Oltre il caimano
Affidare un ministero a un indagato per reati di mafia è un atto poco responsabile e offensivo verso le istituzioni. Ma affidargli proprio il ministero dell'Agricoltura è qualcosa di peggio. Segna il passaggio dalla mancanza di rispetto all'oltraggio sadico. Perché l'agricoltura è il settore economico dove si sviluppò storicamente la mafia ed è il luogo dove oggi si concentrano i simboli delle speranze dell'antimafia. I campi – la cui estensione era la misura della potenza della mafia latifondista – con la legge sulla confisca dei beni mafiosi sono diventati i luoghi della resistenza e della speranza. Oggi possiamo brindare con vini che si chiamano “Centopassi” prodotti da cooperative agricole che hanno nomi come Peppino Impastato e Pio la Torre. Provateli se vi capita, hanno un sapore speciale. Sono particolarmente consigliati in questi giorni d'amaro in bocca. Ma Claudia Fusani oggi ci racconta che la decisione di mandare il “Responsabile” Francesco Saverio Romano