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Visualizzazione dei post da maggio 30, 2010

Un Paese è lo specchio di chi lo compone

Lo sapete quale è stato il servizio più lungo sui telegiornali di oggi? La storica vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros? Magari... La Finanziaria? Macchè... Il blocco della nave di pacifisti diretti in Palestina) Acqua, acqua. La crisi ungherese? Il bambino annegato nel lago di Garda tra l'indifferenza generale anche da parte di chi ha cercato di salvarlo e poi ha continuato a godersi il pomeriggio estivo? No no, non ci siamo. Cronometro alla mano è stata la partita di calcio tra le fantomatiche nazionali della Padania del delfino/trota Renzo Bossi e del Regno delle Due Sicilie all'altrettanto fantomatico Mondiale degli Stati inesistenti... Povera Italia. Poveri italiani. Oppure no, perchè forse ci meritiamo tutto questo e in fondo un Paese nelle sue varie forme è lo specchio di chi lo compone. Big

Il principio di Peter e quello del Paraculo

Il principio di Peter (clicca sul testo evidenziato) spiega che: "Ogni individuo tende a salire nella scala gerarchica fino al massimo livello di incompetenza". In Italia questo principio è così solare, sotto gli occhi di tutti, che non ha bisogno di essere provato. Burocrati, ministri, direttori di giornali, amministratori delegati, segretari di partito sono testimoni viventi del massimo livello di incompetenza. Gli italiani hanno però capacità insospettabili come dimostra la loro storia millenaria che avrebbe stroncato qualunque altra stirpe. E sono andati oltre il principio di Peter con il principio del Paraculo. L'italiano, a differenza di altri popoli, sa sempre quando si ritrova a ricoprire una posizione inadeguata. Per mantenerla e tramandarla ai suoi figli si comporta da perfetto paraculo. La legge del Paraculo, conseguente alla legge di Peter, spiega che: "Ogni italiano tende a fare il contrario della sua professione per continuare a esercitarla&

I Comuni virtuosi finiranno in ginocchio, chi spreca davvero non viene toccato

Attilio Fontana, Presidente di Anci Lombardia e Sindaco leghista di Varese: "Ai cittadini e alle forze economiche e sociali chiederemo a quali servizi sono disposti a rinunciare per le scelte di questa manovra economica". E se lo dice uno che è di Centrodestra... L'ultima parola spetta ancora al Parlamento e dunque i giochi sono ancora aperti, ma la proposta di manovra (clicca sul testo evidenziato per leggere il testo definitivo della Finanziaria e le note di Anci ) avanzata dal Ministro Tremonti rappresenta una vera e propria stangata per i Comuni. La manovra da 24 miliardi di euro pensata per mettere al sicuro l’Italia dagli speculatori internazionali, richiede enormi sacrifici ai Sindaci. Attilio Fontana, Presidente di Anci Lombardia, è stato tra i primi a protestare contro queste misure draconiane. Che manovra è, Presidente? Siamo sbalorditi e amareggiati per una manovra che mette in ginocchio i Comuni, col risultato di tagliare i servizi ai cittadini e gl

Finanziaria, fa pagare tutto al mondo del lavoro

"Oltre a non prevedere nessun aiuto allo sviluppo economico e sostegno al reddito, si penalizzano in modo vergognoso chi ha maturato già 40 anni di lavoro allungando in modo intollerabile il tempo di attesa, non tenendo conto di quanti lavoratori sono stati messi e vengono messi in mobilità in attesa della pensione". Lo ha dichiarato Lucia Codurelli , componente PD della Commissione Lavoro della Camera. "L'attesa di altri 12 o 18 mesi prima di ricevere l'assegno pensionistico è - prosegue la Codurelli - una palese ingiustizia rispetto a tutti gli altri lavoratori che, a fronte del sacrificio di lavorare per 12 o 18 mesi in più, conseguiranno un aumento di contributi e, quindi, un incremento della pensione mentre coloro che hanno già lavorato per 40 anni nulla potranno aggiungere alla loro dote di contributi". "Dunque una manovra che non fa pagare nulla ai patrimoni, lascia stare gli evasori, ancora condoni e grazie alla Lega fa paga

Lettera di una professoressa: "Ministro, mi obbliga a violare la legge"

