Post

Visualizzazione dei post da gennaio 16, 2011

"Grazie" Presidente

Siamo davanti solo ad Haiti. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto una crescita tra le più basse. L’Italia si è piazzata al 179° posto su 180: dati del Fondo monetario internazionale ed elaborati dal quotidiano spagnolo El Pais. In dieci anni il paese la ricchezza è aumentata solo del 2,43%. Il Pil pro capite è ai livelli del 1998. Naturalmente la recessione è stata un conto salato per tutte le economie avanzate, anche se la distanza rimane notevole. Il Portogallo è cresciuto del 6,47%, il Giappone del 7,30%. La Germania è al 172 con un +8,68%, la Gran Bretagna al 157° (+15,41%), gli Stati Uniti al 152° (+17,77%), la Spagna al 144° (+22,43%), la Grecia al 132° (+28,09%). Dunque un declino che sembra inarrestabile e le colpe sono spalmate su tutti i protagonisti della vita economica e politica. Ci sono le imprese, poco propense a innovare e a fare sistema sui mercati internazionali. E poi sono mancate le riforme: da quella fiscale (abbiamo un tasso d’evasione tra le più altre) alle manc

La profezia

Ci libereremo di Berlusconi come del vaiolo, con il vaccino. E l'unico vaccino è che provi a governare... Parliamoci chiaro, la maggioranza degli italiani quest'uomo lo vuole e non da oggi, dal giorno della discesa in campo. Se non è andato al potere è stato soltanto perché la Lega è andata per conto suo. Certo, negli ultimi tempi ha detto cose terribili... Berlusconi andrà al potere e gli italiani capiranno finalmente... Se vince di poco, dura pochissimo. Altrimenti chissà. Gli italiani ci mettono un po' a capire. Ma è vero che per fare un regime bisogna avere le capacità, cooptare una classe dirigente. Mussolini l'ha fatto, dopo gli anni dello squadrismo. Berlusconi non so se lo farà. Vedi, c'è una differenza. Mussolini in fondo odiava i fascisti, li usava ma li disprezzava e ne diffidava. A fare il governo ha chiamato il liberali, i nazionalisti e qualche ex compagno. Berlusconi invece ama i berluscones, perché lo adorano... Gli unici uomini di qualità che ha avu

Obama e Christina

Concludendo un suo famoso discorso nel 1951 su “Funzioni e ordinamento dello Stato moderno”, Giuseppe Dossetti citò la lettera di San Paolo ai Romani, e disse che lì l’apostolo, parlando dei governanti che esigono i tributi, non li chiamò “ministri” (diaconoi), ma “liturghi di Dio”, come a dire che quando l’autorità politica chiede il contributo materiale degli uni per sovvenire alle esigenze degli altri e di tutta la comunità politica (che sarebbe il “bene comune”), è come se lo facesse in nome di Dio. Io non ho mai conosciuto dei capi politici che potessero essere chiamati “liturghi di Dio”, forse nemmeno un sindaco santo come Giorgio La Pira. Ma l’espressione mi è tornata in mente quando ho letto il discorso che Barak Obama ha pronunciato il 12 gennaio a Tucson, in Arizona, interpretando il lutto della nazione per la strage compiuta da un uomo che follemente, per impedire un comizio della deputata democratica Gabrielle Giffords, ha ferito in modo grave lei e ucciso sei persone. In e

Il silenzio della Lega è agghiacciante

Nel cosiddetto "Affaire Ruby", a differenza del passato il partito di Bossi non difende affatto il Premier sulla vicenda dello scandalo. Ed è questo distacco che terrorizza Berlusconi. La preoccupazione che l’Affaire Ruby porti il Paese in un vicolo cieco con riflessi imprevedibili sulla situazione generale, ha spinto il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano a manifestare pubblicamente la necessità che Silvio Berlusconi chiarisca presto, bene e nelle sedi opportune, la vicenda. La preoccupazione del Capo dello Stato, che si è detto ”ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione da parte della Procura della Repubblica di Milano al Presidente del Consiglio di gravi ipotesi di reato”, è stata ribadita anche dall’Agenzia di stampa dei Vescovi italiani, Sir , che auspica si faccia chiarezza “in tempi stringenti così da non tenere sul filo la politica, le istituzioni, più ampiamente la governabilità”. Stesso invito anche dal direttore di

Il Capo dello Stato è consapevole del turbamento dinanzi alle gravi ipotesi di reato

"A smentita di quanto riferito da qualche organo di stampa, non c'è stato in questi giorni alcun colloquio telefonico tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica", è quanto si legge in una nota diffusa alla stampa. "Si smentisce egualmente - si legge - che il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto - non competendogli in alcun modo - le carte trasmesse dall'Autorità giudiziaria alla Camera dei Deputati che dovrà pronunciarsi sull'autorizzazione richiestale a eseguire una specifica perquisizione". La nota così continua: "Naturalmente, il Presidente della Repubblica è ben consapevole del turbamento dell'opinione pubblica dinanzi alla contestazione - da parte della Procura della Repubblica di Milano al Presidente del Consiglio - di gravi ipotesi di reato, e dinanzi alla divulgazione di numerosi elementi riferiti ai relativi atti d'indagine. Senza interferire nelle valutazioni e nelle scelte politiche che possano es

Memoria di Josef Schiffer, il soldato tedesco amico degli italiani

Sono un cittadino italiano, di Torino. Avevo nove anni quando finì la guerra, nel 1945. Sentii parlare, allora, di un soldato dell’esercito tedesco che aveva aiutato e protetto la popolazione civile italiana, durante l’occupazione. Cinquant’anni dopo, nel 1995, lo cercai e lo trovai. Era Josef Schiffer. Egli fu invitato e premiato con una medaglia d’oro del Comune di Aulla (in Lunigiana, provincia di Massa Carrara). Ho visto come i vecchi di Aulla e Pallerone lo ricordavano, dopo più di cinquant’anni, come lo festeggiavano e lo abbracciavano. Dietro mia proposta, ricevette una onorificenza del Presidente della Repubblica italiana. Anche il Presidente della Repubblica Federale tedesca lo premiò per il valore civile. Feci intensa amicizia con lui, che venne molte volte in Italia, anche a Torino, dove incontrò il sindaco Castellani e il presidente provinciale dell’Associazione dei Partigiani. Io venni a fargli visita a Duesseldorf tre volte, e feci un discorso quando fu festeggiato nella

Adulterare gli alimenti non è più reato. Legge cancellata dal "semplificatore"

Il provvedimento 'taglialeggi' abroga la l.263 del 1962, che puniva le sofisticazioni dannose alla salute. La denuncia del pm Guariniello: "Bloccati i processi sulla mozzarella blu e su altri casi simili". Il Pd: "Presenteremo un emendamento al decreto milleproroghe" Più che semplificare, il 'taglialeggi' varato dal ministro Roberto Calderoli rischia di azzerare l'ordinamento giurifico, abrogando leggi di vitale importanza. Se infatti si è rivelato un falso allarme quello dell'abrogazione del tribunale dei minori 1 (in effetti la norma di abrogazione c'era, ma è stata corretta in extremis prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), al momento sembra definitiva l'abrogazione della legge 263 del 1962, che puniva le adulterazioni alimentari. A denunciarla il pm di Torino Raffaele Guariniello, che si occupa abitualmente di questo tipo di reati, e che dalla seconda metà di dicembre si trova di fatto bloccato, non avendo più alcuna no