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Visualizzazione dei post da ottobre 17, 2010

Consigliere del Carroccio regala uno sli al sindaco e dice: «Mi faccia una... lega»

Un consigliere della Lega Nord regala uno slip di pizzo bianco e allega uno scritto non proprio elegante, 'fammi una lega'. Capita a Castel San Pietro Terme, grosso paese tra Bologna e Imola, nel pieno della rossa Emilia-Romagna, e il protagonista del bel gesto è Gino Volta. Destinatario il sindaco Sara Brunori, Pd alla guida di una giunta di centrosinistra. Il non primo scivolone leghista su frasi o gesti a sfondo pesantemente sessuale è arrivato ieri sera in Consiglio comunale dopo che Volta aveva criticato la politica della Giunta concludendo che questa avrebbe lasciato i cittadini in mutande. Dopo di che ha consegnato un pacchetto al sindaco e se ne è andato. Il primo cittadino donna ha scartato l'omaggio e si è trovata tra le mani lo slip con stampata una figurina maschile in boxer a cui un fumetto faceva dire la frase non proprio femminista. «Qualcuno cercherà di minimizzare questo gesto come goliardico ma, come donna e come rappresentante della città e dello Stato, s

Una lettera da Terzigno: ecco perchè non vogliono la discarica

Buona sera, sono il dott. Nicola Boccia e sono residente a Terzigno. Potrei scrivere centinaia di pagine su quanto sta accadendo a Terzigno, ma mi limito a descrivere i fatti più concreti che poi sono degenerati nell'intifada terzignese. Nel 2008 il sindaco di Terzigno Domenico Auricchio firmava l'apertura delle due discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, patrimonio Unesco. Dopo il ricorso da parte dell'Ente Parco contro la discarica, il governo con proprio decreto scavalcava la legge del parco e consentiva la definitiva apertura delle 2 discariche. Nel 2009 dopo la sfiducia al sindaco Auricchio si ritornava alle elezioni ed il sindaco giurava sulla statua di padre Pio che lui non aveva mai firmato il consenso all'apertura delle discariche e che se fosse risalito avrebbe fatto chiudere anche la discarica n.1. Salito nuovamente disattendeva, ovviamente tutte le promesse. Intanto l'agricoltura che ha reso famosa Terzigno nel mondo grazie al vino Lacryma Christi mo

Un appello per salvare le detrazioni fiscali per chi investe sull'efficienza energetica

Alcuni cittadini hanno lanciato un appello rivolto al neo Ministro per lo Sviluppo economico Paolo Romani e al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per chiedere la proroga delle detrazioni fiscali del 55% per gli interventi edilizi volti all'efficienza energetica degli edifici che sono in scadenza il prossimo 31 dicembre. La detrazione fiscale del 55% per gli interventi volti a migliorare l'efficienza energetica degli edifici italiani è in scadenza il prossimo 31 dicembre. Da più parti, e da diverso tempo, si sono susseguiti appelli e inviti al Governo per una proroga di questa agevolazione fiscale: prima le associazioni di categoria del settore, poi i sindaci e le Regioni, infine le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera. Anche su internet i si è avviata da tempo una mobilitazione per la conferma del 55%. Più recentemente lo stesso Governo, per bocca del sottosegretario all'Economia e alle Finanze, Luigi Casero, ha riconosciuto la bontà di questa misura di in

Lodo Alfano: le "profonde perplessità del Presidendente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato una lettera al sen. Carlo Vizzini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, presso la quale è in corso l'esame della proposta di legge costituzionale 2180/S . Questo il testo integrale della lettera del Presidente della Repubblica: "Visto l'esito della discussione svoltasi sulla proposta di legge costituzionale 2180/S e nell'imminenza della conclusione dell'esame referente, ritengo di dover esprimere profonde perplessità sulla conferma da parte della Commissione della scelta d'innovare la normativa vigente prevedendo che la sospensione dei processi penali riguardi anche il Presidente della Repubblica. Questa previsione non era del resto contenuta nella legge Alfano da me promulgata il 23 luglio 2008. Come già ribadito più volte, è mia intenzione rimanere estraneo nel corso dell'esame al merito di decisioni delle Camere, specialmente allorché - come in questo caso - riguardi

