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Visualizzazione dei post da luglio 17, 2011

Finale di partita

Le manette non sono un simbolo di progresso sociale. Tuttavia il sì della Camera all’arresto di Alfonso Papa è stato ieri una scelta giusta, mentre invece il rifiuto del Senato alla richiesta di custodia cautelare per Alberto Tedesco è diventato, al di là di ogni motivazione, una prova di opacità, persino di ostilità verso i sentimenti prevalenti dell’opinione pubblica. Si tratta di casi assai diversi tra loro, le stesse accuse sono diverse. Ma le istituzioni erano chiamate ieri innanzitutto a smentire i privilegi legati al mandato parlamentare e a riaffermare il principio di uguaglianza di fronte alla legge. È vero che in questi anni i rapporti tra politica e giustizia hanno subito storture e le invasioni di campo sono state molteplici, come più volte ha detto lo stesso Capo dello Stato. È anche vero che la rappresentanza non può essere privata di una tutela costituzionale, pena un deficit democratico. Ma l’errore antico della nostra Repubblica è stato ingigantire questa

Pizzata di Circolo

A TUTTI GLI ISCRITTI E SIMPATIZZANTI DEL CIRCOLO PD DI MERATE Si ricorda, come precedentemente comunicato nella newsletter di questa settimana, che stiamo organizzando una pizzata di circolo , in 2 possibili date: martedì 26/7 oppure martedì 2/8 . Chi fosse già interessato può comunicare la data di preferenza scrivendo a pdmerate@gmail.com entro domenica, ore 12.00. Vi aspettiamo numerosi! Circolo PD Merate

Direzione Nazionale: sintesi indicazioni sulla Legge Elettorale

1.L’assegnazione dei seggi per la Camera dei Deputati avviene mediante tre diversi “canali”: a. collegi uninominali a doppio turno; b. una quota proporzionale assegnata su base circoscrizionale; c. una quota minima nazionale assegnata con criteri proporzionali (diritto di tribuna) . 2.L’elettore dispone di una sola scheda, su cui vota per il proprio candidato (di partito) nei collegi uninominali; il voto, automaticamente, è attribuito anche alla lista del medesimo partito presentata nella circoscrizione e alla lista eventualmente presentata in sede nazionale per concorrere al diritto di tribuna. 3. Una quota prevalente di seggi è attribuita agli eletti in collegi uninominali maggioritari a doppio turno. E’ eletto al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti; altrimenti si da' luogo ad un secondo turno aperto a tutti i candidati che abbiano ottenuto una percentuale significativa di voti. Nel secondo turno è eletto il candidato più votato. 4. Una quota min

Odg sui Costi della Politica

Premesso che: è in corso in Italia una clamorosa mobilitazione sui cosiddetti costi della politica. Il fermento è causato in larga parte dall’incapacità dimostrata nel corso degli anni da parte della classe politica di dare le risposte giuste al momento adeguato e soprattutto di garantire trasparenza ed efficienza; bisogna offrire immediatamente soluzioni convincenti, che non rincorrano le spinte sempre più forti verso l’antipolitica ma che al tempo stesso forniscano risposte chiare e immediate; i criteri corretti per riavvicinare rappresentanti e rappresentati sono sostanzialmente tre: riduzione dei costi non utili al buon funzionamento delle istituzioni, razionalità dei tagli e trasparenza nell’assegnazione e gestione dei fondi. In questo contesto è inutile ricorrere a tagli lineari che, se soddisferebbero forse per qualche giorno l’opinione pubblica, non risolverebbero il problema alla radice. Al di la delle numerose semplificazioni che circolano - tanto nel dibattito pubblico che n

Relazione di Bersani alla direzione nazionale del 19 luglio

LA CRISI INTERNAZIONALE . I protagonisti che hanno provocato la crisi finanziaria sono ancora in campo: Non si vede ancora l’alleanza necessaria tra la politica cre riprende il suo ruolo e l’economia reale. E si propone una drammatica contraddizione. Mentre la globalizzazione imporrebbe la ricerca di un governo condiviso a livello mondiale i meccanismi di ricerca del consenso portano invece verso posizioni di chiusura e di divisione. L’esempio lampante è quello della Germania, che con l’euro ha potuto guadagnare posizioni nell’espansione della propria economia, ma che davanti a un problema come quello greco, che rappresenta appena il 3 per cento del pil europeo, sembra interessata più a una punizione della spesa facile che alla salvezza dell’euro e dell’Unione. L’EUROPA E LA CRISI . Le destre, che hanno guidato fin qui l’Europa, cominciano a perdere consensi. Ma questo non significa che si realizzi un cambiamento con facilità. Siamo vicini a numerose elezioni. Francia, Germania, Poloni

