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Visualizzazione dei post da settembre 12, 2010

Il partito strabico

Strano il Pd e strani soprattutto i suoi generali. Inneggiano a Gianfranco Fini perché ha il coraggio di uscire allo scoperto e di rivelare all’opinione pubblica i malumori che lo dividono dal coofondatore del PdL, ma se capita lo stesso a Sinistra, perché il Partito democratico ha virato decisamente a manca, gridano allo scandalo. Si dicono “democratici”, aperti al dialogo, reggenti di un movimento in cui tutti possono esprimersi liberamente a differenza del Centrodestra, ma se uno o qualcuno o settantacinque o tanti scrivono ciò che pensano e vorrebbero per il futuro dell'Italia vanno su tutte le furie. Un partito strabico allora il Pd e sguerci chi ne regge le sorti, con un occhio sempre verso destra nella speranza che il Popolo delle Libertà commetta qualche passo falso e uno dall'altra parte in cerca di alleati, ma mai con lo sguardo rivolto verso chi ha messo in gioco la propria storia, cultura e tradizione e i propri valori e ideali con la speranza di costruire una gra

Il documento Veltroni-Fioroni-Gentiloni per il superamento della crisi del Pd

Pubblichiamo il testo del manifesto "Veltroni-Fioroni-Gentiloni" che vuole promuovere un'"iniziativa forte e coraggiosa per il superamento della crisi del Pd e per il rilancio del suo progetto", non una corrente ma un "movimento che si proponga il rafforzamento del consenso e il pluralismo". 1. La crisi politica del centrodestra è arrivata ad un punto di non ritorno. Dopo la rottura del Pdl, Berlusconi ha davanti a sé due strade: aprire la crisi di governo e invocare le elezioni, al caro prezzo di dover ammettere il fallimento politico della più consistente maggioranza parlamentare della storia della Repubblica; o tenere in piedi il governo e la legislatura, ma al prezzo non meno alto di legittimare la presenza determinante, nella coalizione di centrodestra, di una forza e una leadership che si collocano in modo esplicito su una linea politicamente e culturalmente autonoma. Qualunque sarà la scelta, è chiaro che si va concludendo un ciclo storico, qu

La demonizzazione del diverso: una storia antica come il mondo, anche per gli zingari

Spulciando attorno alla storia di Spagna ho trovato questo "gustosa" notizia. Don Juan de Quinones racconta nel suo ""Discurso contra los gitanos, stampato a Madrid nel 1631, che un certo giudice di Zaraicejo, chiamato Martin Fajardo, fece arrestare, nel 1629, quattro gitanos sospetti, cui fece dare la tortura; essi confessarono d'aver ucciso una donna, nella foresta de las Gamas e d'averla poscia mangiata. Avendo ricevuto la tortura una seconda volta, ammisero di aver assassinato e mangiato un pellegrino che avevano incontrato nella stessa foresta; finalmente, alla terza tortura, confessarono aver fatto altrettanto con un frate francescano. Pare che alla quarta ed ultima tortura, prima di tirare le cuoia, i tapini (comunisti ante litteram?) confessassero analogo trattamento verso alcuni bambini. Ernesto Passoni

Amnesty: la Francia deve ritirare il decreto sugli sgomberi dei rom

Amnesty International ha chiesto alle autorità francesi di ritirare immediatamente il decreto emesso il 5 agosto dal ministero dell'Interno che prevede "lo smantellamento sistematico dei campi illegali", dando priorità a quelli abitati dai rom. Questo decreto, secondo Amnesty International, prende di mira una particolare comunità, secondo un criterio di "profilo etnico" che non dovrebbe trovare posto nell'Unione europea e che pare invece derivare dalle affermazioni del presidente francese Nicolas Sarkozy secondo cui i "campi illegali" abitati dai rom sono "focolai di criminalità". Il 9 settembre il Parlamento europeo ha chiesto la sospensione delle espulsioni di massa dei rom dal paese. I parlamentari di Strasburgo, raccogliendo le sollecitazioni dell'European Roma Policy Coalition (di cui fa parte Amnesty International) hanno anche chiesto a tutti i governi europei di promuovere l'integrazione dei rom ed espresso profonda preoccu