Il Governo umilia la Cooperazione

Un nuovo pesante taglio alla Cooperazione per lo sviluppo: finanziamenti reali per meno di 100 milioni di euro. Mentre per le spese militari ci sono tre miliardi di euro l’anno. È una sollevazione generale. Il mondo della cooperazione allo sviluppo non ci sta al nuovo pesantissimo taglio annunciato ieri con la Finanziaria per il 2011. L’Italia già dall’anno scorso era fanalino di coda tra i Paesi donatori. Ora, se dovesse essere confermato lo stanziamento annunciato, toccheremmo un nuovo minimo storico: rispetto all’anno in corso, il taglio sarà del 45%, riducendo il totale delle risorse – in cifre assolute – a 179 milioni di euro. «Considerando gli impegni pregressi e i costi di gestione del Ministero degli Esteri, significa finanziamenti reali per meno di 100 milioni d euro», commenta Sergio Marelli, segretario generale della Focsiv (la federazione delle Ong di matrice cristiana). «Per le spese militari, invece, ci sono tre miliardi di euro l’anno». Sempre secondo Marelli, è falso ch

Forte squilibrio di TG1, TG4 e Studio Aperto favore della maggioranza e del Governo

La Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha esaminato oggi i dati relativi al monitoraggio per il periodo luglio-agosto- settembre 2010 riscontrando un forte squilibrio nel tempo dedicato da alcuni telegiornali (TG1, TG4, Studio Aperto) a favore della maggioranza e del Governo. La Commissione ha pertanto deliberato di impartire una diffida al TG1 e un richiamo al TG4 e a Studio Aperto. Qualora tale squilibrio perdurasse verranno adottati ulteriori provvedimenti. Roma, 21 ottobre 2010 Agcom

I tagli al trasporto pubblico e l'aumento delle tariffe smentiscono il Governo

La dura denuncia dei pendolari sull’aumento delle tariffe ( clicca sul testo evidenziato per leggere l'approfondimento ) deve preoccupare tutti, questo dimostra che quanto il PD denuncia da tempo è l’amara realtà. I tagli lineari fatti da questo governo, dalla scuola ai trasporti alla sanità, ora vengono alla luce con l’aumento indiscriminato delle tariffe. E si ha persino il coraggio di dire che non aumentano le tasse! Per il trasporto pubblico, da gennaio 2011 si avrà un aumento compreso tra il 15% ed il 35%, con conseguente riduzione dei servizi dal 3 al 7%. Questo è il federalismo della lega. Esprimo tutta la mia preoccupazione per il caos che regna nel settore del trasporti, nel comparto ferroviario in particolare. Nei prossimi mesi si profilerà un ulteriore e drastico taglio delle risorse finanziarie come previsto dalla legge di bilancio presentata in questi giorni nelle commissioni. Il Pd attraverso una interrogazione al governo chiede di agire con urgenza per restituire al

Abbiamo perso 15 anni, è urgente salvare il Paese malato

La profonda crisi culturale, economica, sociale, dei valori stessi del nostro Paese, altro non è che il prodotto più evidente del degrado politico cui ci troviamo ad assistere in questi giorni. Forse non dovremmo nemmeno stupirci più di tanto delle cause che ci hanno portato fin qui. Certamente avremmo dovuto porvi rimedio ben sedici anni fa quando l’attuale premier, Silvio Berlusconi, cominciò a muovere i suoi primi passi nella gestione della cosa pubblica. Esattamente da allora, chiusa la stagione di Tangentopoli, ciò che per molti poteva rappresentare l’inizio di una nuova fase speranzosa grazie all’avvento della Seconda Repubblica, divenne un incubo. L’imprenditore travestito da benefattore, per di più nei panni del self-made man, diede inizio alla permanente televendita generatrice di quelli che oggi appaiono come disastri incalcolabili. Finalmente siamo giunti al countdown finale. Ora abbiamo il dovere di liberarci di Berlusconi e del berlusconismo, cosa contro la quale ci tocche

Se fosse successo in Italia...

