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Visualizzazione dei post da aprile 17, 2011

Sui sentieri della guerra partigiana

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Centosettante. Ci siamo contati. Eravamo in centosettanta domenica scorsa in Valbiandino . Davvero tanti per una camminata in montagna di tre ore che da Introbio ci ha portato al rifugio Tavecchia. L’ottava edizione dell’escursione sui sentieri della Guerra Partigiana in Valsassina ha avuto un grande successo, ancora maggiore di quello riscontrato nelle precedenti occasioni, tanto che, come hanno confermato anche molti dei presenti, l’iniziativa organizzata dall’associazione culturale Banlieue e dalla sezione ANPI Brianza Meratese, può ormai essere annoverata di diritto fra le principali manifestazioni di celebrazione della Liberazione che si svolgono sulle Prealpi lombarde. Quest’anno il tradizionale concerto di “Le radeau de la musique” al rifugio Tavecchia, è stato preceduto dalla posa di una targa sulla stele dedicata alla 55.sima Brigata Rosselli. Abbiamo voluto ripristinare, ricostruendola con i materiali oggi a nostra disposizione, la targa originale che nel 1946 era presente

La parola è grossa ma non ne trovo altre: l’osceno è entrato in Parlamento

Aver inchiodato le due Camere per giorni e giorni per archiviare la corruzione del capo del governo è uno spettacolo tragico per la democrazia. Andava in scena mentre tragedie reali sfinivano il paese: la disperazione degli sbarchi di Lampedusa e l’impoverimento drammatico di milioni di persone trascurate dall’aula parlamentare, trasformata in aula giudiziaria per impedire il giudizio sugli affari del Cavaliere Una delle novità portate dalla nuova cultura della nuova destra della nuova Repubblica è di avere derubricato l’osceno. Esso non deve più essere nascosto, ma entrare “in scena”; difatti ha preso dimora nelle ville e nei palazzi del potere, è salito al governo, è entrato nel processo di formazione di un Consiglio regionale, trabocca nelle barzellette e nelle bestemmie del presidente del Consiglio. Tuttavia l’osceno maggiore è stato mostrato dalla Camera dei Deputati inchiodata per giorni e notti ai pulsanti del voto per decidere, sostituendosi ai giudici di Milano, di archiviare

Per i cattolici che votano PdL e Lega Nord

Dedicato ai credenti che appoggiano chi approva la guerra, si fa le leggi ad personam, dice che gli immigrati devono andare " fora dai ball "... Ma qual è la nostra situazione storica, come sono oggi i giorni che viviamo? Potremmo definirli “giorni strani”. I più dotti potrebbero dirli “giorni paradossali”. Perché? Le motivazioni sono moltissime e differenti. Ad esempio, per stare all’attualità: perchè ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come “guerra” le loro decisioni, le scelte e le azioni violente? Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni? E ancora: perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà? Come sono, quindi, i giorni che oggi viviamo? Possiamo rispondere nel modo più semplice, ma non per questo meno provocat