Ribadiamo le nostre proposte invece che cominciare una campagna elettorale interna

Ai Parlamentari lecchesi del Pd
On. Lucia Codurelli e Sen. Antonio Rusconi,
Al Segretarioprovinciale Ercole Redaelli
e per conoscenza ai Portavoce dei Circoli Pd del Meratese


Questo mio messaggio è a titolo del tutto personale, ma vi pregherei caldamente di segnalare ai Dirigenti nazionali il diffuso malessere che pervade i nostri Iscritti a fronte dei loro attuali comportamenti.
Veniamo da una straordinaria Festa democratica provinciale, piena di gente, entusiasmo, voglia di fare; è necessario che i nostri Dirigenti nazionali si rendano conto che l'incredibile ed appassionato sforzo di più di 250 persone che hanno dedicato tutte le loro energie per dieci lunghissimi giorni alla Festa, viene vanificato in un attimo da insensate dichiarazioni rilasciate ai Tg nazionali od ai quotidiani di larga diffusione.
Siamo un partito di ispirazione popolare e fortemente radicato nel territorio (la Festa lo dimostra), eppure riusciamo a dare di noi una immagine enormemente peggiore, concentrati come siamo a dibattere nostri problemi interni che sembrano più vecchie liti fra persone appesantite da uno zaino pieno solo di rancori personali e storiche antipatie.
Il Presidente Luciano Violante ricordava che una volontaria del ristorante alla Festa democratica provinciale ha detto: "Noi siamo uniti qui alla festa, ma voi a Roma?" La risposta purtroppo è giunta a stretto giro di posta e non lascia dubbi.
Venerdì mattina abbiamo volantinato davanti alle scuole, ma anche in stazione ed al mercato, per sensibilizzare i Cittadini sulla tragica situazione della Pubblica istruzione. Ebbene, molti Volontari per la prima volta si sentivano imbarazzati ad incontrare la gente, perchè non sapevano cosa rispondere rispetto alle prevedibili ed ovvie critiche legate all'immagine che il Pd nazionale sta dando di sè. Andiamo avanti così, e perderemo contatto con tutti questi straordinari Volontari, con le loro idee e le loro motivazioni.
Il Presidente Violante diceva anche che i Dirigenti politici esperti possono dare il loro importante contributo pur facendo un passo indietro. Nessuno vuole disconoscere i meriti di chi ci ha portato fino qui, e negare gratitudine a chi si batte da molti anni ad alti livelli per la giusta battaglia, ma è logico chiedere che si lasci anche spazio a figure nuove, a nuovi volti, che possano portare avanti l'immagine del partito senza portarsi appresso lunghe storie di divisione e contese interne, spesso apparentemente più legate a personalismi che non a questioni concrete.
Mentre alcuni Dirigenti sembrano concentrati sulle loro battaglie personali, i cittadini di buona volontà rischiano di perdere la guerra. I conservatori non sono mai stati così in difficoltà, davvero vogliamo evitare di approfittarne? Ribadiamo quali sono le nostre proposte per risolvere i problemi del Paese, invece che iniziare una lunga e devastante campagna elettorale interna!!!
Grazie, scusate lo sfogo.

Canzio Dusi
Coordinatore dei Circoli del PD
del Circondario Meratese

Commenti

  1. Carissimo Canzio, apprezzo tantissimo il tuo sfogo che corrisponde al mio disagio di fronte a quello che stanno facendo tutti, dico tutti, i dirigenti nazionali. Mi sembra che non capiscano nulla di cosa è la politica, cosa è una cultura politica, cosa è un patrimonio di passione e di aspettative quale il nostro.
    Se fossero capaci di silenzio, silenzio, silenzio, meditazione, incontro di riflessione, approfondimento, con riservatezza, fuori dai clamori della stampa e della TV, potremmo anche sperare in qualche futuro; così come sono le cose è forse troppo tardi. Si dice spesso che non è mai troppo tardi .... ma credo che per il PD, così come l'abbiamo pensato inizialmente, sia effettivamente troppo tardi.
    Penso che siamo tutti con te anche se magari non d'accordo su tutte le parole; sullo spirito senz'altro, al 100%.
    Grazie ancora.

