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Visualizzazione dei post da gennaio 9, 2011

Giovedì l'Assemblea provinciale

L’Assemblea provinciale del Partito Democratico Federazione di Lecco è convocata in seduta aperta il giorno giovedì 20 gennaio alle ore 21.00 presso la sala della Banca Popolare di Sondrio via Amendola/via Previati con il seguente ordine del giorno: Indirizzi della Direzione Nazionale del 13 gennaio - situazione politica nazionale e posizione del Partito Democratico: piattaforma programmatica e coalizione, primarie, questione lavoro. Interverrà, Andrea De Maria delegato dalla Segreteria nazionale. Seguirà discussione aperta a tutti. Il presidente dell’Assemblea Agnese Mascellani

«Basta merce cinese», ma la Lega ha merchandising made in China

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Altro che difesa delle imprese "padane" o italiane; altro che le gloriose campagne per boicottare la concorrenza sleale dei cinesi o dei paesi in via di sviluppo: la Lega è sempre più made in China. Come avevamo già dimostrato in occasione delle europee del 2009, quando c'è da promuoversi con gadget elettorali il Carroccio non riconosce più i vecchi slogan, quelli del calibro di "No alla invasione di merci cinesi" - e si piega alla convenienza. E' successo di nuovo a Natale con il brand "Milano": magliette, felpe e palle di Natale, messe sul mercato con il simbolo del Comune ma prodotte in Cina, Cambogia e altri Paesi orientali. Il caso è arrivato in questi giorni sulle pagine e sui siti dei giornali grazie alla denuncia del consigliere Pd milanese Pierfrancesco Maran, che ha subito puntato il dito contro Alessandro Morelli, assessore leghista al Turismo, Marketing Territoriale e Identità. Un'identità dimenticata, quella lombarda, se anche il p

Il lavoro e la Fiat, perché voterei sì

Il PD deve prepararsi a recuperare gli spazi che sinora non è riuscito a togliere al centrodestra nonostante la crisi del berlusconismo che sta paralizzando il paese. Per farlo bisogna avere un'agenda chiara di priorità. Il lavoro è in cima a queste priorità ma serve un nuovo approccio al tema : avere a riferimento l’economia del futuro e non quella del passato. In un paese come l'Italia a bassa crescita da anni , a forte invecchiamento , ad alta disoccupazione giovanile e femminile , bisogna prima di tutto porsi il problema della produzione di ricchezza e dell'efficienza del sistema per riuscirci. Continuiamo ad essere invece concentrati sulla distribuzione della ricchezza. Un paese manifatturiero trasformatore di materie prime più perde industria più perde capacità di produrre ricchezza . Il 2011 potrebbe segnare l'uscita dalla crisi economica , ma non sarà così per tutti , ma soprattutto bisognerà vedere come e chi ci esce . L'Italia ha risorse eccezionali

Non abbandoniamo il Risorgimento ai servi

Il 150esimo Anniversario dell’Unità nazionale cade in un momento disgraziato. A celebrarlo sarà infatti una classe politica non solo indifferente o addirittura ostile agli ideali del Risorgimento, ma anche in larga misura semplicemente incapace, per mancanza di adeguata preparazione culturale e di animo meschino, di capire quelle vicende, quelle donne e quegli uomini. Lo stato penoso di molti dei progetti legati alle celebrazioni, come ha documentato assai bene Marco Lillo (Il Fatto Quotidiano, 6 gennaio) è lo specchio fedele di questa triste realtà. Queste considerazioni forse impietose ma facilmente documentabili, valgono in primo luogo per Berlusconi e la sua corte, ma toccano anche molta parte dell’opposizione. Se è vero che Berlusconi non sa neanche che cosa sia il Risorgimento (e ha dichiarato di prediligere piuttosto l’antirisorgimento) e Bossi lo detesta con tutto se stesso, è del pari vero che fuori dalla corte non ci sono partiti o forze politiche che hanno le loro radici nel

Il Capo dello Stato: "Celebrare l'Unità d'Italia e rispettare il Tricolore"

"Vorrei rivolgere un vivo incitamento a tutti i gruppi politici, di maggioranza e di opposizione, a tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni nazionali regionali e locali, perché nei prossimi mesi, al Sud e al Centro come al Nord, si impegnino a fondo nelle iniziative per il centocinquantenario, così da renderne davvero ampia e profonda la proiezione tra i cittadini, la partecipazione dei cittadini, in rapporto ad una ricorrenza da tradurre in occasione di rafforzamento della comune consapevolezza delle nostre responsabilità nazionali". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Teatro Valli di Reggio Emilia ha aperto le celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia nella giornata della Festa della Bandiera. "Sono convinto - ha affermato il Capo dello Stato - che ciò sia possibile anche perché c'è una persistenza della memoria del Risorgimento e del moto nazionale unitario assai più diffusa, in tutte le regioni, di q

Lettere dal fronte

Alle penose diatribe fra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il generale Vincenzo Camporini, così tristemente tipiche dell’Italia di oggi, preferisco l’umanità, la sensibilità e la profondità della lettera che Matteo Miotto, l’alpino ucciso in combattimento in Afghanistan, scrisse un paio di mesi fa dopo la morte di quattro suoi commilitoni. Una lettera che sembra venire da un mondo lontano, antico, da una “razza Piave” che pur è esistita – e nel cuore e nella mente di Matteo esisteva ancora – sostituita dai La Russa e da tutto ciò che un La Russa significa. Nella lettera, scevra di ogni retorica, di questo giovanottone veneto c’è tutto l’orgoglio per le proprie radici e la fierezza di appartenere al corpo degli alpini, ma c’è pure la consapevolezza che la stessa fierezza, lo stesso orgoglio per le proprie radici, le proprie tradizioni, il proprio modo di essere, di vivere e morire, appartiene anche al nemico afghano, al nemico talebano. Scrive Matteo: “Questi popoli hanno sapu