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Visualizzazione dei post da ottobre 10, 2010

Abolizione del vitalizio ai parlamentari: tutti (o quasi) votano no

Cosa ne pensate, comunque la pensate? Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. Indovinate un po' come è andata a finire: Presenti 525 Votanti 520 Astenuti 5 Maggioranza 261 Hanno votato sì 22 Hanno votato no 498 Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera: "Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che

I giovani protagonisti

Lunedì 11 ottobre il circondario dei circoli PD del meratese ha organizzato un incontro con i giovani, allo scopo di far loro organizzare alcune iniziative che possano attirare l'attenzione dei loro coetanei i verso problemi legati alla politica ed alla società. All'incontro era presente anche una delegazione dei Giovani Democratici. Sono emersi molti suggerimenti significativi, sia di argomenti da affrontare che di proposte da realizzare. I giovani presenti hanno dimostrato competenza, preparazione ed interesse. Sono stati menzionati temi inerenti alla mafia ed alla sua presenza anche nel nostro territorio, alla conoscenza della storia recente del nostro Paese, alla gestione dell'immigrazione ed alla accoglienza nella legalità, al lavoro, alle opportunità professionali, agli aspetti contributivi, ed infine agli investimenti per scuola e ricerca. Le proposte da realizzare per sviluppare confronti su questi temi vanno dalla realizzazione di un cineforum, a mostre o concorsi

La vendetta afghana

L’Afghanistan è l’ultimo – ma non ultimo – frutto avvelenato che si è lasciato dietro il fallimento del “nuovo secolo americano”: un secolo che, nella visione parossistica di Bush e della destra americana, irresponsabilmente sostenuta dai Blair e dai Berlusconi europei, avrebbe dovuto fare degli Stati Uniti il sovrano del mondo, del dollaro il metro di misura dell’universo, del sistema neoliberista l’unico regime economico e politico consentito, e degli “Stati canaglia” un deserto. Questa politica ha devastato l’economia mondiale, ha diffuso la povertà perfino tra i ricchi e reso più miserabili i poveri, ha distrutto l’Iraq, ha compromesso le prospettive di pace in Medio Oriente e ha impantanato gli eserciti occidentali in Afghanistan. Se noi stiamo in Afghanistan a morire, ci stiamo per questo; ma non moriamo solo noi, ma anche sono morti quasi 2000 soldati della coalizione, e 40.000 afghani tra militari e civili, mentre centinaia di reduci americani ed inglesi si sono suicidati, come

Il Pgt spiegato dai Consiglieri di IpM

Mercoledì 20 ottobre presso la sede di via Trento 26 (prendere la prima scala a destra quando si entra nella corte e salire fino in fondo alla rampa) si svolge un incontro sul Piano di Governo del Territorio promosso dai Consiglieri comunali di Insieme per Merate con particolare riferimento al Piano dei Servizi. La serata è aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti ma anche a chiunque sia interessato all'argomento Riccardo Brivio Coordinatore del Circolo del PD di Merate

In piazza contro i tagli alla scuola pubblica

Caro amico, domenica 17 ottobre in Piazza Prinetti dalle 9.30 alle 13.00, organizzeremo come Circolo del PD di Merate un gazebo per informare i cittadini sulle conseguenze dei tagli alle scuole. Stiamo anche preparando un prospetto per sapere quali sono nello specifico le difficoltà delle scuole di Merate. Luciana Vidili per il Gruppo Istruzione e Cultura del Circolo PD di Merate