Ministro Giulio Tremonti, lei mi obbliga a violare la legge. Mi piacerebbe incontrarla per dirglielo guardandola negli occhi. Lei sta obbligando la maggioranza dei docenti italiani a violare la legge. E’ esattamente quello che accade in moltissime scuole italiane. Cosa significa infatti ammassare più alunni di quanti un ‘ aula può contenerne, se non violare la legge? Sono ben tre le norme violate: la normativa antincendio, quella per la sicurezza negli edifici scolastici e quella igienico sanitaria. Molti sanno che lei ha tolto ben 8 miliardi all’istruzione pubblica. “C’erano tanti sprechi e siamo in tempi di crisi, bisogna razionalizzare”, saggia e incontrovertibile affermazione. Così ha giustificato la cosa. Di contro, però, le spese militari ricevono 25 miliardi di euro e leggo in questi giorni di un bonus di 19 mila euro a classe per le scuole private e leggo anche di un aumento di circa 200 euro mensili per i colleghi di religione, buon per loro, non sia mai, ma allora

Manovra: niente assegno ai down, sono invalidi al 75%

La denuncia di Coordown: "Le tabelle del ministero della Sanità riconoscono un'invalidità al 100% solo se alla sindrome è associata un ritardo mentale grave". Moltissime persone rimarrebbero "senza alcun reddito" . Una lettera aperta per esprimere "sconcerto e preoccupazione" per quanto previsto dalla manovra finanziaria presentata dal governo in tema di invalidità. A esprimere il proprio disappunto il Coordinamento nazionale delle associazioni delle persone con sindrome di Down (Coordown), che ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica Napolitano, al premier Berlusconi, ai presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, al ministro dell'Economia Tremonti, nonché ai titolari dei ministeri del Welfare, della Salute e delle Pari opportunità, Sacconi, Fazio e Carfagna. Pur dicendosi a favore della lotta contro i falsi invalidi, il Coordinamento stigmatizza l'art.9 del decreto legge licenziato dal Consiglio dei

Una delle offese alla Costituzione è l’indifferenza alla politica

L’articolo 34 dice "I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi". Eh! E se non hanno i mezzi? Allora nella nostra Costituzione c’è un articolo che è il più importante, il più importante di tutta la Costituzione, il più impegnativo, impegnativo per noi che siamo al declinare, ma soprattutto per voi giovani che avete l’avvenire davanti a voi. Dice così: "è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese". E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Quindi dare lavoro a tutti, dare una giusta retribuzione a tutti, dare la scuola a tutti. Dare a tutti gli uomini dignità di uomo. Sol

La doppia morale della Chiesa tra otto per mille e speculazione

Sul mare orientale di Genova, Recco è famoso per la focaccia al formaggio e con le cipolle; ma se le cipolle sono crude, fanno piangere amaramente. Recco piange, avendo esaurito le cipolle perché corre il rischio di diventare ancora più famosa per uno scempio che si sta consumando a danno dei cittadini e contro il «bene comune» della cittadina. Al comune di Recco è stato presentato un progetto per realizzare un mega box privato per auto/moto, in un’area direttamente confinante su più lati con le scuole pubbliche (primarie, medie, liceo scientifico e relative palestre) che verrebbero uccise se il progetto fosse approvato. Per impedire questo mostro di speculazione, i cittadini hanno costituito il «Comitato Spontaneo per l’Ambiente di Recco» che si batte perché le autorità privilegino le scuole al mega parcheggio. Non è compito mio scendere in particolari tecnici, di cui sono incompetente, ma quando uno dei proponenti l’ecomostro di cemento e di inquinamento è l’Istituto Dioc

Il Partito Democratico e le liste civiche

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(clicca sull'immagine per ingrandire la locandina) Quale deve essere il corretto punto di equilibrio fra l’esigenza di una chiara connotazione politica e la necessità di cogliere le specificità delle comunità locali? Partendo dalle recenti esperienze di Lecco e delle altre quattro Amministrazioni comunali rinnovate quest’anno ci prepariamoalle elezioni per altri 21 Consigli comunali nel 2011 con un convegno sul tema delle liste civiche in programma venerdì prossimo, 11 giugno, a partire dalle 17 a Lecco nella sala della Banca popolare di Sondrio di via Previati angolo via Amendola. Presenta e coordina Paolo Brivio, membro dell'Assemblea provinciale. Intervengono Virginio Brivio, Riccardo Mariani, Gilberto Fumagalli e Paola Panzeri, Sindaci di Lecco, Mandello, Calco e Perego. Pd lecchese

