Sanità lecchese: nuovo piano strategico da discutere quanto prima

Si torna a parlare di servizi sociosanitari e ospedalieri in provincia di Lecco. E a rilanciare le questioni e i temi aperti è Carlo Spreafico, consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza regionale, che, dopo aver richiesto la convocazione del Tavolo territoriale di confronto della Sanità, con l’intento di verificare i punti di forza e le criticità del sistema, ha incontrato amministratori locali, tecnici e dirigenti del comparto durante un convegno tenutosi a Casatenovo.
“La sanità lecchese nell’ultimo decennio ha già pagato il suo prezzo: oggi serve una nuova strategia, o perderà la sua autonomia e sarà assorbita dalle province vicine – commenta in proposito Spreafico –. L’eccellenza della nostra azienda ospedaliera va rilanciata con un progetto nuovo. E il nuovo piano strategico va costruito con il territorio, facendo sistema a partire da un ruolo più forte dei sindaci. Ecco perché è urgente convocare il tavolo territoriale della sanità per discutere un progetto da presentare uniti in Regione”. Tra i punti, elenca Spreafico, “rilancio del Mandic come ospedale per acuti e definizione delle sue specializzazioni; rapporto con le facoltà di medicina e con centri di ricerca presenti sul territorio; convenzione con l’Inail per fare il Polo per la cura e il reinserimento al lavoro dei grandi infortunati sul lavoro; sperimentazione di un nuovo ruolo dei medici di medicina generale per alleggerire l’ospedalizzazione; realizzazione di un ospedale di prossimità per gestire le convalescenze post ospedale, che oggi gravano troppo presto sulle famiglie; miglioramento dei tempi di attesa; ridefinizione della gestione dei cosiddetti servizi alberghieri partendo dalla positiva esperienza di HS; rifiuto di trasferire dalla Lombardia alla Sicilia le prenotazioni delle visite ed esami medici”.

Carlo Spreafico
Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza
del Consiglio regionale della Regionale

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