Se fosse successo in una miniera italiana invece che in Cile che i minatori rimanssero bloccati nelle viscere della terra, le cose sarebbero andate così: 1° giorno: tutti uniti per salvare i minatori, diretta tv 24h, il capo della Protezione Civile Bertolaso sul posto. 2° giorno: da Vespa a "Porta a porta" il plastico della miniera, con Palombelli, Belen e Lele Mora. 3° giorno: prime... difficoltà, ricerca dei colpevoli e delle responsabilità. Berlusconi: colpa dei comunisti ; Di Pietro: colpa del conflitto d'interessi ; Bersani: ... ma cosa ... è successo??? Bossi: sono tutti terroni, lasciateli la' ; Capezzone: non è una tragedia è una grande opportunità ed è merito di questo Governo e di questo Premier ; Fini: mio cognato non c'entra . 4° giorno: Totti: dedicherò un gol a tutti i minatori . 5° giorno Il Papa: faciamo prekiera a i minatori ke in qvesti ciorni zono vicini al tiavolo!!! 6° giorno: cala l&#

Demosilviocrazia

Basta con questa rugosa democrazia importata dall’estero. Gli iscritti al Pdl ne avranno presto a disposizione una variante «made in Italy»: più snella, dal «design» esclusivo, e disponibile in un elegante e pratico formato. La nuova delibera del Popolo della Libertà stabilisce infatti che i congressi locali del partito potranno eleggere chi come e quando vogliono. Ogni nomina dovrà però passare al vaglio del punto 6 - altrimenti noto come «Abbiamo scherzato» - il quale recita: «Il Presidente può a suo insindacabile giudizio, e senza l’obbligo di motivare la decisione, non dare seguito alle indicazioni delle Assemblee». A nessuno sfuggirà l’originalità del modello, che garantisce a tutti di giocare alla democrazia fino all’ingresso del sovrano. Toccherà poi a lui alzare o abbassare il pollice, confermando o sovvertendo il verdetto della giuria. È una formula divertente e spettacolare, che coniuga pluralismo e dittatura, turbolenza e obbedienza, libertà e marajà. Ho subito deciso di int

Noi che il panino lo riempiamo proprio con la cultura.

Gentile Ministro Tremonti, leggiamo, riportata sui giornali di qualche giorno fa, una sua battuta a chi le chiedeva conto dell’investimento pressoché nullo che questo governo opera nella cultura. Più o meno suonava così: «Domattina ci metto la cultura nel panino e mi mangio quella». Naturalmente poco dopo ha precisato che si trattava solo di una battuta. Volendo essere bonari, potremmo dire “Bertoldo scherzando si confessava”, citando l’espressione cara ai nostri nonni per indicare l’infantile strategia di rivelare un pensiero imbarazzante buttandola sul ridere. Ma c’è poco da stare buoni di questi tempi e la brutta abitudine di fare battutacce come questa (o come quelle del premier sugli ebrei o sulla Bindi), salvo poi ritrattare, altro non è che segno di vigliacca ipocrisia, in un continuo gioco al rimpiattino dove svelate ciò che pensate veramente - e che populisticamente sperate piaccia ai vostri elettori – e poi smentite perché sapete di stare uscendo da quella corrett

E se l'assassino fosse stato romeno e la vittma italiana?

