Nucleare, Marino: "Serve politica energetica europea"

"Quanto accaduto in Francia dovrebbe far riflettere tutti coloro che, nel nostro Paese, ancora sostengono la sicurezza del nucleare. Oltre ai rischi legati a disastri naturali e incidenti, ci sono elementi pieni di incognite come le scorie radioattive, accumulate prima della chiusura delle quattro centrali italiane, pericolose specialmente per la salute di chi abita in quei luoghi. Non e' un caso che il premio Nobel Carlo Rubbia abbia definito ad esempio il sito di Saluggia, in provincia di Vercelli, come una potenziale bomba ecologica, poiche' conserva a tutt'oggi 5 chilogrammi di plutonio e 230 metri cubi di liquidi radioattivi a pochi metri da un fiume e a 1600 metri dall'acquedotto del Monferrato".
Così Ignazio Marino, senatore del Partito Democratico.
"L'Italia - continua Marino - potrebbe e dovrebbe diventare il portabandiera culturale in Europa per la dismissione delle centrali nucleari, lo smaltimento definitivo delle scorie e per l'elaborazione di una politica energetica comune. La sicurezza dei cittadini europei dovrebbe essere una priorità di tutti i governi perché un incidente nucleare è un problema di tutti e non soltanto del Paese in cui avviene".

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