COSTI DELLA POLITICA: ECCO LE PROPOSTE DEL PD

Di fronte all’emergenza economica il Pd ritiene che la politica debba dare un contributo concreto di sobrietà e di responsabilità, lottando invece contro le concezioni demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla. Per questa ragione, il Pd ha da tempo messo a punto precise proposte e dato vita a concrete iniziative parlamentari sul tema dei costi della politica e delle riforme istituzionali. Al Senato ha anche presentato emendamenti alla manovra del governo insieme a Idv e Udc, misure che il governo e la maggioranza hanno respinto, impedendone l’approvazione, ma che restano validi punti di riferimento per gli interventi da realizzare. · Riduzione del numero dei parlamentari. Il Pd ha presentato da tempo diverse proposte di legge per ridurre entro la legislatura, il numero dei parlamentari e cambiare le funzioni del Senato. Per esempio, una Camera con 400 deputati e un Senato Federale con 200 senatori. E’ possibile calendarizzare già dal

I MERCATI NON SI FIDANO DEL GOVERNO BERLUSCONI E FANNO BALLARE L’ITALIA. CALA LA BORSA. SI ALLARGA ANCORA LO SPREAD TRA BTP E BUND TEDESCHI. E A FINE

Grazie all’ennesimo voto di fiducia, il governo ha approvato una manovra pesantissima, scaricandone i costi sui ceti medi e bassi e senza interventi sull’evasione fiscale o sulle rendite finanziarie. Sotto l’attacco della speculazione, e nella certezza che la maggioranza avrebbe votato la fiducia facendo passare comunque questa manovra, Pd, Idv e Udc hanno presentato emendamenti correttivi (accorpamento piccoli comuni, accorpamento province, accorpamento società comunali, riduzione degli stipendi dei parlamentari, riforma dei vitalizi, aumento delle imposte sulle rendite finanziarie…), ma hanno accettato di accorciare i tempi rispondendo anche all’appello del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La manovra di dimensioni rilevantissime, ma per come è stata costruita iniqua e sbagliata, non è riuscita a rasserenare i mercati. La ragione è semplice: nessuno si fida più nel mondo del governo Berlusconi: non è stato capace di affrontare i problemi fino ad oggi; ha rinviato i pro

LA DIREZIONE DEL PD SU ECONOMIA, SCELTE POLITICHE, RIFORMA ELETTORALE. LA PROPOSTA DEL PD SARA’ IN LINEA CON LE INDICAZIONI DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE.

Domani mattina si riunisce la direzione nazionale del Partito democratico. Situazione economica, prospettive politiche e proposta di riforma elettorale saranno al centro del dibattito. La relazione di Bersani e la direzione indicheranno la strategia del partito per uscire dal berlusconismo secondo la linea nata dall’analisi della realtà e che ha portato il Pd alla vittoria nelle recenti elezioni amministrative. La direzione varerà anche la proposta del Pd sulla riforma elettorale secondo le indicazioni approvate dall’assemblea nazionale del partito e in base alla proposta che Bersani ha condiviso con il vertice del partito.

FIAT: ADESSO RIPRENDA IL NEGOZIATO

"La sentenza del Tribunale di Torino sulla vertenza Fiom Fiat potrebbe e dovrebbe essere colta da entrambe le parti come opportunità per ritornare al terreno negoziale". Così Stefano Fassina, responsabile Economia e lavoro del Pd, commenta la sentenza Fiat del giudice di Torino. "L'accordo interconfederale del 28 giugno scorso - dice Fassina - offre la cornice nella quale definire soluzioni adeguate a dare garanzie sia di esigibiltà del contratto sia di partecipazione democratica dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali loro rappresentanti". "In una fase drammatica per le prospettive economiche ed occupazionali dell'Italia, - conclude Fassina - sarebbe un risultato rilevante ben oltre i confini della specifica vertenza". Da: La nota del mattino

Incontro di approfondimento sui Parchi Regionali

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Dopo la vittoria referendaria su grandi temi ambientali, vittoria che con ogni probabilità ha cancellato per molto tempo il pericolo nucleare nel nostro paese, riprendiamo il cammino di approfondimento come forum ambiente del Partito Democratico di Leccosu altri temi di attualità. In queste settimane il Consiglio Regionale doveva affrontare la discussione sulla nuova legge di governo dei Parchi. Una legge molto controversa e contradditoria, che non è riuscita a superare i primi ostacoli dell'aula, dove non solo l'opposizione, PD in testa, ma anche alcuni esponenti della maggioranza hanno per il momento interrotto l'iter legislativo. Dato che i Parchi sono o dovrebbero essere, al di là del regime di tutela regionale o locale, espressione di una volontà del territorio, riteniamo opportuno avviare una discussione in ambito locale sul significato di Parchi, in particolare di Parchi regionali, a quasi trent'anni dalla legge del 1983 che li ha istituiti. Dopo tutt