Invito a pranzo per aprirci al mondo

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(Clicca sull'immagine per leggere la locandina) Segnalo un'iniziativa interessante, promossa da un gruppo autonomo di iscritti e simpatizzanti del PD, che si svolgerà sabato 25 Settembre 2010, dalle ore 9:00 in poi, a Merate, presso il ristorante "La Torre" di piazza Prinetti. Si tratterà di una riflessione politica libera, in cui ognuno di voi potrà esprimere la propria opinione senza un tema prefissato, ma su: perchè anche noi che facciamo politica, tendiamo all'indifferenza e alla sfiducia come arginare la crescente disaffezione verso la politica come vorremmo affrontare il futuro alla luce della situazione economica e politica italiana e mondiale cosa vogliamo che il PD faccia in futuro L'importante è tenere presente che non saremo li per seguire sermoni già preparati, ma per ascoltarci l'un l'altro in modo libero. A seguito della riflessione sarà possibile mangiare una pizza tutti insieme presso il ristorante La Torre. Chiediamo solo di confermare

In Lombardia aumenta la povertà e anche i buoni libri vanno in bistecche

L’ Assessore regionale all'Istruzione Gianni Rossoni confermando “senza scandalizzarsi” in Commissione che i buoni scuola per i libri vengono usati anche per fare la spesa ammette il fallimento di una strategia basata sull’esasperazione della libertà individuale. Senza orientamento a famiglie e studenti la libertà di scelta formativa diventa libertà di essere disoccupati, secondo i consiglieri del Pd Carlo Spreafico , Fabio Pizzul , Mario Barboni, Sara Valmaggi e Giuseppe Civati . La politica formigoniana nel settore ha fatto prevalere l’investimento in assistenza con buoni anziché quello sulla programmazione dell’incontro domanda-offerta nel mercato del lavoro. Servono invece, secondo i consiglieri del Pd, tecnici e specialisti mentre aumenta la corsa ai licei; l’Assessorato all’Istruzione è stato svuotato trasformandolo in un erogatore e controllore di “buoni e doti” che non fa più politica. Servirebbe aggiungere alla fase degli ammortizzatori sociali quella delle politiche att

Carrocciopoli

Cinque fanciulle padane assunte alla Provincia su 700 domande Si iscrissero in settecento, si presentarono in duecentoquaranta, andarono avanti in trentotto. Ma i posti, ahiloro, erano solo otto. Da settecento a otto. Tra questi vinsero cinque fanciulle con un pedigree “padano” a dir poco granitico, che ora aspettano solo di prendere possesso della loro seggiola. C’è la figliola del candidato leghista alle regionali, la nipote dell’assessore provinciale leghista, la moglie del vicesindaco leghista del capoluogo e ben due beneficiarie di contratto ad personam presso lo stesso assessorato provinciale retto dal medesimo esponente politico. Leghista, ovviamente. Messa così, sembrerebbe la storia di un’edizione qualsiasi di Miss Padania. In realtà si tratta di un concorso pubblico per otto posti da impiegato presso la Provincia di Brescia. Altro che “semplice” Parentopoli. Qui pare di stare a Carrocciopoli, dove la Vittoria sembra farsi schiava solo davanti ai nipotini di Alberto da Giussan

Rom: ecco a chi servono gli sgomberi

In Europa si è scatenata una "guerra" ai nomadi? Sgomberi ed espulsioni di zingari dappertutto. Virili dichiarazioni di “guerra” contro di loro in Francia. Una vera emergenza? Sembra di sì, vedendo tanto agitarsi. In realtà, insistere sulla minaccia zingara paga in termini di consenso. Anche se le minacce sulla società italiana o europea sono ben altre. Eppure, agitare un fantasma incombente (e poco consistente) è comodo. La gente ha bisogno di scaricare il proprio disagio di fronte a un mondo confuso e a frontiere aperte. Si ignorano le difficoltà delle periferie e dell’integrazione? No, le difficoltà ci sono. Sono la faticosa integrazione dei Rom e spesso le penose condizioni in cui vivono. Lo mostra la speranza di vita dei Rom in Italia, che si aggira intorno ai 50 anni (come in Ciad, nel nostro Paese siamo sugli 82). La soluzione non sono gli sgomberi, che spostano il problema da una zona all’altra. Guardiamo in faccia la realtà rom in Italia: 130-150 mila (di cui 60 mila

Così parlo il mascalzone

Pochi colgono l’immondezzaio che sta davanti ai nostri occhi e che i nostri orecchi devono anche ascoltare. Il mascalzone per eccellenza, quello protetto e circuito dalle sottane rossicce degli psudo-cardinali, di fronte alle affermazioni di uno della P3 che riconosce in lui il “Cesare” per cui lavorano frotte di schiavizzati, dice: «Nessun mascalzone nel nostro partito». E’ come se il maiale dicesse alla maiala: «Non vogliamo nessun puzzolente nella nostra sentina». Non è tutto, perché lo stesso aggiunge che è assolutamente d’accordo nel non candidare uomini e donne con problemi giudiziari, ma … a patto che … «il giudizio non lo dia una certa magistratura, ma un organo interno al nostro partito». Per chi non lo sa il «loro partito» ha almeno 25 inquisiti, condannati e ricercati anche per omicidio, mafia et similia; e perla insuperabile come il tonno: il capo dei capi è il maestro dei mascalzoni, il capo dei mafiosi, lo stratega dell’evasione fiscale, del falso in bilancio, della corru

