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Visualizzazione dei post da novembre 6, 2011

DOVE VA L’ITALIA? COME AGISCE IL PD?

In questo momento così grave per l’Italia, di grave rischio ma anche di svolta certa, momento in cui il PD gioca un ruolo determinante e di grande responsabilità, sentiamo la necessità di confrontarci coi nostri parlamentari, perché testimonino in presa diretta quanto accade nei palazzi romani e ci chiariscano le prospettive. LUNEDI’ 14 NOVEMBRE , ore 21, sede PD via Parini 35 INCONTRO APERTO CON I PARLAMENTARI ON. LUCIA CODURELLI SEN. ANTONIO RUSCONI Invitiamo elettori, iscritti, dirigenti a questa occasione di confronto, perché tutto il partito sia senta coinvolto e partecipe nelle scelte importanti che si stanno compiendo. La Segreteria provinciale La Presidente dell’Assemblea provinciale Agnese Mascellani

«Ti prego, ti prego, ti prego... Altri cinque minuti soltanto»

Nel quartier generale del Pdl. «Silvio, ora basta, devi salire al Colle». «No! Se vuole scende lui». «Non fare il bambino, se ne è andata anche la Carlucci!». « Anche lei a la7?». «Non Milly, Gabriella. Abbiamo una maggioranza così risicata che Mastella è tentato di rifare l’Udeur per ricattarci. Devi salire al Colle e dimetterti». «Ci vado, ci vado. Prima però voglio vedere in faccia i miei traditori. Uno per uno». «Non c’è tempo, nel 2013 sarebbe finita comunque, devi andare ora». «Non posso: piove, governo Tecnico». «Prendi l’ombrello». «Ok, mi arrendo, ma prima ho un ultimo desiderio». «Avanti». «Voglio raccontare a Napolitano la barzelletta della mela». «Stai scherzano, l’ultima volta ci hai messo tre settimane!». «Lo so, ma adesso l’ho arricchita di nuovi particolari». «Silvio...». «Vado, ti ho detto che vado». «Chiamo la macchina». «No, aspetta, forse è meglio che vada a piedi, ho letto che ci sono due ore di fila fino al raccordo». «Stamattina c’era la coda perché

Dichiarazione di Pierluigi Bersani

"Questo governo ci ha precipitati nel discredito, nell'umiliazione, nella totale mancanza di credibilità. Ora, su spinta dell'opposizione e per vie parlamentari, siamo arrivati a una svolta. Sono soddisfatto, ma ora c'e' l'esigenza di accorciare i tempi per l'approvazione della legge di stabilita' e per le dimissioni. Abbiamo dato la nostra disponibilita' ad ogni forma di accelerazione, anche se nel merito continueremo ad opporci. Riguardo alle possibilità per un nuovo governo non ho la sfera di cristallo, quello che pero' posso dire e' che noi siamo pronti a fare la nostra parte a sostegno di un governo di transizione che abbia la necessaria credibilita' sul piano internazionale per attuare misure eque e far fronte a un'emergenza conclamata. La nostra proposta non comporta in nessun modo ipotesi di ribaltoni o la ricerca di frange di supporto al margine. Opzioni Scilipoti, per intenderci, non ci interessano. Ci deve essere un largh

LE ULTIME FURBATE DI BERLUSCONI RISCHIANO DI MANDARE L’ITALIA IN FALLIMENTO

LA FERMEZZA DEL PD E L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO CHIUDONO I GIOCHI. ENTRO SABATO IL VOTO SULLA LEGGE DI STABILITA’. DOMENICA CONSULTAZIONI E INCARICO AL NUOVO GOVERNO, OPPURE IL VOTO. Silvio Berlusconi e i suoi fedelissimi, dimostrando per l’ennesima volta di non avere alcuna idea dell’interesse dell’Italia, ieri mattina hanno ricominciato a lavorare per risorgere con l’ennesima piroetta. Il presidente del Senato ha puntato ad allungare i tempi di riflessione sulla legge di stabilità. Ma la tempesta che immediatamente si è abbattuta sull’Italia, sui titoli pubblici e sulla borsa, ha dopo un paio d’ore chiarito definitivamente che la storia del presidente del Consiglio che ha governato per otto anni degli ultimi dieci è finita. L’ennesimo tentativo di un presidente screditato è costato ieri all’Italia il rischio di un concreto default sui mercati finanziari. I gruppi parlamentari dell’opposizione si sono immediatamente attivati per accorciare al massimo possibile l’iter parl

Due referendum vinti a sinistra, cambia il vento in America?