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  2. Caro canzio, naturalmente concordo con le tue grida; venerdì alla riunione settimanale del Circolo di Robbiate ho proposto di indire un assemblea dei circoli di Robbiate, paderno e verderio per discutere sul documento Veltroni e sul metodo di discussione all'interno del partito, questa sere ne parliamo.
    Nervi saldi e su le maniche.

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  3. E' vero, condivido tutto. Ma dobbiamo anche smetterla di fare gli struzzi. Ci sono alcune cose che non vanno e nodi che ci trasciniamo avanti dalla fondazione del Pd. Bisogna risolvereli, anche decidendo di metterci una pietra sopra, ma biosgna farlo. Certo: nelle sedi competenti, non sui giornali o in tv. Altrimenti mi chiedo cosa servano le Assemble nazionali, regionali e provinciali. O forse il problema è proprio questo: che sono organi di rappresentanza vuoti dove si affrontano solo aspetti marginali e inutili perchè formati da centinaia di persone! Queste considerazioni vengono tuttavia in secondo piano rispetto al punto centrale: come al solito siamo come Tafazzi, quello che si martellava le balle e in tanti ci siamo stancati di praticare il masochismo: non è il mio genere!!!

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  4. La risposta l'ha già scritta Paolo, ribadendo quello che aveva già detto all'inaugurazione della Festa.
    La nostra forma di masochismo, causata dalle nostre prime donne che vogliono sempre essere in vista, aumenta: ci piace perdere facile e ci riusciamo benissimo. La prima pagina dell'Unità di ieri riassume bene lo stato d'animo dei nostri iscritti.

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  5. non posso che condividere la lettera e tutti i commenti che ben rappresentano il malessere di chi crede veramente nel progetto del PD... ancora una volta in pochi istanti rischiamo di perdere il gran lavoro di anni.. proprio ora che bastava stare zitti ed aspettare che la destra si autodistruggesse da sè... che immagine di alternativa diamo se litighiamo come vecchie zittelle?

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  6. Ben detto. Questa classe dirigente non ci rappresenta perchè ha perso i contatti con la realtà, con quella che una volta si chiamava base! Diamo spazio ai nuovi, almeno se sbagliano hanno l'attenuante dell'inesperienza e lo faranno in buona fede. Bersani, Veltroni, Bindi, Franceschini, Castagnetti... tutti a casa

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  7. Voglio sottolineare che quanto segnala Canzio è assolutamente vero: c’è un forte disagio tra gli iscritti.
    A Osnago siamo passati da una quindicina di iscritti ai DS e 1 alla Margherita a 72 iscritti quest’anno (uno in più del 2009, per ora), ma vedo un forte rischio di mancato rinnovo delle tessere nel 2011. E comunque diventa difficile trovare argomenti forti per dialogare con i cittadini. Il PD non è visto come in grado di dire e fare cose diverse. La tentazione di non votare cresce insieme all’antipolitica: siamo sempre sul terreno della destra.
    Siamo coscienti che i media – spesso un po’ servili verso il Governo – tendono o omologare la discussione interna nel PD alla sfaldamento in atto nel PDL. Però i nostri dirigenti nazionali dovrebbero conoscere molto meglio di noi come usare (e non farsi usare) dai giornali e dalle televisioni: forse non sono del tutto vittime, ma almeno in parte conniventi.
    Poi ci sono episodi non proprio limpidi che mettono preoccupazione: vogliamo parlare di quanto sta accadendo in Sicilia? Siamo sicuri che la base del partito appoggi l’operazione di alleanza con Lombardo?
    Che il partito dal profondo nord faccia sentire la sua voce a Roma…

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  8. Condivido tutto, anche che bisogna fare chiarezza, ma c'è modo e modo, luogo e luogo. E poi la priorità adesso è mandare al caso Mister B. Tutto il resto lo si vedrà poi

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  9. Ben detto, parole di buon senso, ma forse a Roma il buon senso lo hanno perduto!!!

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