E’ inutile dire che se al posto di Maricica Hahaianu ci fosse stata una donna italiana di 32 anni, madre di due figli, quest’omicidio avrebbe suscitato tutt’altre reazioni. Specialmente se a commetterlo fosse stato un giovane romeno. Il fatto di cronaca sarebbe stato presentato nel quadro delle questioni di sicurezza legate alla presenza di immigrati in Italia. E su questo, sull’equazione immigrati uguale minaccia alla sicurezza, nei talk show televisivi e sui giornali se ne sarebbe parlato per giorni arrivando a stigmatizzare tutti i rumeni come “popolo violento” e per estensione attribuendo agli immigranti un alto livello di pericolosità. Vi sarebbero state fiaccolate di solidarietà verso la famiglia e proposte per inasprire le pene per gli immigrati che delinquno. Magari vi sarebbe stato anche qualche esponente delle istituzioni che si sarebbe costituito parte civile. Una doppia violenza quella contro Maricica, contro la donna e contro l’immigrata. Invece purtroppo non suscitano di

La scuola è una risorsa per il Paese

Intervenendo all’incontro di approfondimento su La scuola italiana 150 anni dopo. Come riorganizzarsi, organizzato dalla CONFAO il 18 e 19 ottobre presso la Sala Conferenze Assolombarda, a Milano, il senatore Antonio Rusconi ha affermato: “Oggi la scuola deve ricominciare ad affermare il suo ruolo storico, ossia quello di fondamentale risorsa per il Paese. Vorrei ricordare proprio qui, nella sede di Assolombarda, come gli Istituti Tecnici siano nati con la denominazione e grazie all’impegno delle grandi imprese. Oggi questo esempio dal passato non è più ripetibile e il nostro obiettivo è quindi quello di ripensare a come rifare rete creando un circuito virtuoso tra scuola e territorio. In questa direzione una delle necessità è quella di ripensare gli organi collegiali e ottenere risorse dal territorio. Ma se il problema è quello di accompagnare il drammatico scenario di una radicale riconversione industriale, allora non è possibile rinunciare, per esempio, allo strumento dei corsi sera

Disincentivi alle delocalizzazioni: le bugie di Lega e PdL hanno le gambe corte

“Impegni generici, noi abbiamo proposto una legge e PdL e Lega l’hanno bloccata” “Intervenendo ad Annozero , su Raidue, giovedì sera il Presidente della Lombardia Roberto Formigoni si è preso meriti che non ha”. Il tema è quello delle delocalizzazioni e dei disincentivi alle aziende che abbandonano la Lombardia in favore di Paesi più convenienti dal punto di vista del costo del lavoro e la dichiarazione è di Carlo Spreafico consigliere regionale del PD e membro dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo. “Rimango fedele al detto che le bugie hanno le gambe corte – spiega Spreafico – Ricordo a Formigoni e al collega leghista Stefano Galli, che a sua volta si prende meriti impropri, che il PD, insieme alle opposizioni, aveva presentato nella scorsa legislatura un progetto di legge per disincentivare quelle aziende che per esclusive ragioni di costi spostano la produzione in altri paesi dalla legislazione più conveniente. Un progetto di legge contro cui PDL e Lega si sono

Una centrale nucleare anche in Lombardia

Il 20 marzo, alla vigilia del voto, il governatore aveva detto: "La nostra regione ha raggiunto l'autosufficienza energetica". Ora il ministro Paolo Romani afferma che "una delle centrali sarà in Lombardia". E incassa l'apertura del Pirellone. “Ho parlato molto chiaramente affermando che la Lombardia ha raggiunto l’autosufficienza energetica. Non abbiamo quindi bisogno di centrali nucleari”. Con queste parole il presidente Roberto Formigoni, lo scorso 20 marzo, in piena campagna elettorale per le regionali, svelava la sua posizione in fatto di siti nucleari. Dieci giorni dopo il governatore veniva confermato alla guida del Pirellone. Passano 7 mesi e la posizione di Formigoni si ammorbidisce. Il motivo? Basta leggere le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani: “Almeno una delle quattro centrali nucleari previste in Italia – ha detto il neoministro il 18 ottobre – dovrebbe venire costruita in Lombardia. Ho incontrato Formigoni, il qu