Immigrazione selettiva

Strano paese, l’Italia. L’immigrazione è il fenomeno sociale più travolgente di questo secolo, ma il dibattito non decolla. Il cittadino si domanda: chi sono gli immigrati? Con quali criteri vengono ammessi? Chi è il nuovo vicino di casa, il nuovo compagno di lavoro, il nuovo abitante del quartiere? Quali le garanzie che l’immigrazione non determini il degrado della comunità, dei diritti sociali, dei servizi pubblici? La risposta delle parti politiche e sociali più sensibili al tema appare insufficiente. Si argomenta: «Senza immigrazione l’economia soffre e con essa, alla lunga, anche la comunità, i servizi pubblici, il sistema di welfare». Giusta risposta, ma zoppa e asimmetrica. Se c’è un degrado, questo viene immediatamente percepito e personalmente sofferto; l’economia – invece – è un’entità misteriosa e lontana, e del suo buono o cattivo andamento nessuno è certo di conoscere le ragioni. Porre la questione “quali” immigrati significa porre esplicitamente quella della “selezione”:

La Festa democratica provinciale e la carica dei 300 volontari che l'hanno resa possibile

Care democratiche, cari democratici, desidero innanzitutto ringraziare le circa 300 persone che hanno duramente lavorato sia nella preparazione che durante lo svolgimento della nostra Festa democratica provinciale. A loro va innanzitutto la mia personale riconoscenza perché, senza nulla chiedere in cambio (posti, visibilità, riconoscimenti) hanno dato tempo e fatica per costruire l’appuntamento annuale del PD con i cittadini ed hanno silenziosamente lavorato affinchè chiunque giungesse ad Osnago trovasse spazi e attività vivibili e fruibili. Un grazie particolare a coloro che hanno sfornato pietanze veramente ottime ed a tutti quelli che si sono alternati a “lavare” i piatti a ritmi davvero industriali. Il secondo grazie va a Dario Brambilla che, insieme alla squadra di coloro che costituiscono lo zoccolo duro degli organizzatori della Festa, ha curato la parte organizzativa compresa quella economica e, cosa non da poco, ha saputo contenere i costi. Il terzo grazie va a coloro che son

Il Capo dello Stato: "La crescita è imperativo per il nostro Paese e per il futuro dei giovani"

"L'Italia è impegnata in uno sforzo assolutamente indispensabile ed ineludibile di riordinamento, di risanamento della finanza pubblica e di contenimento del debito e della spesa pubblica corrente; ma questo non può far perdere di vista l'imperativo della crescita, che poi è un imperativo vitale per il nostro Mezzogiorno ed è l'imperativo cui siamo tutti tenuti, perché riguarda il futuro dei nostri giovani". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Teatro Augusteo di Salerno incontrando gli amministratori locali. Per il Capo dello Stato questa "è la questione numero uno oggi esistente nel nostro Paese". "Noi possiamo anche registrare - ha aggiunto - con relativa soddisfazione che il tasso della disoccupazione complessiva nazionale è minore rispetto a quello dei grandi paesi europei, ma sappiamo che questo tasso nazionale comprende in sé un livello enormemente più elevato delle giovani generazioni, per i giovani dai 15 a

Se all’opposizione continueranno a prendersi a legnate resteremo il paese di Pinocchio

Forse siamo vicini ad una svolta: Berlusconi è in grave difficoltà. Ma nel centro-sinistra si continua a litigare: Veltroni vs. D'Alema, Casini e Letta vs. Di Pietro, Vendola vs. Diliberto, Grillo contro tutti (e tutti contro Grillo). Le prossime elezioni saranno l'ultima spiaggia per chi non vuole rassegnarsi al declino dell'Italia Sembra possibile nel paese una svolta. Bossi parla di pantano, ma questa volta pare che nella melma si trovino loro. Per la prima volta Berlusconi non ottiene quello in cui era sempre riuscito nel passato. Alla fine, dopo qualche svogliata battaglia, qualcuno aveva sempre ceduto e qualcuno sempre firmato. Oggi una legge liberticida come quella sulle intercettazioni giace dimenticata, il famigerato processo breve sembra finalmente essere diventato indigesto ai finiani (che evidentemente hanno uno stomaco più delicato alla Camera rispetto agli struzzi del Senato). Il ponte tibetano di Vietti per il legittimo impedimento potrebbe crollare prima che