La sanità che vogliamo

Il Partito Democratico della provincia di Lecco avverte il rischio che l'organizzazione sanitaria lecchese, in mancanza di una strategia e di scelte precise che ne individuino e valorizzino le peculiarità che la rendono competitiva, si sfaldi a favore dei poli più forti ubicati nelle vicinanze. Il Partito Democratico della provincia di Lecco formula pertanto le seguenti proposte sulle quali invita a confrontarsi le altre forze politiche, le Istituzioni preposte e le Organizzazioni rappresentative di interessi. Vogliamo, innanzitutto, che sia garantita l'economicità di gestione all'Azienda ospedaliera di Lecco. Lo strumento che riteniamo utile allo scopo è la convenzione con l'Inail per la cura delle patologie specifiche di interesse dell'Istituto assicurativo, soluzione già proposta in passato, ma mai perseguita con convinzione. In secondo luogo, nella convinzione che le strutture per acuti debbano puntare sulla specializzazione, l'azienda ospedalier

Al via il Forum Economia e Lavoro

Lo Statuto del Partito Democratico prevede e incentiva la costituzione di forum tematici che contribuiscano a generare un sistema di idee, di contributi costruttivi e di competenze a supporto dell’attività politica, amministrativa e parlamentare. Tra questi è urgente che si costituisca il Forum economia e lavoro per i seguenti motivi: La crisi economica globale non ha certo risparmiato la nostra provincia. Le previsioni per il 2010 indicano una ripresa difficile e il rischio concreto di ulteriore aumento della disoccupazione. Ciò impone alla politica, alle forze sociali e alle istituzioni di studiare proporre e d attuare risposte efficaci ed innovative. Il PD sia a livello nazionale che locale sta elaborando una serie di proposte che integrando efficaci reti di welfare, politiche di investimento in R&S e infrastrutture, qualità delle pubbliche amministrazioni, garantiscano un’espansione stabile e sostenibile della produzione e della occupazione. Chiediamo quindi che

Cambiano gli orari di apertura della sede provinciale

Fino a tutto il mese di luglio gli orari di apertura della sede del Partito Democratico della Federazione provinciale di via Parini 35 a Lecco saranno il lunedì e il martedì dalle 9 alle 14 e da mercoledì a venerdì dalle 9 alle 13 3 dalle 14 alle 18. Pd lecchese

"Dal dire al fare... manovra di bilancio e federalismo": se ne parla a Rancio di Lecco

Venerdì , 4 giugno, alle ore 21, l'Onorevole Antonio Misiani, Segretario della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione nonchè Tesoriere nazionale del PD, sarà a Lecco, presso il Circolo Libero Pensiero dove, nell'ambito della Festa democratica di Rancio, affronterà il tema della manovra economica del Governo e dei primi provvedimenti in materia di Federalismo. Titolo dell'incontro è "Dal dire al fare... manovra di bilancio e federalismo" Inviatiamo tutti ad intervenire all'incontro che si preannuncia di grande rilievo sia per l'attualità degli argomenti trattati, sia per l'autorevolezza del relatore. Ercole Redaelli Segretario provinciale

Ricetta della Confindustria per salvare l’Italia: la classe operaia deve andare all’inferno

Maggiore flessibilità e maggiore produttività. Riforme strutturali per tagliare spese welfare, scuola pubblica, sanità, pensioni. I soli soldi non in discussione, forze armate e polizia. La signora Marcegaglia si è dichiarata parzialmente scontenta delle misure adottate dal governo dell’amico Berlusconi che la vorrebbe al ministero dell’industria e per questo si è esposto ad una figuraccia all’assemblea della Confindustria. Dichiararsi scontenti è per la Confindustria una tecnica lungamente e ampiamente sperimentata. Se esaminano le sue risoluzioni approvate negli ultimi trentacinque anni basta leggerne una per leggerle tutte. Sono tutte identiche! Si chiede flessibilità per assicurare maggiore produttività al sistema e sopratutto “riforme strutturali”. Per riforme strutturali si intende, in soldoni, cancellare le voci di spesa permanenti destinate a reiterarsi di anno in anno. Queste spese riguardano il welfare: scuola, sanità, pensioni. Le uniche spese che non si mettono