Camerati

Se il ministro della pace diventa il ministro delle bombe. Quella che era stata presentata come una "missione di pace" (per chi ci ha creduto) ora si svela per quello che è: nient'altro che una guerra Il ministro della Difesa entrerà nell’aula a Montecitorio per presentare la felice proposta di armare gli aerei con bombe in funzione difensiva: nell’esordire accantonerà il normale “onorevoli colleghi” e gli verrà dal cuore l’antico “camerati”. Ai balilla nella scuola aveva già provveduto d’accordo con la Gelmini, gli avanguardisti li vivacizza contro i comunisti nei licei, le camicie nere non le vede nelle vetrine di Cenci (il negozio super-lusso vicino alla Camera), ma, memore del “memento audere sempre” (ricorda di osare sempre) entra nel suo film preferito con un grido che gli viene dal cuore. Cari amici, ci manca poco. Ignazio La Russa, infatti, reagisce secondo natura (la sua, ovviamente, lombrosianamente fascista): i talebani ci hanno ucciso quattro uomini e lui vede

Faccia di bronzo

Non sappiamo chi abbia avuto l'idea. Alessandro Sallusti durante una delle sue passeggiate nell'Ade? Vittorio Feltri mentre era impegnato nel suo prediletto hobby di sputare sui cadaveri? O è stato addirittura Lui, il Padrone in persona? Può darsi. Un uomo di Stato che davanti alla morte di quattro soldati non si prende la briga di tornare nel suo Paese, ma prosegue la spensierata vacanza con l'amico Putin e le di lui amiche, è perfettamente in grado di concepire un'idea simile. Ecco, facciamo una bella campagna di "pubblicità progresso" contro gli incidenti sul lavoro. Ma, ops, abbiamo tagliato i fondi per la sicurezza, aggravato i rischi... che fare? Semplice. Responsabilizziamo i lavoratori: la sicurezza devono pretenderla «se si vogliono bene». Ergo: chi cade da un'impalcatura, chi muore asfissiato in una cisterna o schiacciato da un trattore ha un problema di autostima. Leggete cosa dice il parlamentare del Pd Antonio Boccuzzi, l'unico sopravvissu

Dai vertici ci si attende più responsabilità

Pubblichiamo il contributo che il Coordinatore dei Circoli del Pd del Meratese Canzio Dusi ha inviato al Segretario e all'Assemblea provinciale in seguito al dibattito instauratosi all' incontro che si è svolto settimana scorsa, il 4 ottobre, a Merate . 1) E’ necessario attivarsi affinché il partito eviti spaccature e finisca per autodistruggersi. Gli iscritti ai circoli non si sentono legati ad una parte del PD piuttosto che ad un’altra, ad un leader piuttosto che ad un altro, ma si sentono persone che sanno di essere dalla parte giusta e che sanno quanto è importante l’impegno politico, ed in particolare l’impegno riformista e progessista. L’impressione drammatica è che si stia compiendo ad alti livelli una guerra fratricida, in cui una parte sta cercando di sopprimere l’altra, in cui le spaccature si consumano in pubblico invece che discuterne internamente, ed alla fine qualcuno vincerà la battaglia, ma lasciando come cadavere il sogno di un grande partito riformista ad ispi

Libro e moschetto, fascista perfetto. L’esercito invade la scuola pubblica

Qualche giorno fa, nella sala d’attesa di un medico, ho trovato Panorama: la copertina era dedicata alla scuola, con una tesi ben evidente: gli insegnanti sono troppi, ci sono sprechi, inefficienze, e dunque il governo – sotto l’egida della signora Gelmini, che a sua volta è sotto la tutorship del vero capo dell’Esecutivo, Giulio Tremonti – fa benissimo a tagliare. Quei tagli sono razionalizzazioni, e del resto con la crisi (ma insomma: non era superata da un pezzo, la crisi? Non è quello che ogni giorno sentiamo ripeterci?) i ministri hanno il dovere, non solo il diritto, di tagliare. Tagliare dove è necessario. E si snocciolano cifre piuttosto fantasiose, per dimostrare questi poco credibili assunti: ci pensa poi Giuliano Ferrara, con la delicatezza di cui è capace, a rincarare la dose sputando sulla sinistra che ha rovinato la scuola, sugli insegnanti che si sono lasciati abbindolare (dai “cattivi maestri”, che esercitano una vistosa egemonia sulla cultura, suppongo...), e quant’alt