TRENI PENDOLARI: I NODI VENGONO AL PETTINE CI ASPETTIAMO CHE IL NUOVO MINISTRO RISPONDA IN COMMISSIONE

Siamo su un binario morto grazie alle politiche fallimentari del Governo PDL e Lega e della Regione Lombardia, ormai non c'è giorno in cui i pendolari non si trovino a dover subire ingiustamente disagi pesantissimi in termini di ritardi, causati dall'obsolescenza del materiale rotabile e dei treni: si ricorda che il notevole aumento delle tariffe era supportato dall’esigenza di investire nel miglioramento della qualità investimenti che ancora oggi non si intravedono. Siamo nella regione più ricca d’Italia come continuamente sottolineato da tutti ma questo brutto biglietto da visita dovrebbe far riflettere molto.
Dopo aver accolto con parere favorevole la nostra mozione nr. 100715 finalizzata alla salvaguardia del trasporto pubblico locale, chiediamo che il nuovo Governo dia seguito all' impegno preso alla Camera il 27 ottobre scorso a fronte del taglio di un miliardo e mezzo di euro che il Governo ha effettuato alle Regioni nella scorsa manovra.
I tagli alle risorse di questi tre anni hanno provocato il dimezzamento dei servizi e l'aumento delle tariffe, a tutto ciò si aggiunge lo smantellamento in corso di tutto l'apparato industriale del settore come Fincantieri, Irisbus Iveco, Alenia e Ansaldo Breda: doppia beffa per il nostro territorio se consideriamo la lunga crisi che sta vivendo la RSI di Costamasnaga, azienda con elevata professionalità e a rischio chiusura per una totale mancanza di una seria politica industriale nel settore.
Le Istituzioni non possono più permettersi di rimanere alla finestra pena il fallimento totale che non riguarda solo il settore ma che inciderà su tutti gli ambiti dell’economia: fronte di tutto ciò mi aspetto che il nuovo ministro venga al più presto nella commissione preposta al più presto a riferire sul tema rispondendo anche alla mia interrogazione presentata il 27 ottobre.

on. Lucia Codurelli
Deputato gruppo PD
Commissione Lavoro Camera dei Deputati

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