Le emergenze del Paese

Anche quest'anno la festa del PD che coincide con la ripresa dell’attività politica e le priorità messe al centro sono il lavoro e lo sviluppo, (progetto per il futuro), modifica delle legge elettorale, federalismo solidale e non di chiacchiere, solidarietà e diritti, pari opportunità e rappresentanza, servizi, sanità e trasporti... Un partito il nostro che ha tutte le potenzialità e le carature per affrontare e imporre con forza l’agenda d’autunno come bene ha affermato il segretario Bersani anche con l’ultima sua lettera. L’unità del Partito in primis, valorizzare il confronto, ribadisco il confronto non la separatezza, il dissenso non è censurato, non lo è mai stato come altrove, poi fare sintesi. C’è bisogno di tutto ma non di “autocoscienza”, c’è bisogno di dare un segnale forte a tutti quei soggetti che da noi, dal Pd nel suo insieme, si aspettano proposte e interventi coerenti in primis la dove governiamo, interventi e proposte che diano speranza per un cambiamento e essere pronti nei fatti per l’alternativa senza paura delle elezioni.
Sì, perché la rappresentazione dell’attività politica avvenuta durante l’estate non è stata edificante da parte del governo e maggioranza, maggioranza che ricordo non è mai stata così numerosa dalla storia della nostra repubblica, ma nonostante ciò è importante ribadirlo paralizza il Paese e non risponde alla grave crisi in atto.
Siamo senza ministro dello Sviluppo Economico da oltre 4 mesi a dimostrazione che e priorità di questo Governo, con il sostegno della lega, sono altre. Lecco non più un’isola felice, la ripresa è debole e l’occupazione continua a diminuire, le ore di cassaintegrazione lo dimostrano, infatti sono sempre più numerosi i lavoratori che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali con conseguenze dirompenti per chi è in attesa di pensione. La povertà e l’emarginazione sociale intanto aumenta sempre più. Il 2010 è l’anno europeo della lotta alle povertà, eppure a leggere i dati a guardarsi intorno, assolutamente non ci siamo. E’ brutto dirlo e ripeterlo ma queste cose le denunciamo da tempo, con proposte legislative e emendative serie e puntuali ma inascoltati.
La scuola sta aprendo i battenti con situazioni drammatiche e con problemi sulla funzionalità e la qualità della stessa, a Lecco siamo a meno 150 unità, oltre il 10% in meno dell’organico! Le manifestazioni in atto da giorni davanti a Montecitorio si stanno allargando a tutto il paese. Il Pd chiede al governo il ritiro dei tagli e assuma da subito gli insegnanti che servono per coprire le cattedre vacanti, per dare le risposte di sostegno ai bambini con disabilità e per garantire il tempo pieno. Siamo in una vera e propria emergenza educativa i precari della scuola scioperano non solo per difendere il proprio posto di lavoro, ma per salvare la scuola che è un baluardo per la difesa della democrazia nel nostro Paese.
La Lega purtroppo continua a parlare di federalismo , ma a non praticarlo, si, perché Bossi sta sostenendo il Presidente per tornaconti personali e non certo per il bene dei cittadini, sfido chiunque a dire il contrario visto che mai abbiamo avuto peggior situazione per i nostri comuni, per le nostre scuole, per il lavoro e i diritti, per i pensionati del nord che hanno avuto sempre meno, ricordo che gli ultimi aumenti sono arrivati dal Governo Prodi e i lavoratori lavoreranno almeno 1 anno in più (quelli che avranno il lavoro), regalando a Tremonti tutti i versamenti dei contributi! La Lega sostiene appieno le leggi che favoriscono la corruzione anche se Bossi continua a sproloquiare con “Roma ladrona” ma è lui a Roma con i suoi quattro ministri. Ecco, solo una traccia dei tanti temi di confronto vero alla nostra festa, lavoro, diritti, sviluppo, viabilità, sanità, solidarietà, pari opportunità con più donne nelle cariche elettive e politiche. Un programma per un futuro dei giovani e del nostro Paese. Temi già approvati dalla nostra assemblea nazionale ; dall’economia al Lavoro, alle riforme Istituzionali e legge elettorale e dopo la festa il Partito ha il dovere verso il paese attraverso il lavoro porta a porta con i cittadini per i problemi della gente, per costringere il governo a a metterli al centro del dibattito e dire basta a leggi ad personam e ad aziendam.

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