra uno squillo di tromba. Evviva evviva se ne sono andati. Spero dunque che questo mio di oggi sia l'ultimo post dedicato a Maria Stella Gelmini e a quelli come lei. Immaginate con quale sollievo. 23 agosto 2008, Maristella Gelmini, ministro da pochissimi mesi, annunciò alla platea di Cortina d'Ampezzo che l'aveva invitata ad un dibattito pubblico, la strategia per migliorare la scuola italiana: “Corsi ai prof del Sud; taglio di 85.000 insegnanti; riduzione degli sprechi” Essì, il primo pensiero fu per noi, docenti del sud, chi se lo dimentica? Era passato un mese da quando il leader del Carroccio, dal palco del congresso nazionale della Liga Veneta a Padova, aveva gridato dal microfono che era l'ora di finirla di far "martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord”, destando non poco scalpore. Pensammo: adesso la ministra vedrai come ci difenderà…ovviamente. Poveri illusi, poco sapevamo circa. Anche se , alcuni avveduti,