Sta per scoppiare il PdL (Partito di Latta). Saran dolori per tutti, restate nei paraggi
Dopo il volo di una statuetta raffigurante il duomo di Milano che, navigando tra la folla, andò ad insozzarsi su un muso tumefatto di suo perché appesantito da km 18,50 di mascara artificiale, nacque come reazione il «partito dell’amore». Per mesi abbiamo visto la faccia del capo, gridare e urlare che lui e loro non odiano, ma amano fino alla bestemmia: «L’amore vince l’odio». Non sanno più che pesci pigliare per accreditarsi per quello che non sono e non saranno mai. Il capo e i suoi manutengoli, i servi e le schiave che vivono di rendita, sono esperti nell’odio e nella calunnia, nella falsità e nello spergiuro. Urlano, inveiscono e sbraitano di essere il «partito dell’amore», ma si arrabbiano se si dice che il loro capo, per avere un po’ di sesso, se lo deve comprare. Anzi, se lo deve fare comprare pagando professioniste del mestiere. Poveracci, sono tanto il partito dell’amore che si sbranano fra loro, si infangano, si uccidono. Costui e costoro sono solo il «Pdl» (cioè il «Partito