Livia Turco ospite all'hospice di Airuno e a Lecco

La Federazione provinciale del Partito Democratico, unitamente al Forum Sanità e Sociale, ospiterà l’onorevole Livia Turco, responsabile nazionale del PD per il settore welfare nella giornata del 25 ottobre prossimo. In tarda mattinata, ore 11, l'onorevole visiterà l’ Hospice di Airuno. La Turco, come è noto, ha partecipato molto attivamente alla stesura ed alla approvazione della nuova legge sulle cure palliative. Alle ore 15 a Lecco, presso il Centro sociale di Germanedo, Via dell’Eremo, di fronte all’ospedale Alessandro Manzoni, incontrerà gli Amministratori comunali, i parlamentari, gli operatori del settore sanitario, sociosanitario e sociale , pensionati e cittadini. Prima dell’intervento di Livia Turco, interverranno: Ambrogio Sala, coordinatore del Forum Sanità e Sociale. Giacomo Bazzoni, responsabile Nazionale del welfare dell’ANCI (Associazione dei Comuni). operatori sanitari, pensionati ed alcune associazioni. Verranno illustrate la precaria situazione in cui si trovano

Con la Brambilla l’Aci diventa "Amichetti Club d’Italia"

Nel cda il fidanzato Eros Maggioni, il figlio di un amico di B. e Geronimo, pargolo di La Russa (la cui famiglia è sistemata) Firme fotocopia per chiudere le liste e correre a testa bassa verso le elezioni. Politica ai limiti di legge quella del Pdl in Lombardia. Spregiudicata certo. Clientelare a dir poco. Più giusto sarebbe familistica. Sì perché quando non c’è da brigare in qualche tornata elettorale, si fa sponda nei consigli d’amministrazione per piazzare i vari rampolli dei notabili azzurri. Succede spesso. L’ultimo caso è quello delle nomine del nuovo Consiglio direttivo dell’Automobile club di Milano. Un presidente e due vice. Tra questi Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa, socio in affari con Salvatore Ligresti. Il dato conferma la linea di una famiglia, quella dei La Russa, ormai vero potentato nel capoluogo lombardo. Per capire basta spulciare il Cda di Aler (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale), oppure i componenti del Comitato scientifico per la si

Per "Magic Michela" il turismo lecchese di rilancia di notte

Forse si è lasciata condizionare dal su precedente lavoro di conduttrice tv quando presentava "Esplorazioni notturne" ... "Farò conoscere Lecco a milioni di persone". Parola di Ministro. Ma intanto i 500 illustri ospiti giunti da ogni parte del mondo per partecipare a Cernobbio alla quinta conferenza nazionale del turismo sono giunti in battello a Lecco venerdì sera al buio e non hanno visto niente . Colui che nulla vede nulla ricorda e nulla riferisce. Michela Vittoria Brambilla, lecchese di Calolziocorte e ministro pro tempore del turismo ha inventato il marchio " Magic Italy". Così si chiama il portale istituzionale, così si chiama la rivista che è al suo terzo numero e che apre sempre con una bella prefazione bilingue preceduta dalla foto e seguita dalla firma del ministro. Pare che neppure il Papa osi tanto quando manda alle stampe un' enciclica. Magic Italy. Ha ragione la Brambilla. Il termine coniato è perfetto. Siamo un poco tutti illusionisti

La carica de " i 500"

Il barcone con il suo carico umano entra nel golfo. Comincia a far buio e si fatica a definirne i contorni. Appena arrivato, i passeggeri scendono. Tra loro molti extracomunitari, salutano, stringono le mani. Forse felici del sicuro approdo dopo ore di navigazione. Vengono subito protetti da un cordone di Polizia. Attorno tutto è deserto. Si dirigono verso una struttura appositamente allestita che li accoglie. Viene loro offerto un abbondante pasto. Dopo essersi rifocillati vengono riaccompagnati sul loro barcone e riportati nel luogo di provenienza. (Lampedusa ? no, Lecco 15 ottobre 2010) Potrebbe sembrare la cronaca di uno sbarco a Lampedusa ma, con le dovute e rispettose differenze, si è trattato dello sbarco de "i 500" a Lecco . Il barcone era la nave Orione, ammiraglia della flotta del Lario. Il carico umano era formato da politici e delegati con portaborse e accompagnatrici al seguito tra cui molti extracomunitari (dicasi tale colui che proviene da Paese non comunitario