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Visualizzazione dei post da marzo 20, 2011

Oltre il caimano

Affidare un ministero a un indagato per reati di mafia è un atto poco responsabile e offensivo verso le istituzioni. Ma affidargli proprio il ministero dell'Agricoltura è qualcosa di peggio. Segna il passaggio dalla mancanza di rispetto all'oltraggio sadico. Perché l'agricoltura è il settore economico dove si sviluppò storicamente la mafia ed è il luogo dove oggi si concentrano i simboli delle speranze dell'antimafia. I campi – la cui estensione era la misura della potenza della mafia latifondista – con la legge sulla confisca dei beni mafiosi sono diventati i luoghi della resistenza e della speranza. Oggi possiamo brindare con vini che si chiamano “Centopassi” prodotti da cooperative agricole che hanno nomi come Peppino Impastato e Pio la Torre. Provateli se vi capita, hanno un sapore speciale. Sono particolarmente consigliati in questi giorni d'amaro in bocca. Ma Claudia Fusani oggi ci racconta che la decisione di mandare il “Responsabile” Francesco Saverio Romano

Economia sostenibile, un futuro di opportunità

Dopo gli incontri sulla Coesione Sociale, del 30 settembre 2010, e quello su Le molte Facce di Facebook del 2 dicembre 2010, il Circolo del Partito Democratico di Calco propone un nuovo tema di riflessione e discussione: “Economia Sostenibile, Un futuro di Opportunità”. L’obiettivo è quello di confrontarci con un argomento attuale e complesso, da cui dipende molto del nostro futuro. In gergo si chiama “economia verde”, green economy. Sono le attività produttive che si ispirano al principio della sostenibilità: consumare solo energia e in generale risorse della terra che si possano rinnovare. Un tempo i difensori dell’ambiente potevano assomigliare a sognatori o idealisti staccati dalla realtà; oggi sono sempre più numerosi gli esempi di iniziative industriali che riescono, rispettando la natura, a produrre utili e a creare posti di lavoro. Nell’epoca di crisi che stiamo attraversando, la green economy è uno dei pochi settori davvero dinamici, in cui le difficoltà della congiuntura si r

Viva le centrali, purché altrove

Il centrodestra è compattamente a favore degli impianti atomici. Ma ogni suo esponente precisa: non nella regione dove vengo eletto io, per carità. Leggere le loro dichiarazioni per credere I vincoli di compatibilità idrogeologica, sismica e tettonica non consentiranno mai all'Abruzzo di poter ospitare centrali nucleari. Ecco perché, pur non essendo aprioristicamente contrario, le centrali nucleari sul nostro territorio non potranno essere costruite. (Giovanni Chiodi, governatore dell'Abruzzo, PdL, 18 maggio 2010) Ritengo che nel Lazio non ci sia bisogno di nuove centrali. (Renata Polverini, governatore del Lazio, PdL, 12 febbraio 2010) Io credo che il Veneto abbia già dato per quanto riguarda il territorio, è delicatissimo per molte situazioni del sottosuolo, e credo anche che con le cave, con il rigassificatore, con la centrale a Porto Tolle il Veneto abbia già dato. (Giampaolo Gobbo, sindaco di Treviso, Lega Nord, 23 dicembre 2009) La centrale nucleare invece non si addice