Due referendum, due vittorie per la sinistra: il vento sta girando in America? Cruciali per ragioni molto diverse, i test dell’Ohio e del Mississippi. Nel primo Stato bisognava pronunciarsi sulla legge anti-sindacale, con cui il governatore repubblicano ha cancellato il diritto alla contrattazione collettiva nel pubblico impiego: quel provvedimento è stato abrogato ieri dagli elettori con un margine netto, dopo la mobilitazione di un ampio movimento. Nel Mississippi era in ballo la volontà della destra integralista di stabilire per legge che la vita umana inizia “all’istante del concepimento”, mettendo al bando ogni anticoncezionale e la ricerca sulle staminali. Bocciata anche quella nonostante lo Stato del Sud sia molto a destra. E i democratici scoprono di avere recuperato un’antica capacità: quella di organizzare mobilitazioni dal basso, e di occupare la piazza. Federico Rampini da Estremo Occidente

Il (nostro) Diluvio Universale

Allora Dio guardò l'Italia e disse: "E' venuta per me la fine di questo paese, perchè l'Italia è piena di brutture. Ecco io manderò il Diluvio, cioè le acque sull'Italia. Farò piovere sull'Italia per 40 giorni e 40 notti, anzi no. Per come siete messi vanno bene anche solo 4 ore, ma in quelle 4 ore cadrà la pioggia di un inverno intero. Quattro ore qua e poi quattro ore là. I muri di Pompei si sbricioleranno, la città eterna tremerà sotto il fragore dei tuoni e Alemanno dirà che non era possibile prevederlo. I tombini salteranno. Le acque diventeranno poderose e si porteranno via i paesi. Costoni di montagne cadranno e copriranno di fango vie che non saranno più vie. Le città si allagheranno e gli autobus andranno sott'acqua. I fiumi usciranno dai loro letti e si riprenderanno le terre dove hanno costruito e dove hanno condonato. Nei torrenti correranno i rifiuti che hanno prodotto senza saperli smaltire. I politici chiederanno lo stato di cal

Opposizione, guai sbagliare

Saper uscire di scena è l’impresa umana più difficile. C’è chi sa farlo al momento giusto, chi rinvia sperando di salvarsi e chi, infine, resiste con ostinazione e con rabbia barricandosi. Costi quel che costi. Silvio Berlusconi appartiene senza dubbio alla terza categoria. Quel che sta succendo in queste ore ne è la dimostrazione. Non è mai successo nella storia della Repubblica che un presidente del Consiglio arrivasse ad anteporre, in modo così sprezzante, il proprio destino personale a quello del suo Paese. Berlusconi aveva davanti a sé, tra le altre, due strade. La prima, sicuramente inconcepibile per un leader che ha una visione personalistica della politica, era di seguire il «modello greco». Lì, il premier socialista Papandreou è riuscito a convincere una riottosa opposizione di destra a un governo di unità nazionale, facendo un passo indietro. Anteponendo gli interessi nazionali a quelli personali. La seconda strada, suggerita ieri da una Lega ormai quasi in rott

Ma Berlusconi non finisce mica oggi

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. – Facciamole il funerale... Credo che a questo punto nessuno, nemmeno l'on. Carlucci, dubiti più che Berlusconi sia un problema. Non è senz'altro il più grave – non lo è mai stato – ma è il problema che dobbiamo risolvere per primo, il primo nodo del groppo. Basta non credere che questo nodo si possa sciogliere domani, o posdomani, o comunque nel momento in ogni caso non molto remoto in cui Berlusconi accetterà di rassegnare le dimissioni. Quella sarà la fine di un governo (il quarto a portare il suo nome), non di Berlusconi. Che ha ancora diverse carte da giocare, e di sicuro non scomparirà dalla scena, come non è scomparso nel 1994 o nel 2006. Se ormai possiamo parlare di ventennio berlusconiano è perché riconosciamo che anche nei periodi in cui non governava, B. è riuscito a mett

Il tempo del cambiamento è arrivato: lavoriamo per un’Italia più giusta

“Una piazza San Giovanni piena di gente, anziani, giovani, bambini, piena di colori , dove sventolano migliaia di bandiere tricolori e del P.D. Impossibile muoversi. Una piazza di festa e di lotta che ha fatto per tanti anni la nostra democrazia. Ho partecipato a tante manifestazioni nella mia vita ma questa è davvero meravigliosa, una manifestazione pacifica, una festa di cittadini che hanno a cuore il futuro del nostro Paese e che consapevoli della gravissima crisi che stiamo attraversando chiedono un cambio di rotta per uscire da una situazione ogni giorno più drammatica.” Esprime tutto il proprio entusiasmo l’on. Codurelli, a Roma oggi per la manifestazione del P.D. in piazza San Giovanni “Anche la delegazione di Lecco – continua - è qui, con un centinaio di rappresentanti del Popolo Democratico venuti a portare il loro contributo, a far sentire la loro voce esprimendo con la loro presenza l'esigenza di cambiamento”. «Fiducia e Ricostruzione» sono le parole chiave