I biglietti vincenti della lotteria del Festa democratica provinciale

Di seguito pubblichiamo i biglietti vincenti della lotteria della Festa democratica del Pd provinciale di Lecco e Monza-Brianza con accanto i relativi premi. M 356 Viaggio e soggiorno per 2 persone in Tunisia Q 244 Fotocamera digitale Olympus/FE 26 megapixel O 910 Navigatore satellitare V 780 Caffettiera Alicia De Longhi X 443 Seghetto con velocità regolabile Skilsaw O 20 smerigliatrice professional Sab 1000 X 783 Broun minipimer N 76 Barbecue con ruote AD 997 Minilettore musica digitale N 995 Confezione vini doc Pd Merate

La pernacchia che viene dal Nord

Se lo stile è l'uomo, allora varrebbe la pena ragionare sulla pernacchia come stile politico. Che oggi ha come autore un uomo del Nord, Bossi, ministro e leader di partito... Buffon fu il maggiore naturalista del Settecento, ma se cercate notizie su Internet troverete solo una noterella in inglese. Prima di lui viene il Gigi portiere della Nazionale, con paginate intere. Segno dei tempi. Georges Louis Leclerc, conte di Buffon, è ricordato nelle scuole per un suo motto, “Lo stile è l’uomo”, che ogni tanto viene affibbiato agli studenti come compito in classe. Sarebbe interessante vederne oggi qualche svolgimento. Un giudizio giovanile, per esempio, sulla pernacchia come stile politico. La pernacchia più celebre nella storia del cinema è quella di Eduardo De Filippo, contro un nobilastro arrogante. Era un suono altamente modulato e studiato, in concorso con la plebe del rione. Oltre all’irrisione, cioè, esprimeva una protesta sociale. Con un suo stile classista, dal basso, nazionale

Peschereccio mitragliato da motovedetta libica regalata dall'Italia: il balletto delle dichiarazioni

Ormai è una consuetudine, dopo ogni sequestro di motopescherecci o peggio ancora d opo azioni di guerriglia come quella capitata all’Ariete ieri e al Luna Rossa ( clicca sui testi evidenziati per leggere le cronache di quanto successo ) a fine febbraio, il balletto delle dichiarazioni di politici e rappresentanti istituzionali. Eppure solo pochi giorni fa alcuni di loro hanno “beatamente” banchettato con il leader libico e il nostro presidente del consiglio, non sarebbe stato più opportuno sfruttare meglio queste occasioni? da Mazaraonline.it

Il Pd tiene, il Governo crolla con la Lega e i Finiani avanzano

Il sondaggio realizzato da Demos Atlante a settembre ( clicca sul testo in grassetto per vedere i risultati del sondaggio ) per conto de La Repubblica mostra dati decisamente in controtendenza rispetto al passato, sottolineando un vistoso calo di tutta l’area governativa. L’inserimento nei dati di nuove forze politiche ha condizionato enormemente i risultati, e anche Di Pietro per la prima volta scende decisamente nei consensi, braccato dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Centrosinistra: Il Pd perde qualcosina ma sostanzialmente tiene (dal 27 al 26,5%). IdVgiù di due punti e mezzo e ridotta al 5,5%. Centrodestra: Il PdL scende addirittura sotto il 30 (29,6%) e la Lega non compensa, anzi; scende anch’essa di un punto rispetto alla rilevazione di giugno (11,1%). Sono proprio i finiani a prendersi i voti persi, e anche qualcosa di più (dall’Udc e forse anche dall’IdV) attestandosi sul 6,1%, ben oltre la soglia di sbarramento. Sinistra: Prepotente l’ascesa di Sinistra Ecologia e

Lunedì 20 settembre la riunione di Circondario

Lunedì prossimo, il 20 settembre, alle 21 è convocata presso la sede del Pd di Osnago in piazza Vittorio Emanuele, la riunione dei Circoli del Circondario Meratese, formato da Montevecchia, Merate, Robbiate, Osnago, Imbersago, Cernusco Lombardone, Calco, Brivio-Airuno, Lomagna, Olgiate, Paderno D’Adda, Rovagnate-S.Maria Hoè, Verderio Inferiore e Superiore. I punti all'ordine del giorno sono: Prossime Iniziative Volantini e manifesti di circondario Distribuzione materiale da Lecco Valutazione del sucecsso della Festa democratica provinciale Varie ed eventuali La partecipazione alle riunioni di circondario da parte dei portavoce è da considerarsi obbligatoria, eventuali deleghe vanno segnalate al Coordinatore di Circondario. La partecipazione è comunque aperta a tutti gli iscritti che volessero parteciparvi. Canzio Dusi Portavoce del Circondario Meratese

Reddito minimo garantito contro la crisi globale, una carità senza provincialismi

Reddito minimo garantito e cittadinanza ai figli degli stranieri nati in Italia.Le proposte di don Davanzo al convegno che inaugura l’anno pastorale degli operatori Caritas. In numero di coloro che trovandosi in equilibrio precario sulla soglia della povertà, sono caduti al di sotto sta continuando a crescere. E poiché le origini di questo fenomeno stanno in una crisi internazionale, anche le Caritas devono, pur continuando ad agire localmente, pensare globalmente. Come? Interrogandosi sulle cause del crescente disagio sociale, promuovendo interventi che sappiano prevenire le situazioni più dirompenti, impegnandosi in una seria azione educativa. Questo il cuore delle conclusioni tratte domenica 12 settembre alla Villa Sacro Cuore di Triuggio da Don Roberto Davanzo alla fine del convegno d’apertura dell’anno pastorale, intitolato “Povertà, una sfida per l’Europa”. Di fronte a una crisi planetaria è infatti l’Europa il primo teatro d’azione di un impegno caritatevole maturo, capace di sc

La scuola "appaltata" alla Lega. Il marchio del "Sole della Alpi" su banchi e cestini

Il Sole delle Alpi compare ossessivamente riprodotto sulle finestre, agli ingressi, sugli arredi e persino sui contenitori dell'immondizia; il nastro dell'inaugurazione è verde e l'edificio da ieri aperto al pubblico è intitolato a Gianfranco Miglio. Non siamo però nella scuola quadri della Lega Nord, bensì nel nuovo istituto di Adro, scuola pubblica che da quest'anno ospita 650 alunni di materne, elementari e medie. Siamo ad Adro, il comune bresciano salito alla ribalta la primavera scorsa quando il sindaco Oscar Lancini, «padre padrone» di una giunta monocolore leghista, annunciò che avrebbe lasciato digiuni i figli della famiglie non in regola con il pagamento della mensa . Lancini, leghista a tutto tondo, non solo adesso ribadisce quella promessa ma ieri ha presentato alla comunità la nuova scuola elementare comunale che è in pratica un «tempio» consacrato all'immaginario del Carroccio. Al momento da Adro - paese di 6.400 abitanti circondato dai vigneti della Fr

Che fine hanno fatto i fondi per la cultura?

Grande preoccupazione ma anche sconcerto perché a distanza di un anno e mezzo, nonostante una comunicazione mediatica eccezionale e - ora possiamo dirlo - di propaganda, tutte le grandi Istituzioni culturali abruzzesi sono ancora a gravissimo rischio. Chiederemo immediatamente al Ministro Sando Bondi di riferire rispetto alla domande poste dalla Commissione Cultura della Camera dei Deputati in visita in Abruzzo oltre un anno fa e in particolare chiederemo dove sono finiti i fondi destinati alla cultura grazie ad iniziative di generosità come quella della canzone " Domani " che 56 artisti italiani incisero all'indomani del sisma che ha colpito L'Aquila e dintorni il 6 aprile 2009 Sen. Antonio Rusconi

Lo sgombero degli innocenti

C'erano 29 bambini pronti per andare a scuola il giorno dell'operazione di "bonifica" del campo di via Rubattino. Ora non si sa che fine faranno. Alle 7 di mattina di martedì 7 settembre, polizia e carabinieri hanno sgomberato la baraccopoli dell’area ex Innocenti di via Rubattino, nella zona Est di Milano. Qui vivevano circa 200 rom rumeni in tende e piccole baracche; il 13 settembre, 29 bambini avrebbero ripreso a frequentare le scuole del quartiere. Accanto alla povertà materiale, descritta chiaramente dalla speranza di vita di 45-50 anni per chi nasce nei campi, la precarietà è la difficoltà maggiore nei campi abusivi: ogni giorno ci si addormenta chiedendosi se al mattino successivo arriveranno le ruspe. L’ex Innocenti è una delle tante fabbriche abbandonate della periferia nord-ovest di Milano: nel 1996, nell’ambito del Piano di Riqualificazione Urbana (PRU Rubattino), il Comune ne ha approvata la ristrutturazione, finora mai eseguita. Così l’area è diventata un